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VANWALL, 60 ANNI FA LA PRIMA EPICA VITTORIA

VANWALL, 60 YEARS AGO FIRST EPIC VICTORY. (20/7/2017) – Che giorno epico per la Vanwall e il motorismo britannico il 20 luglio del 1957, 60 anni fa. A tre anni dal debutto in F1, la vettura e la scuderia nate dalla irrefrenabile passione di Tony Vanderwell – il nome derivava dall’accostamento con il marchio di bronzine Thinwall Bearing di sua proprietà – arrivò la prima vittoria nel gran premio, di Gran Bretagna, sul circuito di Aintree! Si trattò della prima volta per una vettura costruita Oltremanica. A firmare l’impresa, un’altra icona british come Stirling Moss che però dovette dividere punteggio, alloro e coppa con Tony Brooks. Perché? Moss quel giorno era carico come una pila, deciso a rompere l’egemonia di Maserati (Fangio) e Ferrari (Collins, Musso, Hawthorn) che stavano monopolizzando il campionato. Sulla pista di casa fece sua la pole e allo start scattò in testa come una molla. Al 22°, però, grande delusione: un problema elettrico lo costrinse al ritiro. Ma il Team non si perse d’animo e fermò l’altra vettura verde guidata da Brooks, in quel momento quinto, permettendo a Moss di rientrare in gara – allora il regolamento lo consentiva –  seppur al nono posto. Grazie ad una furibonda rimonta e, bisogna dire, ai guai tecnici capitati ai vari Fangio, Collins, Behra, fino alla foratura di Hawthorn, il grande Stirling scrisse una pagina leggendaria del motorsport vincendo davanti a Musso. La Vanwall-Davide aveva battuto le grandi Case italiane-Golia.
STORIA DELLA PICCOLA, GRANDE VANWALL – Tra l’altro, la genesi della Vanwall, secondo la “leggenda” sarebbe da ascrivere proprio da una diatriba tra Tony Vandwerwell, fornitore a Maranello delle sue speciali bronzine, ed Enzo Ferrari. Il dinamico imprenditore aveva acquistato nel 1952 una Ferrari 375 che modificò per farla gareggiare – ormai fuori regolamento per la F1 – nella F. Libera col nome Thinwall Special. Inoltre era parte attiva del progetto BRM, che sostenne fin dal primo momento. Due aspetti “sgraditi” al Drake che, in occasione di una visita a Modena dello stesso Vanderwall, fece intendere la sua avversione lasciandolo per ore in sala di attesa. Da lì, la decisione-reazione di creare una squadra e una vettura tutta sua per battere la Rossa! A dare una svolta tecnica e sportiva alla neo-compagine britannica ci pensarono un giovane esperto telaista di grande talento di nome Colin Chapman (a da fine 1955), quindi l’aerodinamico Frank Costin, il motorista Herry Weslake (sua l’iniezione diretta) e infine un vero asso del volante come Stirling Moss (dal 1957) anch’egli abbagliato dall’obiettivo glorioso di affermare la supremazia d’oltremanica nel Motorsport. In quel felice 1957, Moss vinse ancora il Gran Premio “una-tantum” di Pescara e a Monza mentre nel 1958 la Vanwall, grazie a sei vittorie, iscrisse per prima il proprio nome nell’Albo d’Oro della neonata classica Coppa Costruttori (durante le prove del GP d’Italia fu sperimentato un capolino). Furono, però, gli ultimi bagliori che si affievolirono dall’anno seguente, insieme alla salute del fondatore.

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