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MOMENTO NO: HAYDEN, BOURDAIS, MONGER, TROPPI INCIDENTI E LUTTI

(23/5/2017)BLACK MOMENT: FROM HAYDEN TO MONGER. Cosa sta succedendo nel motorsport? Da Hayden a Bourdais, da Fiorio a Billy Monger non è un momento positivo. Troppi incidenti drammatici e tristi lutti stanno smorzando le emozioni che i vari campionati sono in grado di suscitare. E’ di ieri l’ultima ferale notizia: Nicky Hayden non ce l’ha fatta. Dopo cinque giorni di coma, il centauro americano è purtroppo morto all’Ospedale Bufalini di Cesena dove era stato ricoverato a seguito delle numerose ferite riportate nell’incidente occorsogli mentre era in bici.
Era in bici anche Cesare Fiorioquando, il 3 maggio, è stato ritrovato privo di sensi ai bordi della strada nei pressi di Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, dove l’ex DS Ferrari e artefice dei grandi trionfi Lancia, si è stabilito da qualche anno. Per qualche giorno, mentre giaceva in ospedale privo di conoscenza, l’apprensione è stata grande ma le ultime notizie fortunatamente parlano di un lento risveglio.
Sebastien Bourdais è stato fortunato a cavarsela con molte fratture dopo il brutto incidente a Indianapolis. Il campione francese, impegnato nelle qualifiche alla 500 Miglia, è finito violentemente a muro con una traiettoria molto pericolosa e una dinamica che ha ricordato molto quella che 35 anni fa costò la vita al povero Gordon Smiley. La monoposto si è addirittura ribaltata per poi atterrare sulle ruote ancora al loro posto. Stagione finita, ma lo spavento è stato davvero grande.
Non si può non ricordare l’incidente che il 16 aprile ha cambiato la vita di Billy Monger: l’impatto frontale, violentissimo, con un concorrente durante una prova di F4 britannica a Donington poteva avere esito mortale ma è comunque costato al giovanissimo talento inglese di 17 anni l’amputazione di entrambe le gambe. Grande Billy: ha appena dichiarato di voler tornare alle corse.
Per finire questo inquietante elenco, aggiungo che solo due mesi fa, il 10 marzo, il mondo dei motori ha perso una figura leggendaria come John Surtees, seguito il 14 marzo dal belga Patrick Neve e il 2 maggio scorso dal grande rallista Timo Makinen. Un altro mito come Stirling Moss ha lasciato tutti col fiato sospeso a causa di un’infezione toracica: dopo 5 mesi in ospedale è appena tornato a casa. Può bastare.

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