Proprio 30 anni fa, il 2 maggio 1987, durante le prove libere del venerdì,
Il 23 aprile 1989, toccò al ferrarista Gerhard Bergersaggiare suo malgrado la consistenza del noto muretto. Al volante della “papera” di John Barnard, a causa della perdita di un’appendice aerodinamica, l’austriaco si ritrovò all’improvviso a non poter più governare la monoposto lanciata dritta come un razzo verso la barriera di cemento. Anche qui, schianto pazzesco, auto sventrata, https://www.youtube.com/watch?v=asLvb9mQhuwcarambola fino a parecchi metri di distanza e addirittura il fuoco. L’intervento provvidenziale dei commissari scongiurò il peggio e, con molta fortuna, Berger se la cavò “solo” con qualche ustione e ammaccatura, ma la paura fu grande.
Pochi ricordano, infine, nel 1991 un altro incidente alla medesima curva capitato invece a Michele Alboreto. Il pilota milanese, allora al volante della nuova Footwork – Porsche, era impegnato nei test che anticipavano di una settimana il GP di San Marino e fu vittima di uno schianto in piena velocità del tutto simile ai due già descritti. Michele riportò gravi ferite alla gamba destra e tre anni dopo, quando Senna ne rimase invece vittima, era tra i più amareggiati: sapeva bene quali sensazioni poteva aver provato l’amico campione del mondo mentre puntava a circa
Curva del Tamburello oggi, in entrata |
Curva del Tamburello oggi, in uscita |