(27/1/2017) – TAKUMA SATO IS 40 YEARS OLD: JAPANESE FIGHTING SPIRIT. Takuma Sato, che domani 28 gennaio compie 40 anni, è stato probabilmente il pilota giapponese più forte della F1. Veloce, determinato e grintoso (fin troppo), aveva 25 anni quando debuttò, grazie alla Honda, con la Jordan equipaggiata del motore nipponico. Due anni prima si era laureato campione del British F3 ed aveva spopolato nelle prestigiose gare internazionali di Spa, Zandvoort e Macao. Insomma, non era uno sprovveduto e lo dimostrò nell’anno di grazia 2004. Al volante della competitiva BAR Honda ex Jacques Villeneuve conquistò il primo podio, terzo a Indianapolis – secondo giapponese a salirvi dopo Aguri Suzuki nel 1990 – e tanti piazzamenti classificandosi alla fine ottavo con 34 punti: la sua migliore stagione (per la cronaca il compagno di squadra Button fu però terzo assoluto).
Già l’anno successivo si disunì provocando, tra l’altro, incidenti evitabili con Schumacher a Spa e con Trulli in Giappone che gli costarono una squalifica. Giubilato per far posto a Barrichello, dal 2006 al 2008 la Honda lo piazzò a grande richiesta dei fan nipponici – Sato ha lanciato in patria il Takuma kids kart challenge – alla neonata Super Aguri alla quale non solo assicurò i primi punti della sua storia, al GP di Spagna 2007, ma anche il miglior risultato assoluto: sesto posto in Canada. L’avventura finì di botto nel 2008, col ritiro della Honda che però non ha mai abbandonato il suo prediletto. Si trattò solo di varcare l’oceano – con un isolato intermezzo in Formula E – per accasarsi in Indy Series, inizialmente alla KV Racing, poi alla Rahal Letterman Racing – nel 2012 sfiorò la vittoria alla 500 Miglia di Indianapolis ma all’ultimo giro, nel tentativo di superare Franchitti, finì a muro – quindi alla corte del mitico AJ Foyt e infine in Andretti Autosport (nella serie americana, finora, una sola vittoria, nel 2013 a Long Beach, e 4 pole).