(20/1/2017) – Il Brasile della F1 ha perso Nasr e ha “ritrovato” in extremis Felipe Massa ma guarda a Sergio Sette Camara. Al primo, il Banco do Brasil ha chiuso il rubinetto e addio Sauber mentre al secondo si sono riaperte le porte della Williams grazie alla scelta di Bottas al posto di Rosberg in Mercedes. Il paese di Fittipaldi, Piquet e Senna mantiene dunque un piede nella massima formula ma, realisticamente, l’anno prossimo il problema della presenza di un pilota carioca, e dunque di tanta tradizione e storia, si riproporrà. Occorre quindi guardare avanti: la speranza è Sergio Sette Camara, 18 anni, di belo Horizonte (Pedro Piquet è un passo indietro). “Svezzato” da, tra gli altri, Nelson Piquet jr, Da Matta e Rafa Mattos, vanta inoltre un ottimo inglese (ha frequentato la Scuola Americana di Belo Horizonte).
Il ragazzo, in pista con i kart dal 2006, è appena uscito dal programma Red Bull Junior ma si è accasato per il 2017 in GP2 col team olandese MP Motorsport. Viene dall’esperienza biennale in FIA F3 – podi, ma nessuna vittoria – e soprattutto da un beneaugurante terzo posto nella gara internazionale di Macao. La F1 gli ha già messo gli occhi addosso: l’estate scorsa è stato chiamato dalla Toro Rosso per provare la monoposto faentina nei test post GP di Silverstone. Nel 2017, dunque, un esame molto importante per lui, al volante di una vettura più potente e complessa. Il Team Principal Sander Dorsman è ottimista: “Sergio è un giovane pilota di grande talento. Incredibilmente veloce, è sicuramente uno dei migliori candidati della GP2”. Lui non fa mistero del suo obiettivo finale: “Sono contento di correre con loro e spero di poter completare il mio percorso di avvicinamento ala F1”. Auguri.