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NUOVO PILOTA MERCEDES: L’IDEA VETTEL NON TRAMONTA

(9/12/2016) Nico Rosberg ha messo davvero nei guai la Mercedes! Trovare un sostituto all’altezza si sta rivelando un vero rompi-campo. Al momento attuale il candidato più probabile dovrebbe essere Jenson Button perché, a livello contrattuale, è il pilota più disponibile! Ma è inglese come il numero uno della Stella, Hamilton. E allora? Colpo di scena con Felipe Massa? Difficile. Aldo Costa ritiene percorribile la pista che porta ai due talenti del vivaio di Stoccarda, Pascal Wehrlein e Esteban Ocon (che scalpitano…), mentre Lewis Hamilton si preoccupa di caldeggiare l’ingaggio di un buon collaudatore.  La cosa lo sgraverebbe da un impegno troppo gravoso per il suo status  e per le sue frequenti peregrinazioni a Hollywood! Niki Lauda vorrebbe ripetere l’operazione che lo portò a convincere proprio Lewis Hamilton a lasciare la Mc Laren del suo mentore Ron Dennis: per l’ex ferrarista conviene puntare sui campioni e quindi per lui l’obiettivo è Fernando Alonso. Lo spagnolo, credo proprio, non vedrebbe l’ora ma Briatore si dice sicuro che rispetterà l’ultimo anno di contratto con la scuderia motorizzata Honda. E Toto Wolff che dall’alto del suo 35% di possesso del Team avrà la penultima parola (l’ultima spetta a Dieter Zeitsche, il gran capo Mercedes)? E’ un gran diplomatico e sta tessendo la sua tela. Serve sì un grande campione ma possibilmente tedesco per il quale fare un’eccezione: Sebastian Vettel?
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HAPPY BIRTHDAY / GORDON COPPUCK 80 ANNI, PADRE DELLA MITICA MC LAREN M23

(7/12/2016) Gordon Coppuck, uno dei mostri sacri della F1, domani 8 dicembre compie 80 anni. Seguace di Bruce Mc Laren e allievo di Robin Herd dal 1965, è poi diventato capo progettista alla Mc Laren stessa ed è lì che ha creato la sua fama imperitura. E’ infatti il padre della mitica M23, una delle vetture più riuscite e vincenti della F1,  con la quale prima Emerson Fittipaldi e poi James Hunt si laurearono campioni del mondo nel 1974 e nel 1976, senza dimenticare la M16 per la 500 Miglia di Indianapolis (vinta nel 1972) e i modelli che hanno spopolato nella serie Can Am nella seconda metà degli anni ’60. 
LA M23 VINCENTE NEL 1976 – La M23, derivata nelle forme dalla monoposto per Indy, è stata longeva e competitiva grazie in particolare ad un ottimo telaio per il quale Coppuck profuso ogni sforzo progettuale. Insieme a James Hunt, a Teddy Mayer e a Alistair Caldwell è stato il protagonista dell’epica battaglia contro Lauda e la Ferrari nel 1976. Dopo gli exploit di Hulme e Revson e perso un fior di collaudatore come Fittipaldi, puntarono forte su Hunt che convinse presto il tecnico inglese di Fleet per la sua innata velocità e per la serietà con cui affrontava le gare, nonostante non rinunciasse ai suoi eccessi notturni. Dopo il Nurburgring per la Mc Laren a 6 marce motorizzata Ford DFV by Nicholson fu un crescendo continuo e pensare che Coppuck, nel frattempo, aveva già approntato la successiva monoposto M26 che sembrava potesse esordire addirittura durante quella stagione. Ma non ce ne fu bisogno. Coppuck lasciò la Mc Laren con l’avvento di Ron Dennis per accasarsi prima alla March e quindi diventare co-fondatore della Spirit insieme a John Wickham fino al ritiro definitivo nel 2000.
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40° MOTOR SHOW PARADE. Notizie e curiosità

(7/12/2016) >> Ecco come i visitatori del 40° Motor Show di Bolognavengono accolti all’entrata di Piazza Costituzione: una Smart gigante! Ma è solo il prologo del marchio Mercedes. C’è soprattutto l’anteprima italiana della Smart Forfour Electric Drive e poi la Smart ForFood, una originale “show car ristorante” da un’idea dello chef Davide Oldani (brand ambassador Mercedes e Lavazza) e allestita dalla Focaccia Group di Cervia.

>> Cosa ci faceva il mitico Pederzani – insieme a Nani Galli – della mitica Tecno allo stand Confartigianato Autoriparazione – Confmotori sistema (padiglione 31) del Motor Show?  In anteprima mondiale, è stato presentato il prototipo della prestigiosa supercar Tecno Montecarlo 1100, auto ad energia alternativa capace di sviluppare una potenza di ben 1100 CV, nata appunto dal sodalizio tra la Montecarlo Automobile di Fulvio Maria Ballabio e la Tecno dei Fratelli Pederzani, che nei primi anni ’70  hanno fatto sognare con la loro rossa F1 italiana. Per l’occasione c’era il loro ex pilota Nanni Galli e la monoposto PA123/3 12 cilindri Tecno che debuttò con lui al volante nel 1972 al Gran Premio del Belgio e naturalmente il Prototipo 100% in carbonio Tecno – Montecarlo 001 W 12 energie alternative alimentata a GPL monofuel.

>> E-Mehari della Citroen: et voilà la prima cabrio 100% elettrica sul mercato realizzata in collaborazione con Bolloré. in Italia è commercializzata al prezzo di 25.990 euro. Un solo livello di allestimento e una sola opzione, il climatizzatore; pratico è il sistema audio Bluetooth Parrot e il montaggio della capote. La carrozzeria in ABS è disponibile in 4 colorazioni, 2 le tinte del tetto e 2 anche i possibili rivestimenti interni, lavabili con acqua. La batteria LMP (Lithium-Metal-Polimère) Bolloré di ultima generazione da 30kWh è a secco calda, quindi non è influenzata dalle condizioni climatiche. Autonomia fino a 200 km in ciclo urbano, per una velocità massima di 110 km/h. Ricarica completa in 13 ore in una presa classica, o in 8 ore in una colonnina da 16A. Manutenzione e riciclaggio: le batterie vengono noleggiate direttamente presso la società BlueCar al costo di 87 euro al mese.

>> Davvero bella la E-Tense Concept della DS, il marchio premium del Gruppo PSA per la prima volta a un Salone italiano. Presentata a Ginevra, è una sportiva compatta a emissioni zero, 100% elettrica, da 402 cavalli e 516 Nm di coppia massima e da 0 a 100 in 4,5”; oltre 300 km di autonomia e 250 Km/h di velocità massima. Lunga 4,72 mt e alta appena 1,29 si fa notare per le sue linee e il lussuoso look complessivo, interni compresi. Per Ds è la strada maestra: lusso, performance, innovazione tecnologica. Non per niente è già impegnata ufficialmente in Formula E in collaborazione con la Virgin.

>> C’e la Lamborghini e c’e la Pagani (no Ferrari) ma, tramite la sua emanazione di Milano (l’AD è Aldo Fassina), c’è anche la Mc Laren che in Fiera a Bologna ha portato la 570S Coupè color Ventura Orange ma ha raddoppiato esponendo per “Fuori Salone” a Palazzo Zambeccari la 570 GT Onyx Black, modelli della gamma Sports Series di diretta derivazione pistaiola. Per la cronaca, la  570S Coupé è in vendita a partire da 191.500 euro, mentre la 570GT parte da 200.500. 
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DISCOVERING NICO

(6/12/2016) – A distanza di qualche giorno, resta lo stupore per la scelta di Nico Rosberg che forse ha svelato il suo vero volto. Che notizia, ilritiro a 31 anni dalla Formula 1, fresco vincitore del primo titolo mondiale, pilota titolare della monoposto più ambita, la Mercedes! Nel 2017 avrebbe certo avuto molti oneri da sopportare (la sete di rivincita di Hamilton, lo sviluppo della nuova Freccia d’argento) ma anche molti onori, compresi nuovi introiti derivanti da sicuri contratti pubblicitari. Invece ha detto subito basta. Suoni da monito a chi ritiene tutto sommato semplice guidare queste F1. Nico, in particolare quest’anno, ha veramente dato tutto, concentrandosi oltre ogni limite gara per gara, con una applicazione sì fruttuosa ma logorante al massimo. Dopo il felice epilogo di Abu Dhabi ha controllato i suoi manometri, evidentemente in fascia rossa, è la decisione è stata conseguente. L’ho detto, è stata la riflessione di un ragazzo normale che possiamo scoprire attraverso alcune sue dichiarazioni.
STOP CON LA F1: “Quando ho vinto il GP del Giappone a Suzuka, avevo il titolo nelle mie mani. La pressione era aumentata e ho cominciato a pensare di ritirarmi dal motorsport da campione del mondo. Domenica mattina ad Abu Dhabi sapevo che quella corsa sarebbe potuta essere l’ultima della mia carriera. E prima della gara ho sentito improvvisamente che tutto era chiaro e giusto. Volevo gustarmi dall’interno ogni secondo del fatto che quella sarebbe stata la mia ultima gara, e quando i semafori si sono spenti è diventata la corsa più intensa della mia carriera. Lunedì mattina mi sono deciso in modo definitivo a fare questo passo”.

ROSBERG A SCUOLA: “Ho studiato a Nizza dove mi sono iscritto al Liceo Scientifico perché mi piaceva tutto ciò che aveva a che fare con la matematica e la logica. Ho sempre avuto passione per lo studio e a scuola sono sempre andato bene perché mi impegnavo. Non volevo essere mediocre e poi, per carattere, tendo sempre a essere competitivo esigendo molto da me stesso. Ma è stato determinante il ruolo dei miei compagni classe e il clima che si era creato: sapevamo che per accedere a una buona università l’unica via era quella di avere buoni voti e per questo ci incoraggiavamo e stimolavamo a vicenda per migliorarci. Mi sono quindi iscritto alla facoltà di Ingegneria aeronautica dell’Imperial College di Londra perché negli anni ’80, quando correva mio padre, lì si erano laureati tanti tecnici di F1. Gli impegni con le corse hanno preso il sopravvento e ho dovuto lasciar perdere”.


ROSBERG E L’ITALIA: “Sono nato in Germania ma cresciuto a Monte Carlo. Con il mestiere che faceva mio padre era normale abituarsi a essere un po’ girovago. Ma l’Italia è un Paese che amo moltissimo. Quasi tutti i miei amici sono italiani, soprattutto di Milano. Ci troviamo spesso. Ho imparato bene l’italiano grazie alle partite di calcio che facciamo insieme: mi dava fastidio che parlassero tra di loro senza che io capissi. Degli italiani mi piace il carattere: sono aperti, brillanti, sempre pronti allo scherzo. Per non parlare del cibo italiano che adoro: se posso, mangio in ristoranti italiani in tutto il mondo!”
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GRUGLIASCO FA 100.000

(5/12/2016) –  A Grugliasco, questa mattina, si è fatto festa: presso lo stabilimento Avv. Giovanni Agnelli Plant (AGAP), si è celebrato infatti il raggiungimento della vettura n° 100.000. Si tratta di una Quattroporte Model Year 2017 di colore bianco, motorizzata dal tecnologico 3.0 litri V6 Twin-Turbo da 350 cavalli realizzato dalla Ferrari. Questa speciale Quattroporte è destinata alla Cina, mercato strategico per Maserati e di primaria importanza per l’ammiraglia del Tridente. All’AGAP, dove vengono prodotte la berlina sportiva Ghibli e l’ammiraglia Quattroporte, era presente Alfredo Altavilla, Chief Operating Officer della Regione EMEA di FCA, che ha detto: “Il rilancio Maserati di questi ultimi anni è stata una delle grandi novità del mondo Premium; la sesta generazione dell’ammiraglia del Tridente, nata qui a Grugliasco, è la Quattroporte più venduta di sempre, la Ghibli prodotta qui si sta avvicinando alle 70.000 unità uscite dalla linea di produzione e questo significa che in poco più di tre anni è diventata la Maserati di maggior successo di tutti i tempi. Ora con Levante il Brand è entrato nel mondo SUV e lo “spirito Maserati” ha varcato anche la soglia di Mirafiori, dove Levante è prodotto”. Ricordo che Maserati, oltre agli stabilimenti AGAP di Grugliasco e Mirafiori di Torino, dispone di un terzo sito produttivo presso la storica sede di Viale Ciro Menotti a Modena, dove vengono realizzate le sportive GranTurismo e GranCabrio. Attualmente, con il SUV Levante che rappresenta il completamento della gamma, insieme alla nuova Quattroporte, alla Ghibli, alla GranTurismo e alla GranCabrio, Maserati copre integralmente l’offerta sul mercato globale delle automobili di lusso.
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JOLYON PALMER AL MOTOR SHOW DI BOLOGNA

(3/12/2016) – Una bella sorpresa la presenza di Jolyon Palmer, un pilota di F1, alla giornata stampa del 40° Motor Show di Bologna.Non accadeva da tempo. Il driver inglese della Renault si è intrattenuto allo stand Sport della Casa francese, accompagnata dalla PR della Scuderia, quale testimonial dell’iniziativa promozionale per la nuova Twingo GT, “The Turbo Out Fit”, la prima vendita on line mai realizzata a bordo di un’auto, che l’ha visto protagonista in un centro commerciale di Arese, vedi trailer sotto: 

(https://www.youtube.com/watch?v=JGl3dCfLVds). E’ stata l’occasione per rivolgergli qualche domanda.

Jolyon, una buona seconda parte di stagione ma complessivamente la macchina è stata poco competitiva. Cosa ti rende fiducioso per il 2017?
Sapevamo che sarebbe stata una stagione difficile per noi ma per l’anno prossimo sono stati fatti tutti gli investimenti necessari per in fatto di risorse e persone dedicate al nuovo progetto e questo mi rende molto fiducioso.
Cosa sai del nuovo progetto, cosa ti colpisce di più?
Lo trovo complessivamente molto buono,il design della vettura è diverso e pare efficace ma è tutto cambiato con le nuove regole e potremo dire qualcosa di certo solo dopo le prime prove.

Nuove regole 2017, pneumatici più larghi: secondo te è la scelta giusta per la F1?
Lo spero. Pneumatici di quelle dimensioni sono stati già utilizzati con successo in passato e quindi mi auguro che la cosa si possa ripetere. Ma vedremo.

Hai vinto il tuo match personale con Magnussen, ora dovrai vedertela con Hulkenberg: come finirà?
Proverò a vincere anche questa sfida! Il mio finale di stagione è stato in crescendo e spero di ripartire da lì per fare ancora meglio.


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SORPRESA ROSBERG, IL PERCHE’ DI UN RITIRO. CHI AL SUO POSTO?

(3/12/2016) NICO ROSBERG, WHY. Che terremoto l’annuncio del ritiro immediato di Nico Rosberg! Iniziamo dal perché di una simile decisione che nessuno si aspettava. Io credo che il motivo sia semplicemente che Nico è un ragazzo semplice calato ormai da troppo tempo in un mondo assai complicato. Spietato e spesso falso. Vero quello che ha detto: già 25 anni di sacrifici per vincere il mondiale, il coronamento del sogno di bambino, aver finalmente battuto il rivale di sempre Lewis Hamilton. Ma probabilmente la chiave di volta del suo stop va cercata nella confessione post Abu Dhabi, a titolo conquistato, libero da ogni freno inibitorio: È stata la gara più intensa, sgradevole e difficile della mia vita. Tutto mi sembrava irreale e spero di non doverlo rivivere mai più nella mia carriera. Ci vorrà un po’ di tempo per ritrovare la tranquillità, talmente alto è stato lo stress che ho provato”. Non aveva potuto scoprirsi in quel fine settimana così importante per lui, come non aveva potuto farlo in tante altre occasioni delicate e svelare quindi il suo reale stato d’animo umanamente ansioso e sotto pressione. Un atteggiamento proibito in F1 dove le intime debolezze non vengono tollerate. Si viene presto bollati come insicuri o “piangini” e quindi scartati o snobbati. Ebbene, Nico ha detto coraggiosamente basta a questo teatro. Lui non se sarà più interprete. Il copione 2017 era già pronto, con le sue inevitabili nuove magagne, pressioni, scontri. Finish. Il Rosberg vero è quello che sul podio di Monza ha intonato il refrain calcistico preferito dagli italiani. Chi altro l’ha mai fatto? Chi altro pensate lo farà in futuro? No, Nico ha scelto la libertà, la famiglia, il suo modo di essere. Tra la persona e il pilota è prevalso il primo.
DILEMMA MERCEDES, CHI AL POSTO DI ROSBERG? – Detto di Nico, i cocci sono della Mercedes. La scelta del sostituto appare davvero ardua perché legata non solo al fattore pilota in quanto tale. Per quanto la decisione attenga ovviamente solo a Stoccarda, non credo che i vertici del Circus non consiglino “amichevolmente” Toto Wolff e Niki Lauda di affiancare ad Hamilton un altro top driver. Il motivo è presto detto: se la Mercedes, come molti prevedono, sarà ancora la forza dominante Lewis rischia letteralmente di ammazzare il campionato già in estate. Ecco perché nomi come quelli già balenati di Alonso e di Vettel sono assolutamente sul taccuino di Dieter Zeitsche e di Wolff. Da ricordare che il Team Principal ha sempre detto che se avesse avuto la possibilità di avere Alonso non se la sarebbe lasciata scappare mentre questa estate si sparsa la voce che il deluso pilota tedesco della Ferrari si era informato sulle condizioni contrattuali che legavano Rosberg alla Stella (da lì a poco Nico avrebbe firmato fino al 2018). L’alternativa è data dal “vivaio” Mercedes costituito da Werlhein e da Ocon (oltre al possesso del cartellino di Bottas). Il marketing farà la sua parte: Hamilton è la star globale, servirebbe un pilota spendibile sul mercato teutonico.