(25/11/2016) – Buon compleanno a Slim Borgudd che oggi compie 70 anni. Quando, nel 1981, l’ATSannunciò questo pilota svedese di Borgholm, al debutto a 34 anni in Formula 1, molti si chiesero chi diavolo era. Quando sulle fiancate della gialla monoposto tedesca apparve la scritta Abba tutto divenne chiaro: nella massima formula era sbarcato il batterista della celeberrima formazione canora svedese (amico in particolare di Bjorn Ulvaeus), oltre che compositore, membro di altri complessi e coinvolto in diversi Ellepi. Insomma, un personaggio. Sarebbe però ingeneroso inquadrarlo solo così: intanto Slim era un grande appassionato di motori, orgoglioso rappresentante della tradizione scandinava che andava da Ronnie Peterson o Joakim Bonnier fino ai grandi rallisti. In patria, inoltre, aveva partecipato al campionato di F. Ford per poi passare alla F3 nazionale (primo) e continentale (terzo nel 1979) con un proprio team. Saltata la F2, eccolo a sorpresa in F1 alla ATS-Ford con la quale esordì, compagno di squadra di Jan Lammers, nella prima gara europea della stagione, il GP di San Marino a Imola (13°). Una macchina da retrovie, un team che si stava smembrando.
BORGUDD DALLA F1 AI TRUCK – Fu lui allora a coinvolgere l’ex Mc Laren Alistair Caldwell nel tentativo di ritrovare competitività, compreso il passaggio alle gomme Avon. Operazione che in qualche modo riuscì: fu lui a conseguire l’unico punto del Team, grazie allo strabiliante sesto posto ottenuto al GP di Gran Bretagna a Silverstone vinto da Watson sulla Mc Laren con telaio in carbonio. L’inizio della riscossa? No: un fuoco di paglia, ma Borgudd sentiva di poter fare buone cose e nel 1982 passò alla Tyrrell con Michele Alboreto. Anche qui i risultati non arrivarono più e dopo appena tre gare (sponsor out) terminò anzitempo la sua avventura nel team del Boscaiolo e in F1. Continuò a correre: alla 24 Ore di Le Mans, a Macao F3, nel Touring car svedese e infine nel Fia European Truck Racing diventando campione della categoria negli anni 86-87 e 1995.