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FERRARI, PASSO INDIETRO A SINGAPORE

(19/9/2016) – Nonostante sorrisi e pacche sulle spalle, per la Ferrari il Gran Premio di Singapore è stato un passo indietro rispetto alle prestazioni di Spa e di Monza del dopo Allison. Sulle strade della Città-Stato c’era la chance buona per Red Bull e Ferrari ma è stata la prima a confermarsi e a insidiare la Mercedes. I progressi targati Binotto & C. continuano ma sono riemersi intoppi ed errori che non dovrebbero verificarsi. Vedere Vettel su tre ruote nel momento decisivo delle qualifiche non è il massimo, anzi proprio non te lo aspetti. Il tedesco che si sfila stizzito i guanti è un stata un’immagine cruda del momento-no. In più si corre il rischio di essere “sbertucciati” dal caustico ex Luca Baldisserri che sulla sua pagina Facebook non accredita la versione della rottura della barra anti-rollio e dà del “Pinocchio” al capo Ufficio stampa Antonini! (vedi sotto)
1.   Luca Baldisserri ‏@IlBaldoLuca  17 set Molto strano perdere 3 secondi per una barra antirollio !!!! #SkyMotori #AntoniniPinocchio
A salvare il week-end poteva essere un bel podio di Raikkonen che infatti l’aveva guadagnato (3° posto) con una gara accorta e un deciso sorpasso su Hamilton. Il box, però, è andato in panico quando il pilota della Mercedes ha pensato di fare un rush finale con le gomme fresche: hanno voluto imitarlo – tornano i fantasmi di Abu Dhabi 2010 – nonostante il buon vantaggio e Kimi ha perso la posizione. 
Precauzione eccessiva? Lo stesso Raikkonen si pone la domanda: “Ancora non so come e perchè siano riusciti a passarci e non so cosa sarebbe successo se non fossimo rientrati. Ora dobbiamo analizzare tutto, capire come è andata e cosa avremmo potuto fare meglio”. Per Arrivabene è stata invece la scelta giusta: “Considerando la distanza che ancora ci separava dal traguardo e il degrado delle gomme, aveva senso fermarlo ancora ai box per coprire la strategia della Mercedes”. Giusto nella teoria, di fatto sbagliato nella pratica. Quello che poi non aiuta la Ferrari è la manifestata intenzione di continuare a sviluppare l’attuale SF16H con il chiaro intento di conseguire almeno una vittoria salva-stagione, sottraendo anche qui di fatto tempo ed energie al progetto 2017 tra l’altro avviato dal giubilato Allison. Insomma, una situazione un po’ confusionaria e ai ferraristi non rimani che aggrapparsi al credo di Vettel: “So che la pazienza non è una qualità dei ferraristi, ma neanche mia: siamo qui per vincere e non saremo contenti finchè non riusciremo, ma miglioriamo un passo alla volta e so che un giorno il lavoro pagherà. Credo nel team e credo che il futuro sarà migliore”.

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