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IN & OUT / GP GERMANIA 1986. PIQUET VINCE, PROST A SECCO

(27/7/2016) – Il Gran Premio di Germania del 27 luglio 1986, a Hockenheim, fu l’immagine della stagione, quella tutta Turbo e del regolamento che imponeva la “formula-consumo” a 195 litri. Vinse Nelson Piquet, impegnato con la Williams-Honda in una dura battaglia interna con il compagno di squadra Nigel Mansell. Grazie o nonostante due azzeccati cambi gomme, il brasiliano riuscì sempre sopravanzare il grintoso Rosberg (Mc Laren), che proprio il venerdì aveva annunciato il suo ritiro dalla stagione seguente, e che  partito dalla pole alla fine rimase senza benzina. Stessa sorte per  il campione del mondo in carica, Alain Prostsu Mc Laren TAG-Porsche, anch’egli clamorosamente a secco a poche decine di metri dal traguardo. 
Resta nella storia il tentativo del francese di spingere la monoposto ammutolita verso la bandiera a scacchi: un gesto “eroico” ma vietato dal regolamento. Prost ne era consapevole ma, dirà in seguito, lo fece per dimostrare platealmente l’assurdità di un simile regolamento tecnico che, a suo dire, costringeva i piloti a correre con un occhio fisso sul livello di carburante disponibile (a Imola aveva vinto con le ultime gocce). Per lui, la difesa del titolo diventava più difficile ma, come detto, poteva contare sulle diatribe interne alla Williams con Piquet sempre più polemico per le attenzioni concesse da Patrick Head nei confronti del connazionale Mansell. A fine anno, ad Adelaide, tra i due litiganti  a godere fu ancora Prost e nel 1987 Piquet lascerà la scuderia inglese da campione del mondo, ritrovando i motori Honda alla Lotus.

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