(27/7/2016) – Con uno dei sempre più frequenti colpi di mano cui la Ferrari ci ha abituati, et voilà: da Hockenheim James Allison non farà più parte dei ranghi del Cavallino, sostituito dal capo motorista Mattia Binotto, 46 anni, nato a Losanna ma di famiglia reggiana. L’addio è con effetto immediato e il perché si chiama Bob Bell, attuale responsabile tecnico della Renault. Pare sia lui il nuovo tecnico che potrà avere quindi tempi di “gardening” i più ridotti possibili e mettere mano al progetto 2017. Bell, tra l’altro cederebbe il posto proprio a Allison, cavallo di ritorno a Enstone (ex Lotus) ma soprattutto bisognoso di stare più vicino ai figli dopo la prematura perdita della moglie Rebecca.
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Mattia Binotto |
IL DT del Cavallino “paga” la mancanza di risultati vincenti, dati per sicuri ad inizio anno dal Presidente Marchionne, e poi la scarsa iniezione di competitività con gli step evolutivi. Il non aver minimamente intaccato la supremazia Mercedes e l’impetuosa risalita della Red Bull hanno segnato il suo destino, forse, chissà, unitamente a qualche nota non positiva emersa dal recente “giro” di pareri personalmente ascoltati dal sempre più impaziente Presidente. La lista degli “epurati” da Maranello (da Aldo Costa a Stefano Domenicali, a Marmorini, Fry, Tombazis) si fa lunga con tanti saluti alla stabilità dell’ambiente e alla metodicità dei piani di sviluppo. Sarà Binotto, ex allievo di Marmorini, ad occuparsi della rivoluzionaria monoposto 2017? Sul web impazzano i pareri negativi per lo più del tipo: “Può un motorista disegnare un’intera vettura?”. Viene in mente una frase proprio di Bob Bell.
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Bob Bell |
Nel gruppo di tecnici chiamati a rinverdire la grandeur Renault voluta da Gohsn, aveva definito il suo ruolo come quello di conciliatore delle esigenze telaistiche con quelle del propulsore, la famosa power unit che nella F1 attuale, precisò, sono strettamente legate. Bell, laureato alla Queens University di Belfast in Ingegneria Aeronautica è stato alla Mc Laren nel periodo 1982-1988, alla Lotus dal 1998 – 1999 alla Benetton, alla Jordan dal 1999 al 2001, di nuovo a Enstone dal 2001 al 2010 fino ad assumere le redini del Team al muretto e infine alla Mercedes dal 2011 al 2014. L’esperienza non manca, i risultati un pò meno ma soprattutto, nel caso: saprebbe resistere alla enorme pressione che lo aspetterebbe?