(27/6/2016) – Era fine giugno, quando nel 1981 si disputò il Gran Premio di Spagna sul circuito di Jarama: il teatro di una delle gare e delle vittorie più belle ed entusiasmanti di Gilles Villeneuve. Il pilota della Ferrari era reduce dall’inaspettato trionfo di Montecarlo, ma non era tra i favoriti della gara iberica: la sua monoposto Turbo necessitava ancora di molti affinamenti né il telaio garantiva quella tenuta di strada necessaria per tenere a bada i molti cavalli sprigionati dal valido propulsore. In qualifica, Gilles fu infatti solo settimo mentre la pole fu segnata da Jacques Laffite su Talbot Matra. La gara ebbe tuttavia uno svolgimento del tutto inaspettato: Jacquot sbagliò partenza e Alan Jones, su Williams campione del mondo, s’involò decisamente al comando con Villeneuve subito molto aggressivo. Primo colpo di scena, l’uscita di pista dell’australiano che spianò la strada proprio al canadese. Da questo momento, pagine di storia: Gilles, nonostante una vettura visibilmente in difficoltà sul tratto misto, tenne a bada una muta di avversari incollati gli uni agli altri negli scarichi. Laffite, Watson (Mc Laren), Reutemann (Williams) e De Angelis (Lotus) formarono per molti e interminabili giri un incredibile trenino ma sempre a traino della Ferrari numero 27 che sfruttava la potenza del motore sul lungo rettilineo e l’abilità del pilota nelle curve più lente nonostante gli assalti continui in particolare di Laffite. Ma era il giorno del canadese che regolò tutti – entro 1”24’ – fino alla bandiera a scacchi e quel giorno disse: “Forse oggi ho vinto più io che la macchina…”. Nessuno poteva immaginarlo ma quella sarebbe stata l’ultima vittoria di Gilles Villenueve.
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