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LE MANS 2016 / 1. FORD E FERRARI, LA BATTAGLIA CONTINUA

(21/6/2016)Emozione, orgoglio, determinazione, storia: domenica scorsa come 50 anni fa. La Ford è tornata a Le Mans ed ha vinto, passando in testa per l’ultima volta al 20° giro, e battendo la Ferrari. La storica rivalità tra il Cavallino e l’Ovale Blu è tornata (anche nei successivi reclami…). La splendida GT numero 68 alla cui guida si sono alternati Sébastien Bourdais, Joey Hand e Dirk Müller si è imposta nella categoria LM GTE a soli 395 giorni dal primo giro in pista, il 20 maggio 2015, al Calabogie Motorsports Park in Canada. Gli sforzi del team Chip Ganassi, prescelto per l’operazione, hanno dunque avuto successo in poco più di un anno.
FORD – “Questo è un momento storico per la Ford Motor Company“, ha detto Bill Ford, Presidente Esecutivo di Ford Motor Company. “Abbiamo osato sognare di tornare a Le Mans, 50 anni dopo l’incredibile vittoria del 1966, e competere nella sfida più dura al mondo. L’orgoglio che abbiamo provato quando la Ford GT ha tagliato il traguardo è indescrivibile. Il team Ford Chip Ganassi Racing ha dimostrato lo spirito di Ford, fondato su innovazione, determinazione e lavoro di squadra. Abbiamo a cuore il nostro patrimonio storico, ma oggi abbiamo fatto ancora una volta la storia e non potrei essere più fiero“. I piloti, forse, sono ancora frastornati: “Ci hanno consegnato un’auto da corsa che abbiamo potuto spingere al massimo. Abbiamo guidato come se fosse una gara sprint, per 24 ore”, ha detto Hand. Prima vittoria a Le Mans, dopo 10 tentativi, per il francese Bourdais nato nei pressi di Tertre Rouge: “C’è tanta fatica, ma anche tanta commozione nel vincere il trofeo per la famiglia Ford. Per noi tutto torna: la storia, il duello Ford-Ferrari, 50 anni dall’epico trionfo e la famiglia Ford qui con noi. Riuscire a ottenere tutto ciò è una sensazione incredibile“. 
La Ford GT n° 69, alla cui guida si sono alternati Ryan Briscoe, Scott Dixon e Richard Westbrook, ha completato il podio con il terzo posto. Alla fine delle estenuanti 24 ore di gara, l’Ovale Blu ha portato al traguardo tutte e quattro le Ford GT, raggiungendo la quarta e la nona posizione. La n° 66, guidata da Billy Johnson, Stefan Mücke e Olivier Pla, è stata in lizza per un buon risultato nella fase iniziale della corsa, ma ha pagato un problema elettrico. La n° 67, guidata da Marino Franchitti, Andy Priaulx e Harry Tincknell, ha sofferto di un problema al cambio all’inizio della gara, dovendo così inseguire per tutte le 24 ore. Note positive, infine, anche  per il  team Chip Ganassi che con la sua 175a vittoria diventa l’unico nella storia a vincere la 500 Miglia di Indianapolis, la 500 Miglia di Daytona, la 400 Miglia di Brickyard, la 24 Ore di Daytona, la 12 Ore di Sebring e la 24 Ore di Le Mans.

FERRARI – La Ferrari ha lottato come un leone per respingere l’offensiva Ford ma il secondo posto con la 488 GTE numero 82 del team Risi Competizione guidata da Giancarlo Fisichella, Toni Vilander e Matteo Malucelli è amaro. Ritirate le altre due 488 GTE del team AF Corse. Ma come andata, vista da Maranello? Dopo quasi un’ora di safety car, causa pioggia, la gara è finalmente iniziata, con le due Ford del Team USA davanti e la Ferrari 488 numero 51 di AF Corse guidata da James Calado subito dietro. La 71, con Sam Bird, e la 82 con Giancarlo Fisichella, sono risalite al quinto e al sesto posto grazie alla partenza dai box della Ford Team UK 67. Tutte le Ferrari hanno messo in atto un triplo stint che…………….

per la 51 si è concluso un giro prima del previsto a causa di una foratura lenta. La vettura è stata richiamata al box all’ultimo momento e, nel rientro, Calado è passato violentemente su un cordolo danneggiandola in modo rilevante. Anche la 71 non è riuscita ad esprimere un gran passo mentre straordinariamente regolare si è dimostrata la 488 di Risi Competizione passata addirittura al comando della classifica. La vettura 51 è ripartita con 12 giri di distacco dopo le riparazioni mentre è della notte la delusione per la 488 numero 71: Davide Rigon, per un problema ad un cerchio, è finito nella sabbia alla curva 4. Quasi all’alba si compiva la giornata no del team AF Corse perché alcuni sensori del motore consigliavano di ritirare al box la vettura 51. Al sorgere del sole il duello della vettura di Risi Competizione con la Ford continuava fino quasi al termine quando, complice un testacoda di Vilander, la Ford 68 ha acquisito un vantaggio rassicurante chiudendo davanti alla Ferrari 82.

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