(15/6/2016) – In Formula 1 c’è l’entusiasmo della prossima novità che si chiama Baku, ma ci sono anche pilotiche l’entusiasmo lo stanno perdendo. Il mercato è entrato nel vivo: Alonso, Massa, Button, Raikkonen correranno ancora nel 2017? Tre campioni del mondo e un quasi campione nel 2008 (Felipe) che hanno detto o fatto capire di non divertirsi più. Un po’ stanchi dopo tanti anni “a girare in tondo” (Lauda 1979 docet) ma soprattutto “traditi” dai rispettivi team e auto. I top team sono pochi e gli anni passano: la voglia di andare avanti ci sarebbe ma la prospettiva di vittoria per piloti del loro calibro non può continuare a mancare. I risultati conseguiti in Canada non aiutano.
Fernando Alonso, nonostante il persistente gap Honda, ha chiarito di voler “assaggiare” anche le monoposto 2017, figlie del nuovo regolamento in vigore dall’anno prossimo, prima di decidere il suo futuro. La fine del sistema a gettoni per l’aggiornamento del propulsore potrebbe dargli una mano, tenuto conto che il telaio Mc Laren sembra ok. Ma gli avversari, in ogni caso, sono molto avanti. Pare che la Renault non attenda che un suo cenno per affidargli una monoposto e Toto Wolff non fa mistero di tenerlo sempre in grande considerazione. Nel contempo, per l’ex ferrarista aumentano le “sirene”: la 24 Ore di Le Mans e la 500 Miglia di Indianapolis sono per Alonso obiettivi di grande fascino. Il team manager americano Chip Ganassi, impegnato in entrambe le serie (in Francia con la Ford) non ha perso tempo: “Dategli il mio numero di telefono!”.
Felipe Massa sta trattando il non scontato rinnovo del contratto alla Williams. Forse ha più interesse il team a trattenere il pilota di San Paolo che, invece, lega la sua permanenza al clima di reciproca soddisfazione. In parole povere, Felipe non si accontenta ma pretende competitività altrimenti “non avrei problemi a decidere di fermarmi e di fare qualcosa di diverso”, ha esplicitamente detto. Quali alternative, nel caso? Il brasiliano guarda in primis e con molto interesse verso la Formula E ma ha affermato di non disdegnare il Mondiale Endurance (WEC) e più indietro nel tempo il DTM. Insomma, contesti di alto livello dove mettere a frutto la sua enorme esperienza e affermare la sua intatta passione.
Kimi Raikkonen, come al solito, in poche parole ha chiarito il suo pensiero: “Io vorrei continuare con la Ferrari ma la decisione non spetta a me”. Il contratto scade a fine anno e le ultime indiscrezioni non lo danno per spacciato anche se il Team Principal non manca di far presente che sono le prestazioni a far pendere la bilancia da una parte o dall’altra. Il finlandese pare un po’ meglio rispetto allo scorso anno ma non è l’attuale rendimento che a Maranello si aspettano da lui. Le alternative o sono sfumate (Verstappen, Ricciardo) o appaiono troppo azzardate (Sainz, Perez) o dubbiose (Grosjean). L’impressione, però, è che molto a breve arriverà il verdetto.
Jenson Button sta sfogliando la margherita. E’ il pilota con più anzianità di servizio e può permettersi di dire, come ha fatto, che ogni decisione sarà solo sua e sarà presa nel giro di pochi mesi. Gli anni magri alla Mc Laren hanno lasciato il segno ma anche se siamo sicuri che un “divo” come lui non avrebbe problemi a trovare un’occupazione la passione per le corse non è del tutto tramontata e d’altronde la Williams si sarebbe già fatta avanti per offrirgli un sedile. La sua esperienza è un valore enorme. Tanti anni in pista, la perdita del padre, il divorzio da Jessica: se Button continuerà sarà solo per amore: “Devo essere sicuro di amare ancora questo sport”. La riflessione continua.