(13/6/2016) – FERRARI STANDS INDICTED FOR HIS STRATEGY. Il giorno dopo, l’opinione unanime degli addetti ai lavori è che la strategia scelta dalla Ferrari al Grand Prix del Canada è stata sbagliata. Non la pensa così Maurizio Arrivabene che dopo una notte di riflessione si è convinto di aver adottato la migliore soluzione possibile per battere la Mercedes. E’ proprio così? “Abbiamo cercato di sfruttare la Virtual Safety car, che è durata molto meno del previsto. Avrebbe potuto essere una mossa molto valida – continua il Team Principal – tenendo conto del degrado stimato sulle gomme Ultrasoft, che però non si è verificato“. La Ferrari, quindi, ha scommesso su due variabili che però non hanno pagato, condannando Vettel ad una rincorsa continua e al secondo posto nonostante una partenza-monstre. Un nuovo tentativo di approccio aggressivo, dunque, per sopperire al gap con le frecce d’argento. Non va biasimato ma forse, bisogna dire, il circuito Gilles Villeneuve non era il posto migliore dove tentare di applicare questa strategia: il fatto di essere in testa, le basse temperature e la sempre alta possibilità di entrata della Safety Car potevano consigliare di “fare” la corsa. Con gli ultimi step evolutivi di motore e altro, la Rossa si è molto avvicinata alla Mercedes e quello che occorre è: calm and pressing! Mantenere la calma e fare pressione perchè Hamilton e Rosberg non sono al top in quanto ad affidabilità. Ieri, una strategia con un solo cambio gomme avrebbe potuto regalare un verdetto migliore agli uomini di Maranello. Quello che comunque deve rinfrancare il Cavallino è la giornata di sabato, quando tutte le novità hanno consentito a Vettel – un pò meno a Raikkonen… – di essere agevolmente in scia alle Mercedes e nuovamente davanti alle Red Bull. “Credo che sabato tutti abbiamo vissuto la sensazione di poter realizzare qualcosa di grande“, la frase rivelatrice di Vettel che saggiamente aggiunge “non è il caso di agitarsi troppo per le strategie”. A Baku, tra sei giorni.
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