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ANNIVERSARY / MAGGIO 2006. UMBERTO MASETTI, 10 ANNI FA ADDIO AL “PRIMO DIVO” DEL MOTOCICLISMO

(30/5/2016) – Spavaldo, brillante, esilarante, campione di talento: così viene ricordato Umberto Masetti, il “primo divo” del motociclismo, del quale ricorre il decimo anniversario della morte avvenuta nella notte tra il 27 e il 28 maggio del 2006 per una crisi respiratoria. Si trovava nella sua casa di Maranello dove si era stabilito, lui nativo di Parma (il padre aveva una concessionaria Gilera), dopo tante peripezie in pista e in giro per il mondo. Tanto per inquadrare meglio il personaggio, uno degli sportivi più amati del Dopoguerra: Masetti è stato il primo italiano, a soli 24 anni, a vincere il moto mondiale nella classe regina, la 500, con la Gilera (aveva esordito appena l’anno prima nella classe 125), titolo poi bissato nel 1952. Da antologia la sua rivalità e gli infiniti duelli con l’inglese Geoffrey Duke, alfiere della Norton. Vittorie e successi – compresi i sei campionati italiani velocità – che gli valsero tanta notorietà che lui sfruttò a dovere. 
Giovane e bello pensò infatti anche divertirsi: leggendarie le sue scappatelle e il flirt con Moira Orfei.  Non fu immune da incidenti, anche spettacolari (come a Imola quando finì nel fiume Santerno o a Recanati) ma ne uscì sostanzialmente indenne. Dal 1955 al 1958 corse con la MV Augusta con tanti piazzamenti, poi il ritiro e il trasferimento in Cile per lavoro, anche se continuò a dilettarsi ancora sulle due ruote. La passione era ancora forte quando nel 1972 tornò in Italia ma dovette arrendersi all’età ormai troppo avanzata per un centauro e alle esigenze della vita: trovò occupazione presso una stazione di servizio Agip Modena sull’Autosole (in seguito anche all’Aprilia). Sul casco, aveva raffigurata l’effigie di Topolino: era il suo personaggio preferito.

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