(24/3/2016) – SENNA, TO WIN WITH ONLY ONE GEAR. La gara più epica di Ayrton Senna? Quella di 25 anni fa esatti, il Gran Premio del Brasile del 24 marzo 1991, vinto per la prima volta dal campione di San Paolo, al termine di una prova infinita, resa fisicamente straziante da un problema al cambio della sua Mc Laren-Honda. Tutti ricordiamo le grida, anche scomposte, insieme di gioia incontenibile e di puro dolore, dopo aver tagliato il traguardo tra ali di folla autenticamente in delirio per il beniamino di casa. E poi l’incredibile ammissione via radio: “I had only sixth gear”. Avevo solo la sesta marcia. Era il secondo GP della stagione: partito al comando, Senna trovò prima in Nigel Mansell su Williams il rivale capace di insidiare il sogno della prima affermazione davanti al pubblico di casa – l’inglese fu però costretto al ritiro – e dal 60° giro in poi patì la progressiva perdita di tutte le marce del cambio, ad eccezione della sesta. Riuscì a non far capire agli avversari di essere in difficoltà ma come abbia fatto a tenere il ritmo e la velocità necessari per tenere a distanza Patrese e Berger, alla fine secondo e terzo, è ancora un fatto che affascina e meraviglia (Piquet non credeva al guasto), un segno della sua grandezza e determinazione. Certo è che Senna, dopo il traguardo, dovette essere estratto con delicatezza dalla monoposto, in preda a tremendi spasmi muscolari. Evidentemente menomato e dolorante, sul podio non rinunciò a sollevare la coppa e a ricevere l’ideale abbraccio del suo pubblico, letteralmente in visibilio. Resta una delle pagine più significative della carriera di Ayrton e le immagini maggiormente pregne di pathos del pilota brasiliano.
Categorie