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HAPPY BIRTHDAY / CECOTTO 60 ANNI, AGOSTINI, SENNA E SCHUMACHER SULLA SUA STRADA

Cecotto oggi con il figlio johnatan
(25/1/2016) – Oggi compie 60 anni il venezuelano-italiano di Caracas Johnny Alberto Cecotto, papà friulano e nonni veneti: buon compleanno ad uno dei piloti di moto e di auto più telentuosi (e anche simpatici)! Ha avuto, nella sua carriera, molti eccellenti termini di paragone, e non ha mai sfigurato, ma anche molta sfortuna. Uomo Yamaha (si fa per dire, all’epoca era un ragazzino di 19 anni appena approdato in Europa), nel 1975 interruppe l’egemonia che durava da 7 anni del Re Giacomo Agostini e vinse il titolo nella 350. Si ripeterà nel 1978, ultimo ad affermarsi nella poderosa classe 750 (due tempi). Bei tempi, anche per l’allegra amicizia con Barry Sheene, ma Johnny aveva già pianificato di passare alle quattro ruote, come fece il papà, a suo tempo anch’egli buon pilota. Nel 1981 firmò infatti per la Minardi F2, coppia con Michele Albereto, ma il rapporto si esaurì dopo poche gare: secondo Cecotto, che concluse il campionato su una March-Bmw, l’italiano godeva dei favori del team. Appena l’anno seguente, fu lui a giocarsi il titolo sul filo di lana con Corrado Fabi e Thierry Boutsen: secondo per un punto. Erano maturi i tempi per la meta agognata: la F1. 
Cecotto a punti con la Theodore nel 1983
Nel 1983 eccolo dunque sulla Theodore di Teddy Yip, non proprio l’auto più competitiva del lotto, con la quale alla seconda gara a Long Beach colse un benaugurante sesto posto! Un bel segnale agli addetti ai lavori. Dopo la chiusura anticipata del Team a corto di capitali, seguì il passaggio via Bmw alla Toleman-Hart, compagno di squadra di un certo Ayrton Senna. Di quel 1984 che rivelò il brasiliano, Johnny ricorda con amarezza il diverso trattamento tecnico. Per esempio lui senza iniezione elettronica, ma soprattutto ricorda molto bene il terribile incidente (errore? guasto tecnico?) che durante le prove del Gp di Gran Bretagna a Brands Hatch pose fine ad ogni sua velleità. Pensare che in quel momento era in contatto con la Ferrari, sempre molto sensibile nei riguardi degli ex motociclisti, oltre a….

Williams, Mc Laren e Brabham. Fratture varie che ancora oggi, nelle giornate umide, fanno fare capolino a dolori vari. Ma non poteva finire così e con auto meno “pesanti” da condurre la sua classe tornò ad emergere: campione Superturismo italiano 1989, campione Superturismo  tedesco1993, 1994 e 1998 e campione V8 Star nel 2001 e 2002. Avrebbe potuto laurearsi campione 1990 anche nel prestigioso DTM ma Cecotto ricorda sempre di aver perso la chance a causa di un inopinato e mai perdonato tamponamento nell’ultima e decisiva gara a Hockenheim da parte di un arrembante tedeschino di nome Michael Schumacher! Oggi Cecotto segue i figli: Johnny Amadeus, che annunciato il ritiro ma prova ancora con le Endurance con il secondogenito Johnatan Alberto (la terza è July) reduce dalla F4 tedesca. Un Cecotto ancora in pista ci vuole!

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