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HAPPY BIRTHDAY / VERSTAPPEN 18 ANNI: E ORA PATENTE E FERRARI!

(30/9/2015) – Beh, ora Max Verstappenpuò prendere la patente. Ecco il primo pensiero che passa per la mente in relazione al compleanno – 18 anni, auguri! –  che rende oggi maggiorenne l’enfant prodige della Formula 1. E rende l’idea di quanto il figlio d’arte e stella della Toro Rosso abbia bruciato le tappe: il salto dalla F3 Europe alla formula regina delle corse non solo non lo ha penalizzato ma, anzi, ha rilanciato le sue azioni. Determinato, veloce, dotato di carattere (ricordate il perentorio “no!” all’ordine box di far passare il compagno Sainz a Singapore), principe dei sorpassi, l’olandesino volante (ma è nato ad Hasselt in Belgio, Paese nel quale risiede) ha fugato ogni dubbio sulle sue qualità ed è oggetto delle brame di mercato dei top team. Lui lo sa e ha già messo le mani avanti: “Ferrari? Punto alla Red Bull”, ha detto. In effetti, la scuderia di Milton Keynes che più di tutti ha creduto in lui sembra essere il più probabile approdo, già dal 2016. La posizione di Kvyat è infatti in bilico e quest’anno Ricciardo non ha convinto al 100% ma è anche vero che l’incognita motore per la Casa potrebbe essere un problema. IL DS Toro Rosso, Tost, gli consiglia paternamente un altro anno di apprendistato a Faenza ma una eventuale motorizzazione Ferrari (Markko e Horner sperano ancora nel Mercedes) potrebbe cambiare le carte in tavola dando avvìo ad un deciso rilancio dei bibitari, enormemente desiderosi di riprendersi il centro della scena. Una Red Bull competitiva con un motore dignitoso, un tecnico geniale come Adrian Newey e il pilota del futuro Max Verstappen potrebbe essere la grande novità del prossimo campionato. In attesa della scadenza del contratto di Raikkonen…
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LOEB VUOLE VINCERE ANCHE LA DAKAR!

Il “dream team” Peugeot per la Dakar 2016
(29/9/2015) Sébastien Loeb parteciperà alla Dakar. Il nove volte campione mondiale rally farà parte del ”dream team” Peugeot, insieme a Carlos Sainz, Stéphane Peterhansel e Cyril Despres, che dal 3 al 16 gennaio 2016 partirà alla conquista della maratona tra Argentina e Bolivia. Re dei rally, impegnatissimo nel WTCC con la Citroen, verrebbe da dire: ma chi gliela fa fare? Il gusto della sfida. La passione per i motori. Le stesse che lo portarono ad affrontare con successo la Pikes Peak due anni fa, quando effettuò la mitica e durissima salita del Colorado abbattendo ogni record (http://motor-chicche.blogspot.it/2013/07/loeb-la-dove-osano-le-aquile-vince.html), roba che rimarrà leggendaria. “La Dakar – dice  – è completamente diversa dalle competizioni che sto facendo in questo momento. Sarà una gara molto lunga, più di due settimane, ed è necessario avere molta resistenza, sia il conducente che la macchina”. 
Da super professionista qual è, Loeb parteciperà dal 3 al 9 ottobre prossimi al Rally Raid del Marocco, un’occasione per imparare. E lui lo sa fare velocemente. Sainz guiderà l’ultima Peugeot 2008DKR16 mentre Loeb, navigato da Daniel Elena, sarà al volante di una vettura 2015 specifica. “Rispetto ai rallies, qui si va avanti sempre diritto e poi ero abituato ad avere note molto dettagliate mentre ora dovrò improvvisare”. Aveva provato la 2008DKR16 a giugno e lì era scoccata la scintilla decisiva: “E’ stato subito molto impressionante per me e, naturalmente, è cambiato molto da allora”. Bruno Famin,  Direttore Peugeot Sport, non sta nella pelle: “Sebastien è stato impressionante dal primo momento in cui si è seduto in macchina. Ha avuto il solito approccio misurato poi le sue capacità naturali hanno fatto il resto. Dopo aver migliorato la vettura in diverse aree da quando siamo andati alla Dakar, Loeb è il pezzo finale del puzzle“. Ok, ora via alla nuova avventura.
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FLASHBACK / JEREZ 1990. MIRACOLO DONNELLY

(28/9/2015)Il 28 settembre 1990 è la data di un miracolo: quello che ha tenuto in vita il pilota irlandese Martin Donnelly. L’incidente di cui fu vittima durante le prove del venerdì sul circuito di Jerez è uno dei più cruenti che la F1 annoveri. Il terrificante impatto frontale a 167 miglia orarie (circa 270 km/h, 42 G) della sua Lotus-Lamborghini, dovuta al probabile cedimento di una sospensione, spezzò letteralmente in due la gialla monoposto espellendo il pilota a 40 metri dal punto. Donnelly rimase in mezzo alla pista, in posizione innaturale, col sedile ancora attaccato al corpo con le cinture. Distrutto tutto il resto. Così come gran parte delle sue ossa e dei suoi organi interni. Copiosa anche la perdita di sangue. Rimuoverlo per portarlo via con l’ambulanza, Sid Watkins in testa, fu operazione delicatissima, disperata. 

Nessuno, in quel momento, avrebbe scommesso un cent sulla sua sopravvivenza. Tempo dopo, Martin dirà che doveva la vita all’abitacolo largo della Lotus, dovuto alle dimensioni generose del motore Lamborghini, che assorbì l’impatto senza trasmetterlo al pilota poi sbalzato fuori. Un miracolo, come detto, lo tenne in vita tra gli ospedali di Siviglia e di Londra. Ayrton Senna, che frequentò Martin ai tempi della F. Ford, fu tra i piloti più colpiti dalla tragedia. Ma quante sofferenze per riprendersi, quanti esami, quante operazioni e sedute di dialisi. La gamba sinistra più corta. E nonostante tutto, due anni dopo, già cullava l’idea di poter tornare alle corse. Era stato indicato come l’erede di Mansell! Si rivolse perfino a Willy Dungl, il noto fisioterapista che riportò in pista Lauda dopo l’incidente al Nurburgring e ricostruì fisicamente e psicologicamente Berger dopo il fuoco di Imola 1989. Il responso medico finale fu però: mai più in monoposto. Il momento più doloroso, confidò Martin, che però volle togliersi lo sfizio di provare una Jordan (fu con patron Eddie in F3000). Fosse stato per lui, si poteva fare. Oggi fa parte del Circus della F1: Jean Todt lo ha designato componente del team di Commissari FIA chiamati a giudicare le gesta degli ex colleghi.
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MISTYC LEWIS

(da Twitter)
(28/9/2015) – Sarà l’aver raggiunto Senna per numero di gran premi vinti, sarà per il terzo titolo mondiale ormai sempre più vicino, sarà per la particolare atmosfera giapponese, ma la vittoria di ieri a Suzuka ha proposto ai media un mistico Lewis Hamilton, proprio come il suo idolo brasiliano. Il pilota inglese ha più volte manifestato la sua fede e affermato di credere, aiutato per questo – dice – nella sua vita e carriera. Anche dopo il GP del Giappone, più serafico ed estatico che mai, ha ringraziato Dio per il felice epilogo della gara, condotta, come ha detto lui, con uno speciale vento favorevole. Ovviamente soffiato dal buon Dio. Lewis, che ha rivelato di pregare l’Altissimo prima delle gare importanti, si esprime anche attraverso i tatuaggi sul suo corpo e l’abbigliamento e in questo senso si è già fatto notare in passato per una grossa croce sul dorso o per l’effigie del suo angelo custode sul braccio o ancora per una t-shirt con stampata l’immagine del volto di Cristo. Ma il richiamo a Dio è costante ed avviene sia nella buona che nella cattiva sorte. Per esempio quando ha vinto il suo secondo mondiale l’anno scorso, oppure quando viveva tempi di impasse alla Mc Laren (2012) e diceva: ‘Bisogna tenere viva la speranza, si deve credere che ci sia un piano. Credo che Dio abbia un piano per me anche se io non so quale sia”. Più recentemente, davanti alla cocente delusione del Gran Premio di Montecarlo, letteralmente buttato alle ortiche, disse: “Ho fermato la macchina e ho pregato.  Mi ha dato la forza per superare il momento perché so che poi arrivano cose positive. La fede mi ha aiutato a diventare quello che sono e per dare un messaggio alle persone: non è importante cosa si affronta, tutto si può superare. Per me, quella è stata la prova finale”.
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RIVIVE A MODENA LA FAVOLA DELLA TECNO DI BOLOGNA

Novembre 2006: un condensato della storia Tecno di Bologna
(25/9/2015) – Appuntamento da non perdere domani a Modena Fiere. Motor Gallery, la mostra mercato di auto e moto d’epoca in programma sabato e domenica, propone una mostra organizzata dal Circolo della Biella al padiglione C intitolata “La Tecno di Bologna: quando una piccola azienda sfida il mondo delle competizioni”, con tanto di sempre bellissime monoposto sfornate dalla factory di Borgo Panigale e i protagonisti di quell’autentica avventura umana e sportiva. Qui allego alcune foto relative ad analoga kermesse che si tenne a novembre 2006 presso il Club La Meridiana di Modena. Domani sarà Mauro Tedeschini a moderare una tavola rotonda alla quale prenderanno parte Gianfranco Pederzani (fratello di Luciano), gli ex piloti Nanni Galli e Carlo Facetti, il telaista Fiorenzo Fantuzzi e la figlia del grande Clay, Alessia Regazzoni. 

Nanni Galli
La Tecno rappresenta tutto un mondo: quello della più genuina cultura motoristica e passione sportiva. Passare in un decennio dalla TecnoKart (1962) alla F1 (1972), attraverso ottime F4 (motorizzata Ducati), F3 (campione europeo a squadre nel 1968 e ’69) e F2 (vittoria di Regazzoni nel 1970) è indice di una filosofia costruttrice originale e vincente. Realtà come Lotus, Matra e Brabham masticavano amaro. La Tecno, per affrontare F1, si fece poi in casa anche motore, un 12 cilindri piatto da 3000cc, e si guadagnò la sponsorizzazione della Martini! La bontà delle idee dei fratelli Pederzani aveva già attratto fior di piloti come Regazzoni , Cevert, Peterson, Jaussaud, Depailler, Jabouille ma al debutto, il 4 giugno 1972 al GP del Belgio a Nivelles, al volante delle “altre” Rosse c’era Nanni Galli (poi arriverà anche Derek Bell). Penultimo in qualifica davanti solo ad un certo Niki Lauda su March. Fu un inizio difficile per carenza di affidabilità e il 1973, pilota Chris Amon, non invertì il trend, anche a causa di troppi interventi sul telaio (da Alan Mc Call alla Goral di Gordon Fowell, alla Thomson) imposti dallo sponsor e non proprio digeriti dai Pederzani. La F1 non perdona i mancati risultati e con l’addio dello sponsor terminò anche il percorso della Tecno. 
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POVERO ALONSO, DIECI ANNI FA ERA MONDIALE A INTERLAGOS

(25/9/2015) – A Suzuka, per il Gran premio del Giappone, Fernando Alonso ci arriva esattamente dieci anni dopo la conquista del suo primo mondiale. Era il 25 settembre del 2005 quando a Interlagos, Gp del Brasile, il giovane talento spagnolo spodestò dal trono della F1 niente meno che Kaiser Schumacher dominatore da ben cinque stagioni. Quel giorno, il pilota di Oviedo partito dalla pole position aveva bisogno di un terzo posto per avere la matematica certezza del titolo, e saggio terzo posto fu dietro il duo Mc Laren Montoya-Raikkonen (Schumacher quarto). Indimenticabile, il suo prorompente grido di liberazione e di gioia al termine della gara, in piedi sulla celeste, ottima Renault RS25. A 24 anni, 1 mese e 28 anni lo spagnolo venuto dal kart e da una terra avara di tradizione motoristica si laureò il più giovane campione del mondo, spodestando anche in questo caso un altro mostro sacro della F1, Emerson Fittipaldi. 
Ho lottato da solo per ottenere tutto quanto ho avuto. – disse allora – Nessuno mi ha aiutato. Tutta la carriera si è basata sui risultati che ho fatto nelle categorie minori, con gli sponsor che mi sono procurato da solo. Ora ho raggiunto il massimo che potevo raggiungere. Posso ringraziare la mia famiglia, al massimo tre, quattro persone, non di più. Pochi amici veri”. Dolci ricordi, ma di dieci anni fa. L’altro ieri, insieme a Bouillier, Alonso ha fatto visita allo stabilimento Honda di Sakura. Il futuro dell’ex ferrarista dipende dal propulsore nipponico (nelle prime libere di Suzuka hanno dovuto sostituirlo…): o migliora oppure… Radio-box parla sempre più spesso di un disamoramento, al di là dei proclami d’obbligo di fede, e di abboccamenti con altri team (Red Bull? Renault?) o altri campionati (Le Mans?). Alonso giochi bene le sue carte. Finora, per sfortuna o per errati calcoli, non lo ha fatto. Recentemente su twitter ha scritto: “Qualsiasi cosa noi decidiamo è basata sulla percezione. La felicità dipende da noi”.
“Credo che il Brasile resterà il giorno della mia vita” disse Alonso il 25 settembre del 2005 a titolo mondiale conquistato. Ecco allora il Team Radio di quello storico Gran Premio.
– A transcript radio of the 2005 World Championship winning Brazilian Grand Prix. 
– Grand Prix du Brésil 2005 : Transcript Radio

KEY
Team speaking
Rod Nelson to Fernando Alonso
Alan Permane to Giancarlo Fisichella
Fernando Alonso
Giancarlo Fisichella
1330: The red light at the end of the pit-lane turns to green. Immediately, some cars leave their garages and go to the grid. Clouds are massing all around Interlagos, but there is no chance of rain. A mass of journalists and photographers crowds in front of the Renault F1 Team garage. Flashes go off in all directions when Fernando puts on his helmet and climbs into the cockpit. The RS25 V10 is fired up. Fernando lowers his visor, and engages first gear.
1334: The number 5 Renault R25 stops on the grid. Immediately, it is surrounded by dozens of cameras. Fernando seems tense. He takes his helmet off, speaks to his engineers, then returns to the garage to escape the rising tension.
1353: Fernando, who had hidden nearby the pit-lane, comes back to the grid and installs himself at the wheel. The siren sounds, telling journalists to leave the grid. Slowly, the crowd thins and only the team is left around the car.
1357:Three minutes, three minutes to go”
1358: “Take off the tyre warmers. Car on the ground please.”
THE GRID IS CLEARED
1359: “Fire up.”
1359: “Ok, fire up please.”
1359: “One minute to go. Remember the fifteen second rule.”
1359: “Thirty seconds… Twenty seconds… Ten seconds”
FORMATION LAP. The red lights are extinguished, and all the cars leave the grid, following Fernando around the parade lap. The spectators are standing in the grandstands.
1401:“Fernando, keep your traction control settings as they are for the start, OK?”
FA: “OK”
1402: Fernando comes to rest on pole position.
START: Fernando makes an impeccable getaway. He leads the McLaren of Juan Pablo Montoya at the first corner. Giancarlo remains third, while further back, the two Williams collide. There is relief in the Renault F1 Team garage as both cars make it through intact.
Lap 1: Kimi Raikkonen (McLaren) and Michael Schumacher (Ferrari) overtake Giancarlo. Race control sends out the safety car while accident debris is cleared up.

“Safety car, safety car! Stay out Fernando.”

FA: “OK”
Lap 2:
“Mixture 3 please, safety car in at the end of the lap”
“Mixture 5! Mixture 5!”
“Giancarlo, Jenson is right behind you. Try to pass Michael at the re-start”
Lap 3: The safety car heads for the pits and the race re-starts. Giancarlo succeeds in overtaking Michael Schumacher (Ferrari). Up front, Fernando is overtaken by Montoya’s McLaren. The race order reads: Montoya, Alonso, Raikkonen, Fisichella, Schumacher.
Lap 4:
“Fuel mixture 3”
Lap 6 :Fernando sets fastest lap. He is three seconds behind Juan Pablo Montoya.
Lap 7:
“You need to push Giancarlo. You are seven tenths slower than Fernando.”
Juan Pablo Montoya sets fastest race lap.
Lap 12:
“Fernando, how is the car balance? »
FA: “Good, good. Race order”
“Montoya, then 4.2s, Alonso, then 2 seconds, Raikkonen, then 2.4s, Fisi, Michael and Button”
“Fisi is staying with Kimi. He can put some pressure on him”
Laps 14 to 16: Fernando is running faster than Juan Pablo Montoya. The gap goes from 4.0s to 3.6s.
Lap 17:
“Fernando, how’s the balance mate?”
FA: “OK, OK”
At the end of the lap, pit-stops begin with Felipe Massa’s Sauber first in.
Lap 19:
FA: “Race order, race order”
“Montoya, Alonso, Raikkonen, Fisi, Michael, Button”
Lap 20:
“Giancarlo, you need to be two tenths faster please”
GF: “OK”
Lap 21: Fernando sets the fastest lap in 1:12.824. The gap to Juan Pablo Montoya is 3.8 seconds.
Lap 23: Fernando enters the pit-lane to refuel for the first time.
“Mixture five, everything’s OK. Remember the limiter.”
The mechanics fill the car and adjust the tyre pressures.
“First gear”
The Renault restarts.
“White line! Remember the white line!”

Lap 24: Giancarlo enters the pit-lane. He stops for 8.5s, and is back on track.
Lap 25:
“Fernando, you can over-ride the cruise to overtake.”
“Giancarlo, you need to push. Michael is stopping at the end of this lap!”
“Fernando, Michael and Jenson are stopping. You will be P3”
Lap 26: Michael Schumacher (Ferrari) and Jenson Button (BAR) refuel. The German’s Ferrari gets out ahead of Giancarlo. Fernando is running third.
Lap 28: Juan Pablo Montoya (McLaren) heads for the pits. He comes out in second place, behind his team-mate Kimi Raikkonen.
Lap 29: Kimi Raikkonen sets fastest race lap: 1:12.178. He is attacking hard to secure P2 from Fernando when he emerges from the pits.
Lap 31:
“Fernando, Michael is nine seconds behind you”
Kimi Raikkonen stops. He rejoins in second position.
Lap 32:
“Fernando, here’s the situation”
“Montoya and Raikkonen are in front of you”
“You have a 12 second lead on Michael. Fisi is 0.5s behind. Then it’s Sato, Button and Trulli”
Lap 34:
“Giancarlo, Michael is slow because he is very heavy. You are losing 1.5s a lap to Fernando. You need to overtake the Ferrari. Go for it! Button and Barrichello might get past at the end of the race if you don’t do it. Go!”
Lap 35:
“Fernando, here’s the situation”
“Montoya first. Then 2 seconds. Raikkonen. Then 9.8 seconds. Alonso. Then 15.5 seconds. Michael. Then 1 second. Then Fisi.”
FA: “OK”
Lap 37:
“Giancarlo, what’s the problem? What’s happening with the car?”
GF: “Oversteer. Oversteer.”
“OK. Go to TCS (traction control) 6. You need to look after the rear tyres.”
Lap 38:
“Fernando, how is the car balance?”
FA: “All OK, OK”
Lap 43:
FA: “Blue flags! Blue flags!”
“Yes, there are three cars fighting in front of you. We’ve told race control.”

It is Takuma Sato (BAR), Jarno Trulli (Toyota) and Felipe Massa (Sauber).
Lap 44:
FA: “Blue flags! Blue flags!”
“OK. The positions are Montoya, Raikkonen, Alonso, Michael, Fisi and Button”
Lap 46:
FA: “I want a quarter turn of front wing”
“OK. Quarter turn on front wing.”
Lap 47:
“Giancarlo, how’s the car?”
GF: “Oversteer. Oversteer.”
Lap 49:
To the mechanics: “Pit-stop in 40 seconds. Tyrepressures and front wing adjustment.”
“20 seconds”
Fernando’s car enters the pit-lane.
“Fernando, remember the limiter, limiter”
Fernando stops in front of the garage.
“Revs and brake”
The car leaves.
“Limiter! Limiter! White line! Remember the white line!”
Lap 50:
To the mechanics: “Giancarlo is pitting in 40 seconds. Lower rear tyre pressures, and adjust the front wing.”
“20 seconds, 20 seconds!”
Giancarlo pits. The stop goes smoothly.
“Limiter! Limiter! White line! White line!”
“OK Giancarlo. You are in front of Barrichello. He will stop soon, but he is very quick at the moment. The Bridgestones are working well. Don’t let him past.”
Lap 50: Rubens Barrichello’s Ferrari heads for the pits.
“Giancarlo, you can’t give up now. Fernando is doing 13.7. He us much faster than you!”
Lap 54: Montoya’s McLaren dives into the pits from the lead. Michael Schumacher’s Ferrari, running behind Fernando and who Fisi wants to overtake, also stops.
FA: “Blue flags! Blue flags!”
“Giancarlo, Michael is stopping. Push, push, push!”
Michael Schumacher emerges ahead of Giancarlo.
FA: “Is Fisi 4th, or is it Michael?”
“You are third. Raikkonen is ahead. Then 17 seconds. Montoya. Then 24 seconds. Alonso. Then 15.8 seconds. Michael. Then 4.9 seconds. Fisi. Everybody has stopped apart from Raikkonen.”
Lap 59:
“Giancarlo, it may rain before the end of the race, so stay with Michael.”
GF: “It’s not easy mate”
“OK”

Lap 61: Kimi Raikkonen pits and emerges second, behind Juan Pablo Montoya (McLaren).
Lap 66: Flavio comes off the pit-wall and heads for the garage. Spectators hold their breath: is there a problem? In fact, the Managing Director is just answering a call of nature…
Lap 67: Flavio returns to the pit-wall.
“OK, here’s the situation”
“Montoya. Then 1.2 seconds. Then 17.7 seconds. Alonso. Then 17.5 seconds. Michael. Then 5.1 seconds. Fisi.”
Pat Symonds, Executive Director of Engineering, and Team Manager Steve Nielsen study the sky. There are only five laps left. Will it rain?
Lap 68:
“Fernando, if it starts to rain, just make sure you get to the finish”
FA: “It won’t rain mate. No rain!”
Lap 71 Fernando begins his last lap of the race. The Renault personnel runs to the pit-wall and climbs the fencing. The blue tide is waiting for the number 5 Renault while the engineers, studying their screens, have a last look at the real-time telemetry. No problems: the R25 is humming along nicely.
FA: “What’s the gap? Gap to Michael?”
“12 seconds. All OK”
End of lap 71: When the R25 appears on the horizon, the garage erupts. The noise is almost the same as the engine’s 60 decibels! Fernando Alonso crosses the line in third position. He raises his fists and explodes in joy over the radio: he is world champion.
FA: “Yes! Yes! Yes!”
“Fantastic. Brilliant. Super. Congratulations, you are world champion!”
FA: “Thank you everybody. Thank you for everything…”
Pause.
FA: “I had problems with the tyres, I was on the limit in the last five laps…”
FA: “You are the number one guys. You are the best… You are all world champions!
“Great job Fernando. At every race this year.”
FA: “World champions!”


LEGENDE :
Intervention de l’équipe
Rod Nelson à Fernando Alonso
Alan Permane à Giancarlo Fisichella
Fernando Alonso
Giancarlo Fisichella
13h30 : Le feu, au bout de la voie des stands, passe au vert. Immédiatement, quelques monoplaces quittent leur garage. Les nuages voilent le ciel d’Interlagos mais la pluie ne menace pas. Une foule de journalistes et de photographes se masse devant le garage du Renault F1 Team. Les flashes crépitent lorsque Fernando met son casque et s’installe dans le cockpit. Le V10 RS25 se réveille. Visière baissée, Fernando passe la première.
13h34 : La Renault R25 frappée du numéro 5 s’immobilise sur la grille. Immédiatement, elle est assaillie par des dizaines de caméras. Fernando a l’air tendu. Il ôte son casque, parle à ses ingénieurs, puis retourne vers le garage afin d’échapper à cette tension qui ne cesse de monter.
13h53 : Fernando, qui s’était caché près du muret, revient sur la grille et se met au volant. La sirène qui demande aux journalistes d’évacuer la grille retentit. Peu à peu, seuls les membres du Renault F1 Team entourent la voiture.
13h57 : « Plus que trois minutes, trois minutes »
13h58 : « Otez les couvertures chauffantes. Voiture au sol, s’il vous plaît »
EVACUATION DE LA GRILLE.
13h59 : « Démarrage du moteur. Plus qu’une minute. »
13h59 : « Trente secondes… Vingt secondes… Dix secondes… »
DEPART DU TOUR DE FORMATION. Les lumières rouges s’éteignent et toutes les voitures s’élancent. Les spectateurs, dans les tribunes, sont debout.
14h01 : « Fernando, conserve les réglages d’antipatinage initiaux, OK ? »
FA : « Compris. »
14h02 : Fernando immobilise sa voiture sur la pole position.
DEPART : Fernando prend un départ impeccable. Il devance Juan Pablo Montoya (McLaren) au premier virage. Giancarlo reste troisième, tandis qu’un accrochage implique les deux Williams. Soulagement dans le garage du Renault F1 Team : les deux voitures sont intactes.
Tour 1 :
Kimi Raikkonen (McLaren) et Michael Schumacher (Ferrari) dépassent Giancarlo. La direction de course passe l’information « Safety Car » sur les écrans.
« Voiture de sécurité, voiture de sécurité ! On ne s’arrête pas. »

FA : « OK »

Tour 2 :
 « Mélange air-essence sur 3. Voiture de sécurité rentre à la fin du tour. »
« Mix sur 5 ! Mix sur 5 ! »
« Giancarlo, Jenson est juste derrière toi. Essaie de reprendre Michael au départ. »
Tour 3 :
La voiture de sécurité s’efface. La course reprend. Giancarlo parvient à dépasser Michael Schumacher (Ferrari). Devant, Fernando se fait doubler par Juan Pablo Montoya (McLaren). Classement : Montoya, Alonso, Raikkonen, Fisichella, Schumacher.
Tour 4 :
« Mix air-essence sur 3 ! »
Tour 6 :
Fernando réalise le meilleur tour en course. Trois secondes le séparent de Juan Pablo Montoya.
Tour 7 :
« Giancarlo, accélère s’il te plaît. Tu es sept dixièmes plus lent que Fernando. »
Juan Pablo Montoya réalise le meilleur tour en course.
Tour 12 :
« Fernando, comment se comporte la voiture ? »
FA : « Très bien, très bien ! Quel est le classement de la course ? »
« Montoya, puis 4.2 sec, Alonso, puis 2 sec, Raikkonen, puis 2.4 sec, Fisi, Michael et Button. »
« Fisi est aussi rapide que Kimi. Il peut essayer de lui mettre la pression. »
Tour 14 à 16 :
Fernando tourne plus rapidement que Juan Pablo Montoya. L’écart passe de 4.0 sec à 3.6 sec.
Tour 17 :
« Fernando, l’équilibre de la voiture est toujours OK ? »
FA : « Oui. OK. OK. »
A la fin du tour, la Sauber de Felipe Massa entre aux stands et marque l’ouverture de la première fenêtre de ravitaillement.
Tour 19 :
FA : « Le classement ? Le classement ? »
« Montoya, Alonso, Raikkonen, Fisi, Michael, Button »
Tour 20 :
« Giancarlo, accélère de 0.2 sec au tour s’il te plaît. »
GF : « OK »
Tour 21 :
Fernando réalise le meilleur tour en course en 1’12’’824. L’écart sur Juan Pablo Montoya est de 3.8 secondes.
Tour 23 :
Fernando entre dans la voie des stands pour son premier ravitaillement.
« Mélange sur 5. Tout va bien. »
Les mécaniciens font le plein et ajustent les pressions de pneumatiques.
« Première vitesse »
La Renault repart.
« Attention à la ligne blanche ! Attention à la ligne blanche ! »
Fernando revient sur la piste. Il occupe la 6ème position, entre Button et Klien.
Tour 24 :
Giancarlo entre à son tour. Il s’immobilise 8.5 secondes et reprend la piste.
Tour 25 :
« Fernando, tu peux dépasser le limiteur pour dépasser. »
« Giancarlo, attaque maximale. Michael rentre à la fin de ce tour ! »
« Fernando, Michael et Jenson vont rentrer. Tu seras troisième. »
Tour 26 :
Michael Schumacher (Ferrari) et Jenson Button (BAR) ravitaillent. La Ferrari de l’Allemand reprend la piste devant Giancarlo. Fernando occupe la troisième position.
Tour 28 :
Juan Pablo Montoya (McLaren) se dirige vers les stands. Il sort deuxième, derrière Kimi Raikkonen (McLaren)
Tour 29 :
Kimi Raikkonen réalise le meilleur tour en course : 1’12’’178. Il attaque fort de manière à subtiliser la deuxième place à Fernando lorsqu’il sortira des stands après son ravitaillement.
Tour 31 :
« Fernando, Michael est derrière toi à 9 secondes. »
Kimi Raikkonen (McLaren) ravitaille. Il rejoint la piste en deuxième position.
Tour 32 :
« Fernando, voici la situation. »
« Montoya et Raikkonen sont devant toi. »
« Tu as 12 secondes d’avance sur Michael. Fisi est 0.5 derrière. Puis c’est Sato, Button et Trulli »
Tour 34 :
« Giancarlo, Michael est trop lent parce qu’il est très lourd. Tu perds 1.5 sec au tour sur Fernando. Il faut maintenant que tu le dépasses. Vas-y ! Tu pourrais être dépassé par Button et Barrichello en fin de course si tu ne le fais pas. Vas-y ! »
Tour 35 :
« Fernando, voici la situation. »
« Montoya premier. Puis  2 secondes. Raikkonen. Puis 9.8 secondes. Alonso. Puis 15.5 secondes. Michael. Puis 1 seconde. Et Fisi. »
FA : « OK »
Tour 37 :
« Giancarlo, quel est le problème ? Que se passe-t-il avec la voiture ? »
GF : « Survirage. Survirage. »
« OK. Antipatinage sur 6. Il faut qu’on fasse attention aux pneus arrière. »
Tour 38 :
« Fernando, comment se comporte la voiture ? »
FA : « OK, OK. »
Tour 43 :
FA : « Drapeaux bleus ! drapeaux bleus ! »
« Oui. Il y a trois voitures qui se battent devant toi. On a prévenu. »
Il s’agit de Takuma Sato (BAR), Jarno Trulli (Toyota) et Felipe Massa (Sauber).
Tour 44 :
FA : « Drapeaux bleus ! drapeaux bleus ! »
« OK. Les positions : Montoya, Raikkonen, Alonso, Michael, Fisi et Button »
Tour 46 :
FA : « Je veux un quart de tour  sur l’aileron avant. »
« OK. Un quart de tour sur l’aileron avant. »
Tour 47 :
« Giancarlo, comment se comporte la voiture à présent ? »
GF : « Survirage. Survirage. »
Tour 49 :
A l’attention des mécaniciens du Renault F1 Team : « Pitstop dans 40 secondes. On ajuste les pressions de pneumatiques et on retouche l’aileron avant. »
« 20 secondes »
La Renault de Fernando entre enfin dans la voie des stands.
« Fernando, pit limiter, pit limiter ! »
Fernando s’immobilise devant le garage.
« Attention aux tours moteur, pied sur la pédale de freins. »
La voiture repart.
« Limiteur ! Limiteur ! Ligne blanche ! Ligne blanche ! »
Tour 50 :
A l’attention des mécaniciens du Renault F1 Team : « A Giancarlo maintenant, dans 40 secondes. Pressions arrière plus basses, ajustement de l’aileron avant. »
« 20 secondes, 20 secondes ! »
Giancarlo s’arrête. Le ravitaillement est exécuté parfaitement.
« Limiteur ! Limiteur ! Ligne blanche ! Ligne blanche ! »
« OK, Giancarlo. Tu es devant Barrichello. Il va s’arrêter bientôt mais il est très rapide en ce moment. Les Bridgestone marchent bien. Il ne doit pas te dépasser. »
Tour 50 :
Rubens Barrichello (Ferrari) entre dans la voie des stands.
« Giancarlo, tu ne peux pas abandonner maintenant. Fernando tourne en 13.7. Il est beaucoup plus rapide que toi ! »

Tour 54 :
Juan Pablo Montoya (McLaren), le leader, entre dans les stands. Michael Schumacher (Ferrari), qui se tient juste derrière Fernando et que Giancarlo veut dépasser, entre à son tour.
FA : « Drapeaux bleus ! Drapeaux bleus ! »
« Giancarlo, Michael rentre. Push ! Push ! Push ! »
Michael Schumacher (Ferrari) parvient à sortir devant Giancarlo.
FA : « Giancarlo est-il 4ème, ou est-ce Michael ? »
« Tu es troisième. Raikkonen est devant. Puis 17 secondes. Montoya. Puis 24 secondes. Alonso. Puis 15.8 secondes. Michael. Puis 4.9 secondes. Fisi. Tout le monde a ravitaillé sauf Raikkonen. »
Tour 59 :
« Giancarlo, il va peut-être pleuvoir avant la fin de la course, alors reste au contact de Michael. »
GF : « C’est pas facile… »
« Entendu. »
Tour 61 :
Kimi Raikkonen(McLaren) ravitaille et sort des stands en 2ème position derrière Juan Pablo Montoya (McLaren).
Tour 66 :
Flavio descend du muret des stands et se dirige vers le fond du garage. Les spectateurs retiennent leur souffle : y a-t-il un problème ? En fait, le Directeur Général du Renault F1 Team va juste satisfaire un besoin naturel…
Tour 67 :
Flavio revient sur le muret des stands.
« OK, voici la situation. »
« Montoya. Puis 1,2 secondes. Raikkonen. Puis 17.7 secondes. Alonso. Puis 17.5 secondes. Michael. Puis 5.1 secondes. Fisi. »
Pat Symonds, Directeur Exécutif de l’Ingénierie et Steve Nielsen, Team Manager, scrutent le ciel. Plus que cinq tours : va-t-il pleuvoir ?
Tour 68 :
« Fernando, s’il se met à pleuvoir, ce sera voir l’arrivée avant tout. »
FA : « Il va pas pleuvoir, mec. Pas de pluie ! »
Tour 71 :
Fernando engage son dernier tour course. Le personnel Renault abandonne son poste et se masse sur le muret des stands. La marée bleue guette la voiture frappée du numéro 5 tandis que les ingénieurs, le nez sur leurs écrans, jettent un dernier coup d’œil aux informations techniques reçues en temps réel. Aucun problème : la R25 ronronne comme un gros chat.
FA : « Quel est l’écart ? L’écart sur Michael ? »
« 12 secondes, tout va bien. »
Fin du Tour 71 :
La R25 se profile à l’horizon, et une seule et même clameur s’élève du garage. Elle couvre presque les 60 décibels du V10 lancé à plein régime. Fernando Alonso passe la ligne d’arrivée en troisième position. Lève les deux poings et laisse éclater sa joie : il est champion du monde.

FA : « Yes ! Yes ! Yes ! »
« Fantastique. Brillant. Superbe. Félicitations au nouveau champion du monde ! »
FA « Merci, les gars. Merci pour tout… »
<pause>
FA « J’avais des problèmes de pneus, j’étais à la limite pendant les cinq derniers tours… »
FA : « Vous êtes numéro un, les gars ! Vous êtes vraiment numéro 1… On est champions du monde ! »
« Super boulot, Fernando. Sur toutes les courses de la saison. »
FA : « Champions du monde… »



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L’ACI COMMEMORA FILIPPO CARACCIOLO DI CASTAGNETO

(24/9/2015)L’Automobile Club d’Italia ha ricordato oggi il Principe Filippo Caracciolo di Castagnetonel cinquantenario della scomparsa. Oltre ad alti incarichi diplomatici e di Governo, ebbe un ruolo di rilievo nelle Istituzioni che governano il mondo dell’automobile proprio nel periodo in cui le quattro ruote diventavano fenomeno di massa. Nominato Commissario Straordinario dell’ACI nel 1944, nel 1951 venne eletto Presidente, mantenendo la carica fino all’improvviso decesso, avvenuto il 16 luglio 1965. Fu anche Presidente della Federazione Internazionale dell’Automobile e vicepresidente dell’Organizzazione del Turismo e dell’Automobile, consigliere ANFIA e presidente e consigliere di numerosi altri enti, tra cui SARA Assicurazioni, nonchè direttore della rivista sociale dell’ACI “L’Automobile” dal 1948 al 1950. Per l’occasione, l’attuale presidente Fia, Jean Todt, ha inviato un videomessaggio che celebra il ruolo e la lungimiranza di Caracciolo alla guida della massima organizzazione mondiale di rappresentanza dell’automobilismo. Alla cerimonia commemorativa di questa mattina, nella omonima Galleria sotto la sede dell’ACI a Roma, dove è avvenuta l’inaugurazione di un bassorilievo a lui dedicato da parte del presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, e del presidente di Fiat Chrysler Automobiles, John Elkann, erano presenti anche i discendenti della famiglia. Da sottolineare che Filippo Caracciolo fu anche un entusiasta sostenitore dell’automobilismo sportivo e contribuì all’affermazione del motorismo italiano nel mondo.
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IN & OUT / GP PORTOGALLO 1995. COULTHARD VINCE LA PRIMA, KATAYAMA SI RIBALTA

(24/9/2015) – Gioia e incidente da paura: è quello che il Gran Premio del Portogallo del 1995, svoltosi 20 anni fa, giusto il 24 settembre, ha regalato rispettivamente a David Coulthard e Ukyo Katayama. All’Estoril, lo scozzese vinse il primo gran premio della carriera mentre il giapponese uscì miracolosamente vivo da un terribile incidente subito dopo la partenza. Coulthard, in Williams dal 1994 dopo la morte di Senna (in alternanza con Mansell), fu confermato nel team inglese e quel giorno era davvero in palla: pole position davanti al compagno Hill, in lotta con Schumacher per il titolo, e vittoria davanti ai due citati ma a posizioni invertite. 
Katayama, al volante della Tyrrell Yamaha, si qualificò invece sedicesimo ma rimase coinvolto in una carambola spaventosa insieme a Montermini, Badoer, Moreno e altri dopo lo start. La sua monoposto si ribaltò più volte, per arrestarsi capovolta solo dopo una lunga scivolata. La corsa fu fermata e tutti pensarono al peggio, compreso il medico Sid Watkins che per primo accorse verso il rottame fumante del pilota di Tokyo. Fortunatamente la scocca in carbonio e la tenuta del roll bar evitarono il peggio ma davvero si corse un grande rischio.
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HAPPY BIRTHDAY / TONY CAIROLI A 30 ANNI SI “REGALA” UNA DELTA INTEGRALE

Cairoli con Ricciardo a Monza (da Redbull.com)
(23/9/2015)Antonio Tony Cairoli da Patti, Sicilia, compie oggi 30 anni e festeggia il compleanno in America, ma al rientro l’aspetta una bella Lancia Delta Integrale. Il campionissimo del motocross è infatti iscritto al volante di questa auto al Rally Legend – auto e piloti da leggenda, appunto – in programma dall’8 all’11 ottobre nella Repubblica di S. Marino. “Un sogno che si realizza”, ha detto. Cairoli ha i motori nel sangue (a Monza è andato a trovare il “compagno di colori Red Bull” Ricciardo). Ora è in America perché domenica scorsa è tornato a gareggiare con la sua KTM a Glen Helen, dopo due mesi di assenza per infortunio, nel mondiale motocross, il suo regno. Otto titoli conquistati e 74 vittorie: solo Everts ha fatto di più. E’ stato un rientro di rodaggio, la preparazione fisica non ancora ottimale ha fatalmente frenato gli ardori ma ormai a mondiale sfumato l’obiettivo è essere al 100% per il 2016. Per affrettare i tempi, niente di meglio allora che mettersi al volante di un’auto da rally, o meglio l’auto da rally per eccellenza, il Deltone. Dopo aver partecipato al Rally di Monza 2013, ma con una Citroen DS3, saranno altre emozioni, per lui e da regalare ai suoi tantissimi estimatori.
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MASERATI HA TROVATO CASA IN BAVIERA

(21/9/2015) – A Odeonsplatz 14, nel pieno centro del capoluogo Monaco, la Casa del Tridente ha infatti inaugurato un nuovo ed esclusivo city showroom alla presenza di oltre 500 invitati. Tra i partecipanti all’evento e non sono mancate celebrità come Lilly Becker, moglie del grande ex tennista Boris Becker, oltre a numerose star del cinema tedesco. “Monaco è una città chiave per Maserati, e per questo abbiamo voluto potenziare ulteriormente la presenza del marchio”, dice Giulio Pastore, General Manager Maserati Europe, che aggiunge: “Siamo fieri di avere un partner speciale come Tridente München e una magnifica location nel centro di Monaco.” 

Lilly Becker
Tridente München è un’iniziativa di AM Automobile GmbH, che fa parte del gruppo Emil Frey Group Germany GmbH. I servizi post-vendita inizieranno tra qualche settimana nella sede di Moosacher Straße 40, molto comoda da raggiungere, che si affiancherà all’ormai storica concessionaria. I clienti di Monaco avranno così ben due punti vendita a disposizione. “L’impegno con Maserati a Monaco integra perfettamente i nostri servizi di vendita e assistenza”, spiega Wolfgang Oswald, direttore di AM Automobile GmbH: “Maserati è un ottimo esempio di azienda orientata al futuro e non vediamo l’ora di iniziare con il SUV Levante, che ha tutte le carte in regola per diventare un best-seller nella regione di Monaco.”