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MORTE DI JUSTIN WILSON, IL PILOTA GENTILE (E SFORTUNATO)

(25/8/2015) Justin Wilson è morto nella notte al Lehigh Valley Hospital-Cedar Crest di Allentown.  Il pilota inglese di Sheffield non ha superato il trauma alla testa riportato durante il 180° giro, su 200, della gara di Pocono, penultimo appuntamento della Indycar Series 2015. La sfortuna ha voluto che un pezzo di carrozzeria della monoposto del pilota americano Sage Karam, 20 anni, di Nazareth, che conduceva la gara, dopo la sua uscita di pista abbia colpito proprio il casco di Wilson. Finito subito in coma, non si è più ripreso. Si allunga, così, la lista dei piloti della serie americana deceduti negli ultimi anni: Dan Wheldon nel 2011, Paul Dana nel 2006, Tony Renna nel 2003, Scott Brayton nel 1996. Fatalità? Rischi eccessivi? Che dire: motorsport is dangerous. Wilson, 37 anni compiuti a fine luglio, lascia la moglie Julia e le due figlie; il fratello più giovane, Stefan, ha corso in IndyCar e Indy Light. 
Sage Karam, affranto
Era a cercar miglior fortuna in America dal 2004, dopo aver perso il volante della Jaguar in F1 con la quale aveva colto un buon punto al Gran Premio degli Usa a Indianapolis. In precedenza era stata l’European Minardi ha dargli una chance ma la macchina non era competitiva. Era il pilota più alto del Circus con il suo 1,91 di altezza. Due volte secondo, nel 2006 e 2007, fu il 2012 l’anno d’oro: vittoria al Texas Motor Speedway e alla 24 Ore di Daytona. Quest’anno, entrato a far parte dell’Andretti Autosport, aveva partecipato anche all’e-prix di Mosca della Formula E. La sua vita e carriera sportiva rappresentano una storia di classe e passione senza eguali. I nostri pensieri sono con la famiglia e tutti i tifosi nel mondo”, hanno scritto gli Andretti. “È un giorno enormemente triste per la IndyCar e per l’intera comunità del motorsport. – ha invece dichiarato Mark Miles, Ceo Indycar – Il talento al volante di Justin era accompagnato dalla sua gentilezza e umiltà, e questo lo rendeva uno dei piloti più rispettati del paddock”. Infine il ricordo di Ed Carpenter: “Uno dei pochi, forse il solo, davvero amico di tutti nel  paddock”. Domenica prossima, è stato confermato, si svolgerà regolarmente l’ultima prova di campionato, a Sonoma.E questo è tutto.

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