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HULKENBERG, DOPO LE MANS FAI GLI SCONGIURI! Vedi Interlagos 2010…

(19/6/2015) – Parla Nico Hulkenberg: “Fantastico, ancora non ci credo. Grazie al team, abbiamo preso le decisioni migliori. Io ho fatto il meglio che potevo per evitare le macchie di umidità. Questo è un momento molto emozionante e non trovo davvero le parole per descriverlo. Sto ancora tremando“. E’ il commento del pilota tedesco dopo la sua recentissima, bellissima vittoria alla 24 Ore di Le Mans? No, è quanto dichiarò nel novembre del 2010 dopo aver staccato una fantastica pole position al Gran premio del Brasile a Interlagos. Dopo Le Mans, leggete appresso, la musica è la stessa: “E’ stato davvero fantastico, per me è stato un momento veramente emozionante, una grande esperienza, qualcosa di incredibile e sono molto contento”. In entrambe le occasioni era un rookie: cinque anni fa alla Williams (aveva 23 anni ed era campione in carica della GP2) e una settimana fa con la Porsche. Peccato che dopo la prestazione record a sorpresa sul giro la gara brasiliana non andò molto bene (partenza compresa) e a fine stagione sir Frank addirittura non lo confermò, sostituendolo con Pastor Maldonado. Ora il buon Nico sta ricevendo molte felicitazioni e complimenti per l’impresa in terra francese e VJ Mallya ha già anticipato di volerlo confermare alla Force India nel 2016. Nico, roba da fare gli scongiuri…
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F1 IN USA, DALLA FARSA DI INDY 2005 AI FASTI DI AUSTIN. Dreaming California…

(19/6/2015) Il Gran Premio – farsa degli Stati Uniti a Indianapolis del 19 giugno 2005, giusto 10 anni fa, sembrò sancire la fine della Formula 1 in America. Ricordate? A causa di problemi di tenuta degli pneumatici Michelin – durante le prove Ralf Schumacher su Toyota si schiantò duramente sul muretto e venne precauzionalmente ritirato dalla gara –  solo tre scuderie  gommate invece Bridgestone lasciarono in griglia di partenza le proprie monoposto: Ferrari (Schumacher e Barrrichello), Jordan (Monteiro e Karthikeyan) e Minardi (Albers e Friesacher). Tutte le altre (dalla Mc Laren di Raikkonen e Montoya alla Renault di Alonso e Trulli) al termine del giro di ricognizione imboccarono la pit lane, tra lo stupore del pubblico, rinunciando di fatto alla competizione. 

La incredibile griglia del Gp di Indy 2005
Sei macchine in gara (per la cronaca vinse Schumi davanti al compagno Barrichello e a Monteiro) e appassionati comprensibilmente furibondi. In pista arrivarono anche bottiglie lanciate da qualche spettatore particolarmente esagitato per quella che apparve una sonora presa in giro. Per fortuna la Michelin decise di rimborsare i biglietti e, anzi, ne offrì di gratuiti per il gran premio dell’anno successivo. Come detto, sembrò il de profundis per la F1 in America, avvezza a ben altri spettacoli, dalla Nascar alla F. Indy, ma a distanza di dieci anni l’orizzonte appare invece roseo. Il Gp di Austin gode di un ottimo riscontro in fatto di presenze e proprio recentemente Ecclestone ha rilanciato sulle possibilità del Gp del New Jersey, di fatto un po’ arenato per mancanza di fondi. Inoltre il Circus sogna sempre la California: il Gp di Long Beach è ricordato da tutti sempre con grande piacere.
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ALPINE CELEBRATION, 60 ANNI DI BLU INTENSO

(18/6/2015)Alpine continua a far sognare e ha celebrato i suoi 60 anni attraverso una show-car battezzata Alpine Célébration svelata con un inebriante giro di pista alla recente 24 Ore di Le Mans. Alpine fa parte del club ristretto dei marchi nati direttamente dalla competizione e il presidente della Casa transalpina fondata da Jean Rédélé, Bernard Ollivier, ha infatti parlato di “fiamma sportiva che ci anima”. 


La nuova sportiva compatta adotta la silhouette di una coupé due posti dalle linee fluide e pulite, sottolineate dal blu intenso della carrozzeria illuminato dalle strisce arancio che contrassegnano dal 2013 i colori del ritorno di Alpine nelle gare di endurance coronato da due titoli. Ma questa configurazione evoca originariamente quella della prima avventura Alpine alla 24 Ore di Le Mans quando, dal 1963 al 1969, le M63, M64, M65, A210, A220 – e anche l’A110 – difendevano con orgoglio i colori francesi sul circuito della Sarthe.  Non mancano i riferimenti espliciti alla mitica e iconica A110 e alle auto che hanno contraddistinto lo spirito Alpine: per esempio, il design dei cerchi ricorda uno di quelli più alla moda proprio sulla A110 o la A310 negli anni ’70. Note in carbonio mettono in risalto gli elementi più tecnici della carrozzeria, come lo spoiler, le minigonne laterali, il diffusore, le prese d’aria posteriori e i retrovisori esterni.

Alpine Célébration parteciperà lungo tutto l’arco dell’anno alle celebrazioni dedicate ai 60 anni di Alpine e, in particolare, sarà presente al Goodwood Festival of Speed in programma dal 25 al 28 giugno e al grande raduno di Dieppe “Saga Alpine”, organizzato dall’Association des Anciens d’Alpine l’11, il 12 e il 13 settembre.



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PASSIONE CARACCIOLA, DALLA GERMANIA ALLA SVIZZERA. Nico Rosberg dà il via

(17/6/2015) – E’ stato Nico Rosberg  a dare il via alla prima edizione di “Passione Caracciola”, gara di regolarità per auto storiche immatricolate entro il 1980,  con raduno presso il Museo Mercedes di Stoccarda, partenza effettiva da Schaffhausen, in Svizzera, e arrivo domenica 21 giugno in Piazza Riforma a Lugano. Perché Lugano? Perché nella cittadina svizzera il grande pilota tedesco – di lontane origini partenopee, alfiere della Casa della Stella tra il 1930 e il 1940 autentico  “Regenmeister”, re della pioggia- abitò dal 1930 in poi e oggi riposa insieme alla moglie nel cimitero di Castagnola. 

E prevista una visita alla sua tomba e a casa Scania dove visse. Partecipano alla manifestazione non più di 58 modelli – in primis Mercedes (15) ma anche una Maserati 26 M del 1928, tra le altre – per ricordare l’età alla quale scomparve il campionissimo; il percorso si snoda per 600 chilometri, 7 passi alpini, dal Klausen al San Gottardo a 2.106 metri di altitudine: tutti luoghi in qualche modo legati alla vita e alle imprese leggendarie di Otto Wilhelm Rudolf Caracciola.



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ANNIVERSARY / 16 GIUGNO 1985. IL SIGILLO DI PAOLO BARILLA A LE MANS

(16/6/2015) – Mentre si celebra la vittoria del trio meraviglia Nick Tandy, Earl Bamber e Nico Hulkenberg all’ultima 24 Ore di Le Mans è oggi il caso di ricordare anche un altro successo: 30 anni fa esatti fu Paolo Barilla, in equipaggio con Klaus Ludwig e John Winter su Porsche 956 del Joest Racing, a vincere la classica di durata francese. 

L’allora ventiquattrenne rampollo della nota famiglia parmense fu il primo italiano a tornare ad affermarsi a Le Mans, 21 anni dopo il successo di Vaccarella (con Guichet su Ferrari 275 P), e ci vollero altri 12 anni per rivedere un tricolore sul gradino più alto del podio, grazie ad Alboreto (con Johansson e Kristensen su Porsche), prima dell’epopea di Pirro e di Capello. Per Paolo Barilla, oggi vice presidente della Barilla Holding SpA, resta il suggello incancellabile e prestigiosissimo della sua carriera nel motorsport (formule propedeutiche tricolori, F2, F.3000 giapponese, F1 alla Minardi tra il 1989 e il 1990 e poi anche la Dakar) nata per passione vera cullata fin da bambino. E pensare, come ha ammesso lui stesso, che le vetture a ruote coperte non erano certo nei suoi sogni. Ma con quelle si realizzò. Un’esperienza certamente indimenticabile e una corsa spossante, dove l’imperativo – ricorda – era solo e sempre di “spingere”, pur caratterizzata dalle strategie per ottemperare alla riduzione dei consumi del 15%. Alla fine le altre Porsche (la 962, tra i piloti: Ickx, Mass, Bell, Stuck) e le Lancia V8 di Cesare Fiorio furono battute – fu la “decima” per la Casa di Stoccarda – e ancora oggi Paolo Barilla merita un posto d’onore per quella affermazione già così lontana ma così splendente.   
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ANNIVERSARY / 15 GIUGNO 1935. 80 ANNI FA NUVOLARI UN FULMINE SULLA FIRENZE-MARE

(15/6/2015) – Tra le tante leggendarie imprese di Tazio Nuvolari c’è anche il doppio record di velocità con partenza lanciata, sul chilometro e sul miglio, stabilito giusto 80 anni fa sulla Firenze – Mare. A rendere ancora più strabiliante l’impresa l’auto utilizzata: l’Alfa Romeo Bimotore! Una P3 modificata che, per fronteggiare sulle piste di tutto il mondo le potentissime auto tedesche Mercedes e Auto Union, montava due motori 8 cilindri da 3165 cm cubici  – uno anteriore e uno posteriore – in grado di fornire una spinta complessiva di 540 cavalli. Quello che ci voleva. L’idea venne al fido ingegnere Luigi Bazzi ma si può immaginare con quanta ritrosìa Enzo Ferrari diede il via libera all’operazione. Ma la sua sete di vittoria e anche le pressioni di Mussolini in persona che pretendeva successi sportivi contribuirono a superare ogni perplessità. Lo shakedown fu effettuato sull’autostrada Bergamo-Brescia il 10 Aprile 1935 ma le prime gare a Tripoli e all’Avus di Berlino ribadirono il dominio teutonico. La macchina era troppo pesante e di difficile gestione, meglio tornare alla tradizionale P3.  Restava un unico tentativo per conciliare le esigenze delle parti in causa: tentare il record di velocità sul chilometro appannaggio di Hans Stuck che aveva raggiunto i 317 km/h con l’Auto Union. Alleggerita e dotata di pneumatici speciali Dunlop, di buon mattino la Bimotore affrontò il tratto Lucca-Altopascio con alla guida un superlativo Nuvolari in candida tuta bianca. Il mantovano si confermò paladino del coraggio e fu capace di ammaestrare tanta potenza e le pericolose folate di vento e alla fine di battere il record sul chilometro lanciato, a 321,428 km/h, e sul miglio, a 323,125 km/h.
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LA FORD SCEGLIE LE GARE ENDURANCE

(15/6/2015) – Dunque Ford torna nel 2016 a Le Mansclasse LM GTE Procon la nuova e innovativa supercar GT e, più in generale, assume un nuovo impegno diretto nelle corse. La Ferrari è avvisata. L’annuncio è importante proprio per questo: torna a manifestarsi il potenziale dell’Ovale Blu che tanti anni fa portò il patriarca Henry Ford a sfidare la Ferrari proprio a Le Mans. A sottolineare la continuità con quella sfida umana, industriale e sportiva è il discendente Bill Ford, Executive Chairman di Ford Motor Company: “Quando la GT 40 ha gareggiato a Le Mans nel 1960, Henry Ford II ha cercato di dimostrare che era possibile battere i più leggendari Costruttori. Siamo ancora estremamente orgogliosi di aver vinto questa corsa iconica quattro volte di fila e quello spirito innovativo che guidò l’innovazione della prima Ford GT ci spinge ancora oggi”. L’obiettivo è vincere. 

“Nel corso dello sviluppo della Ford GT, fin dall’inizio abbiamo voluto essere sicuri di avere una macchina che ha tutto quello che serve per il mondo delle corse GT”, ha detto Raj Nair, Vice Presidente Sviluppo Prodotti Globali e Chief Technical Officer. Per riuscirci non sono stati lesinati sforzi in fatto di aerodinamica, peso e motore grazie all’impiego di materiali compositi ultraleggeri, fibra di carbonio inclusa, e allo sfruttamento delle formidabili caratteristiche di potenza ed efficienza del propulsore-gioiello EcoBoost (è un V6 3.5). Si chiamerà Ford Performance questa nuova esperienza alla quale è affidato anche il precipuo compito di testare soluzioni in grado di essere poi implementate a bordo di tutte le proprie vetture.  “Sappiamo, grazie al prestigioso heritage che vantiamo nel motorsport, che il mondo delle competizioni mondiali è un eccellente incubatore per lo sviluppo di ulteriore innovazione”, ha infatti precisato Mark Fields, Presidente e CEO. 

Per cominciare a scrivere nuove pagine di storia bisognerà aspettare gennaio, quando la nuova vettura correrà alla 24 Ore di Daytona. La Ford GT sarà infatti schierata con due esemplari dal team Felix Sabates nel campionato Tudor United Sports Car e dal Chip Ganassi Racing nel WEC. Piloti da definire. Le quattro Ford, quindi, scenderanno in pista a Le Mans 2016. 


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BASSI PILOTA NON PER FICTION

(12/6/2015) – Ci sarà anche l’attore barese Ettore Bassi alla 58^ Fasano – Selva (14 giugno), organizzata dalla Egnathia Corse, valida quale quinta tappa del Campionato Italiano Velocità Montagna. Ma gareggerà nella categoria Vip a bordo delle Volkswagen Lupo Cup messe a disposizione dalla scuderia locale Epta  Motorsport. Ettore, però, è un vero pilota. Passione e DNA trasmessigli da papà Paolo, scomparso nel 2012, più volte protagonista tra i tornanti della classica fasanese. Il padre, originario di Conversano, si trasferì in Piemonte per motivi di lavoro per stabilirsi infine proprio a Fasano, dove si respirava e si respira molto aria di corse. E dieci anni fa, il figlio Ettore debuttò nel CIVM alla gara di casa, la Fasano – Selva, al volante della stessa VW Lupo che ritroverà nel fine settimana pugliese. Per la cronaca, quella volta finì subito a muro ma col tempo e l’esperienza ha affinato molto le sue buone doti. E’ molto professionale. Peccato che l’attività principale rimane quella di protagonista di tante fiction di successo: FuoriClasse, Carabinieri, Il Commissario Rex per citarne alcune.
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CHE NOTTE (ROSSA) A MARANELLO

(12/6/2015) – Dopo il successo delle prime tre edizioni, torna domani (sabato 13 giugno) la Notte Rossa 2015 a Maranello: dalle ore 18 nella capitale dei motori “spettacoli, musica e animazioni per celebrare il mito Ferrari e l’anima di una comunità”. Un termometro interessante per misurare la “febbre” dei tifosi del Cavallino in questa annata caratterizzata da una nuova presidenza e dall’arrivo di Vettel. In particolare, per gli appassionati, subito, in Via Nazionale, via Claudia e via Dino Ferrari sarà possibile lustrarsi gli occhi grazie alla “Esposizione di Ferrari – Un lungo “fiume rosso” per le strade della città”.  In Piazza Libertà, sempre dalle ore 18 è previsto il Gran Premio Telethon Race Prove, dimostrazioni e gare di macchinine radiocomandate Mini-z a cura di Mini-z Racing. Il ricavato dell’iniziativa sarà devoluto a Telethon. Non può mancare il tradizionale spettacolo dei cambi gomme: in Via Nazionale (zona Piazza Libertà), Pit Stop Ferrari Scuderia Ferrari Club Village: Show Car F1 in modalità pit stop, simulatori di guida Ferrari Virtual Academy, esposizione vetture Soap Box, esposizione truck Scuderia Ferrari. Straordinari anche per il Museo Ferrari (biglietteria aperta fino alle 22,30) che osserverà infatti apertura prolungata fino alle ore 23, con prezzo speciale d’ingresso a 11 euro per tutti i visitatori a partire dalle ore 19. Inoltre visite guidate all’esposizione in italiano e inglese gratuite alle ore 20, 21 e 22; speciali tour con navetta dentro la Pista di Fiorano e la fabbrica al costo di 11 euro a persona (pari al biglietto d’ingresso) ai seguenti orari: 19.30, 20.30, 21.30, 22.30 (su prenotazione e fino ad esaurimento posti) con sosta foto ricordo nella piazzetta Schumacher in Via Dino Ferrari (a fianco Museo Ferrari). Presso l’ Auditorium Enzo Ferrari (via Nazionale 78), dalle ore 10 alle 2.00, è in programma “Maranello People Flying High”, un percorso museale dedicato al Mito, all’eccellenza e alle persone di Maranello che hanno costruito la leggenda della Ferrari. Da segnalare infine Stand e aree espositive in Via Claudia (direzione Sassuolo) e la vendita della t-shirt ufficiale della Notte Rossa in Piazza Libertà.
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NISSAN GT-R LM: A LE MANS PRONTI A STUPIRE. E se piove…

(11/6/2015) – Audi, Porsche, Toyota: saranno loro a contendersi la vittoria alla 24 Ore di Le Mans 2015. Ma la classica francese quest’anno vedrà anche il ritorno della Nissan con l’innovativa GT-R LM Nismo a motore anteriore (un 3 litri, 6 cilindri a V di 90°, iniezione diretta benzina, due turbo) e un parterre di piloti niente male. Sulla numero 21 si alterneranno Tsugio Matsuda, Mark Shulzhitskiy e Lucas Ordonez; sulla 22 Harry Tincknell, Michael Krumm e Alex Buncombe; sulla numero 23 il ben noto Olivier Pla, Jann Mardenbourough (GT Academy e GP3) e Max Chilton L’inglese ex F1, è particolarmente entusiasta: “E ‘bello essere parte di un team ufficiale che è venuto a Le Mans con un concetto di design così radicale. La coppia è eccezionale, maggiore di ogni altra vettura da corsa con la quale ho corsoNon penso, come mi aspettavo, che si debba guidare in modo diverso rispetto a una trazione posteriore, bensì modo più preciso”. 

Tra i drivers prescelti c’è curiosità e orgoglio per questa impresa. Il tedesco Michael Krumm è marchiato Nissan da 16 anni e può quindi essere definito il capitano: “Ho pensato – dice  – che erano pazzi finchè non ho visto le simulazioni e avuto tutte le spiegazioni da parte di Ben (Bowlby) e Ricardo (Divila). Da quel momento sono stato molto entusiasta del concetto. La cosa più impressionante per me è stato rilevare come fossero  buone in rettilineo la trazione e l’aerodinamica. La macchina offre una resistenza molto bassa e poi adoro il motore. E’ un  turbo davvero bello, con una coppia sorprendente. Potremmo essere più veloci e più lenti rispetto alle altre auto in diverse parti del circuito e questo sarà molto interessante. Penso che il FWD mostrerà alcuni importanti vantaggi se sarà bagnato“. E allora godiamoci lo spettacolo: oggi le qualifiche. Sabato il warm up alle 9 e il via alle ore 15 alla presenza del presidente francese Hollande.