(4/6/2015) – Dunque è possibile: Danica Patrick potrebbe arrivare in Formula 1. Lo ha ammesso Gene Haas in un’intervista a Usa Today: l’anno prossimo una delle sue due macchine motorizzate Ferrari potrebbe essere affidata alla pilota di Beloit, già eroina della Indy Car e ora impegnata nella Nascar Sprint Cup Series al volante di una Chevrolet per il team Stewart-Haas. Dunque, il futuro team principal la conosce bene, anche se per la verità ha legato il suo eventuale ingaggio all’arrivo di uno sponsor munifico che vedesse in lei un utile leva di pubblicità e marketing. Beh, qual è la novità? Funziona così per molti, ormai. E lei l’appeal ce l’ha: il suo sito, per esempio, è “presentend by Tissot” ed è seguitissima sui social. Poi, ovvio, toccherebbe a lei non sfigurare in pista. Penso che la probabilità di avere una donna in F1 sia abbastanza elevata. Dalla sua parte, il pieno gradimento di Bernie Ecclestone, l’esigenza della Haas di avere un pilota americano, il curriculum della Patrick, unica rappresentante del gentil sesso ad aver vinto una gara in Indy Car (2008), dopo aver addirittura sfiorato la vittoria alla 500 Miglia di Indianapolis nel 2005 (e mettiamoci pure che pesa pochissimo!) Contro: le resistenze (ci sono, ci sono…) all’ingresso di una donna nel Circus, la concorrenza di tanti altri piloti che ambiscono ad un volante importante (finora si è parlato già di: Vergne, Gutierrez, Sutil, senza contare quelli che non si vedranno rinnovare il contratto quest’anno e nuove leve che scalpitano dalla GP2, WS 3.5 e F.3 Europa), e infine le prevedibili difficoltà con monoposto tanto diverse e complesse rispetto a quelle fin qui guidate. A 33 anni, però, sarebbe una chance da concederle. In F1 si è visto di molto meno professionale.
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