(1/6/2015) – Se l’Italia piange, la Francia non ride. In Formula 1 l’era dei piloti italiani (già dal 2012) ma ora anche quella dei piloti francesi sta diventando un ricordo sbiadito. Vedete la foto sopra – che fior di campioni, da Laffite a Depailler, a Pironi o Arnoux, e manca ancora Prost! – e pensate all’isolato talento di oggi, Romain Grosjean, che tra l’altro rischia fortemente di rimanere inespresso. Il pilota, ginevrino di nascita, sconta i problemi economici della Lotus e addirittura gli è stato imposto, con suo sommo scoramento, di cedere il sedile in diversi venerdì di prove libere al pagante Palmer. Solo due anni fa, la pattuglia transalpina poteva contare anche su Vergne, Charles Pic e Bianchi facendo così numericamente concorrenza ai tedeschi. Poi, repentino, il diradamento. Certo, Vergne si tiene in bell’allenamento al simulatore Ferrari e in Formula E e sembra il più papabile per un rientro (infatti si fa il suo nome per un volante del Team Haas, l’anno prossimo) ma il futuro riserverà nuovi “galletti” che possano non dico rinverdire i fasti di Prost, primo e finora unico iridato francese, ma quanto meno rimpinguare la pattuglia? Per capirlo bisogna allora dare un’occhiata ai campionati propedeutici.
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P. Gasly |
In GP2 con la Dams, è probabilmente Pierre Gasly(classe 1996) ad avere le migliori chance: in campionato è indietro ma fa parte del programma junior Red Bull ed ai recenti test di Barcellona ha impressionato, saltando agevolmente dalla monoposto di Milton Keynes alla Toro Rosso; altri francesi in GP2, Arthur Pic (’91), Norman Nato (’92) e Nathanael Berton (’89) ma per loro la vedo dura. Nell’altro campionato di livello, la World Series 3.5, da seguire Matthieu Vaxiviere, attualmente secondo e vincitore di Gara 1 a Montecarlo, che a sua volta è pilota della filiera giovani Lotus;
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M. Vaxiviere |
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E. Ocon |
nella stessa categoria battaglia il figlio d’arte Aurelian Panis a suo agio nel team transalpino Tech 1 di Simon e Sarah Abadie.
Buone note arrivano dalla GP3 dove Esteban Ocon, campione in carica Fia F3, non sta facendo altro che confermare le sue buone qualità che gli sono recentemente valse anche l’entrata nella “famiglia” junior team della Mercedes (e a Barcellona ha provato la Force India). Ci vorrà forse più tempo, ma nel Fia F3 sono interessanti, due rampanti virgulti, entrambi della Costa Azzurra, come Dorian Boccolacci e Brandon Maisano, quest’ultimo ben conosciuto alla Ferrari. Nella EuroCup F. Renault cominciano a farsi notare Anthoine Hubert e Simon Gachet. Discorso a parte per “gli americani”….
Sebastian Bourdais, Simone Pagenaud e Tristan Vautier, che ormai si sono ritagliati una posizione nella IndyCar in grande spolvero, e per Nicholas Prost protagonista in Formula E. Quelle citate sono dunque le avanguardie che produrranno sicuramente almeno un campione, ma la memoria va anche ai tanti ai quali le scarse finanze e varie congiunture negative hanno letteralmente tarpato le ali verso la F1 come per esempio Tristan Gommendy, splendido vincitore di Macao F3 nel 2002 ora competitivo in Elms, oppure Olivier Pla oggi nel programma Nissan GT-R LM Nismo; poi Nicolas Lapierre, Alexandre Premat o ancora Bruce Jouanny (oggi a Top Gear France). Frank Montagny, invece, la chance l’ha avuta ma per lui è finita come è finita…
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Tristan Gommendy |