(18/5/2015) – Dopo Senna, Amy Winehouse. Asif Kapadia, il regista londinese che ha firmato lo splendido docu-film sulla vita e le imprese sportive del pilota brasiliano, ci riprova con la talentuosa cantautrice inglese deceduta nel luglio del 2011. Il film-documentario sulla breve esistenza della Winehouse – aveva 27 anni quando fu trovata senza vita nel letto della sua casa – è stato presentato fuori concorso al Festival di Cannes: titolo, semplicemente “Amy”, un po’ come quello dedicato ad Ayrton e cioè “Senna”. Sarà nelle sale italiane a metà settembre. Kapadia ha adottato lo stesso metodo del suo lavoro su Ayrton, premiato al Sundance Film Festival, e cioè ha ripercorso la vita della protagonista della pellicola attraverso immagini, le sue canzoni, testimonianze e interviste di parenti, amici e colleghi. Uno di questi si è deciso a consegnare filmati inediti proprio dopo aver visto “Senna” che effettivamente è stato “cucito” molto bene consegnando ai posteri una visione mitica se non proprio mistica del personaggio, al di là delle sue imprese leggendarie sulle piste di tutto il mondo.
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