(13/1/2015) – Nello stesso giorno di Forghieri, compie gli anni un altro leggendario e brillante tecnico: Ron Tauranac, 90 anni. Fior di progettista, balzò agli onori delle cronache grazie alla feconda unione con Jack Brabham: ne vennero fuori auto innovative e mondiali di F.1. tra cui il primo di un pilota su una macchina che portava il suo nome (nel 1966). Ronald Sidney Ron Tauranac è inglese di Gillingham ma la famiglia – il padre era di origine francese – si trasferì quando lui aveva solo 4 anni in Australia a causa della depressione, stabilendosi a Fassifern, tra Newcastle e Sydney. Nel 1946, insieme al fratello Austin Lewis, cominciò a realizzare vetture da corsa, che chiamarono Ralt dalle iniziali dei loro nomi, e a frequentare il mondo delle gare automobilistiche.
Fu in questo ambito che avvenne l’incontro del destino con Jack Brabham: rivali per il cronometro ma subito collaborativi a livello tecnico. A un certo punto “Blackjack” gli chiese di seguirlo in Europa. Ron non si sarebbe più fermato: oltre la F.1 (fu lui a cedere infine la Brabham ad Ecclestone), rispolverò la Ralt che divenne la monoposto di tanti giovani e talentuosi piloti impegnati nei più disparati campionati. Ordini di vetture e successi si sono susseguiti in Formula 2 e in Formula 3 dove, tra l’altro, il connazionale Larry Perkins si affermò nell’europeo 1975. Piquet, Senna, Warwick, Damon Hill, tra gli altri, hanno vinto e si sono svezzati sulle sue macchine. Anche la Honda Motor Sport si affidò alla sua sapienza. “Il giusto equilibrio tra teoria e applicazione pratica”: questo è stato il credo di Ron e in questo ha eccelso. Nel 2002 è stato insignito dell’Ordine di Australia, paese nel quale è infine tornato.
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Il libro dedicato alla storia di Ron Tauranac |