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LA MORTE DI DE CESARIS. IN F1 GLI E’ MANCATA LA VITTORIA

De Cesaris al Senna Tribute lo scorso maggio
(6/10/2014)I FUNERALI DI DE CESARIS SI SVOLGERANNO GIOVEDI’ ALLE ORE 11 NELLA CHIESA DI SAN ROBERTO BELLARMINI A PIAZZA UNGHERIA. 
La giornata nera per la Formula 1 ieri ha coinvolto anche Andrea De Cesaris. Il pilota romano, fuori dalla massima formula dal 1994, è morto a seguito delle dell’incidente occorsogli verso le ore 14 sul Grande Raccordo Anulare di Roma mentre guidava la sua moto all’altezza dello svincolo per il quartiere Bufalotta. Aveva 55 anni. Chissà, forse lo avremmo rivisto al prossimo salone Supercar nella sua Roma, invece la sua storia è finita così, tragicamente in un incidente stradale, come Regazzoni. L’ultima uscita pubblica, proprio lo scorso maggio al Senna Tribute di Imola dove, per quanto abbastanza taciturno e schivo, si era concesso ai tifosi dopo aver reso omaggio al pilota brasiliano nel ventennale della sua scomparsa. Veloce, aggressivo, duro (a Brands Hatch nel 1984 fu protagonista di un prolungato “tappo” alle Ferrari di Arnoux e poi di Alboreto) era soprannominato “Mandingo”. Fuori dalle piste, amava la campagna, il motocross, il surf per il quale si narrano lunghi periodi di permanenza alle Hawaii; partecipava alle partite di beneficenza della Nazionale Piloti. 

Maggio 2014: De Cesaris al Senna Trbute di Imola
Di lui oggi si dice: ha raccolto poco in relazione alla sua lunga militanza in Formula 1 (208 GP disputati). Vero, ma nei suoi 14 anni ha guidato 11 monoposto diverse (Alfa Romeo, Mc Laren, Ligier, Minardi, Brabham, Rial, Dallara BMS, Jordan, Tyrrell, Sauber) ma mai veramente e costantemente competitive. Poteva riuscirci a Long Beach nel 1983, dove era partito in magnifica pole con l’Alfa Romeo, ma come spesso gli è capitato problemi meccanici hanno rovinato le aspettative. Certo, è stato fin troppo spesso anche autore di rovinose uscite di pista: gli inglesi, quando nel 1981 pilotava la Mc Larenscelto da Ron Dennis, non gliene perdonavano una (vedi dritto nelle reti a Silverstone). Ebbe incidenti paurosi – viene spontaneo rammaricarsi del fatto che sia uscito vivo dalle piste ed è rimasto vittima sulla strada – tipo quello nel warm up del GP di San Marino 1983 o ancora peggio durante il Gp di Austria 1985 quando cappottò più volte all’interno della sua Ligier-Renault. Guy Ligier voleva licenziarlo in tronco poi si limitò a fargli pagare i danni. Non ha mai vinto ma….

sul podio è salito bene: 3° a Montecarlo nel 1982 (Alfa); 2° in Germania e in Sudafrica nel 1983 (Alfa); 3° in Belgio nel 1987 (Brabham-BMW); 3° in Canada nel 1989 (BMS-Dallara). De Cesaris ha speso la sua giovinezza prima sui kart, dove ha spopolato, poi in Inghilterra dove si trasferì come quasi d’obbligo ai suoi tempi per disputare la F3 britannica. Entrò nelle grazie della Marlboro che gli garantì il prosieguo di carriera. Addio, Andrea.











GALLERY: 

Pole a Long Beach nel 1982 su Alfa Romeo
Tra i “capi” della rivolta dei piloti in Sudafrica 1982
Spettacolare incidente in Austria 1985 su Ligier
Secondo in Germania nel 1983 sempre su Alfa Romeo
Altro brutto incidente: Imola 1983


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