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L’AUTODROMO DI IMOLA ALLAGATO!

(23/9/2014) – Anche l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola è stato coinvolto dalla piena del fiume Santernoche lo costeggia. Oggi, viene reso noto, a causa dell’interruzione della fornitura di energia elettrica, necessaria per l’effettuazione dei lavori di  ripristino, non sarà possibile comunicare via telefono e via mail con gli uffici dell’Autodromo. Ieri, a causa dei danni provocati dal maltempo, l’entrata principale in Via Santerno è stata temporaneamente chiusa e l’accesso all’impianto consentito da Via Rosselli, nei pressi della torre Dekra. La pioggia incessante nella ha dunque creato grossi problemi e impegnato vigili del fuoco, protezione civile, polizia municipale e polizia di Stato mentre l’Anas ha disposto limitazioni alla circolazione. Speriamo che il meteo si rassereni e che il calendario del mitico circuito romagnolo non subisca variazioni: dal 25 al 27 settembre è in programma la Porsche Cup Suisse, mentre a ottobre sono previsti il Peroni Race Week End e successivamente i campionati italiani ACI – Racing Week End con il FIA F.3.
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PENSKE E PARNELLI, TEAM AMERICANI ALL’ASSALTO DELLA F.1

(22/9/2014)L’America va di moda in Formula 1, vedi apprezzato circuito di Austin, voci di Ferrari a stelle e strisce e il prossimo avvento della Haas F1. Vale allora la pena ricordare l’esordio, proprio 40 anni fa, di due team statunitensi. Al Gran Premio del Canada del 22 settembre 1974 scesero in pista contemporaneamente la Penske e la Parnelli, entrambe motorizzate Ford Cosworth: un tentativo di breve durata ma con qualche luce. Entrambe capitanate da due “mostri sacri” dell’automobilismo d’oltre Oceano come Roger Penske e Parnelli Jones, dopo aver fatto man bassa di vittorie nelle categorie indigene, decisero il grande salto affidando il volante ai propri fortissimi piloti di riferimento, rispettivamente Mark Donohue e Mario Andretti.


LA PENSKE cominciò con un dodicesimo posto a Mosport (Geoffrey Ferris il capo progettista) ma è la squadra che può vantare nei soli tre anni di militanza e 40 GP totali nella massima formula anche una vittoria, al Gran Premio d’Austria 1976 con John Watson. 

Nel 1975, irlandese aveva preso il posto di Donouhe drammaticamente perito sempre all’Osterraichring – due mesi prima l’americano prima aveva colto un buon quinto posto in Svezia – a seguito dell’incidente alla prima curva che lo aveva visto protagonista per lo scoppio di uno pneumatico. Il 1976 fu l’anno migliore con la macchina molto competitiva: oltre la vittoria, Watson salì altre due volte sul podio grazie al terzo posto conquistato in Francia e Gran Bretagna, portando la scuderia al quinto posto finale del campionato Costruttori (ci furono anche il quinto posto in Sudafrica e il sesto al GP Usa Est). Perso lo sponsor – la First National City passò sulle fiancate della sei ruote Tyrrell – per il 1977 Penske vendette tutto il materiale ai tedeschi della ATS.

LA PARNELLI, nata con l’apporto del socio Vel Miletich e con l’ingegno tecnico di Maurice Philippe, un passato illustre alla Lotus (vedi la 72), esordì in Canada con un promettente settimo posto. Al Glen, la gara successiva, Andretti fu già terzo in qualifica, primo il venerdì!

Piccoli passi avanti l’anno seguente: nel 1975 “Piedone” Andretti fu autore del giro più veloce al GP di Spagna (si correva al Montjuich) e colse il quarto posto al GP di Svezia e il quinto al GP di Francia. Decimo posto finale per il Team nella classifica Costruttori. Nel 1976, la Parnelli si presentò regolarmente ai nastri di partenza – Andretti fu sesto al secondo GP della stagione, in Sudafrica – ma ben presto i finanziamenti necessari si esaurirono e dopo 16 GP disputati complessivamente, la Parnellidovette ammainare la bandiera a stelle e strisce. Per fortuna di Mario, Colin Chapman si ricordò di un’antica promessa e lo volle alla Lotus: una scelta che si rivelerà vincente.
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HAPPY BIRTHDAY / ENRICO BERTAGGIA 50 ANNI, MONACO E MACAO NON BASTARONO

Bertaggia oggi (a dx) con il socio De Micheli negli Usa
(19/9/2014) – Campione italiano di Formula 3 (1987), strepitoso vincitore con le monoposto cadette delle prestigiosissime gare di Montecarlo e di Macao (1988). Enrico Bertaggia, che oggi compie 50 anni, ha centrato gli obiettivi che, a quel tempo, portavano quasi di diritto in Formula 1. E infatti, dopo una non fortunata parentesi in F.3000, la F.1 l’ha conquistata. “Ma con le peggiori macchine”, dirà tempo dopo. Nel 1989 approdò alla volenterosa Coloni che non  gli consentì di scavalcare il muro delle pre-qualifiche e nel 1992 – nel mezzo la partecipazione alla F. Nippon – fu tentato dall’avventura della Andrea Moda. Davvero un’avventura, appunto…, e nulla di più. 
Bertaggia su Coloni
Incredibile: un talento del genere disperso nei meandri della F.1 più improbabile. Qualcuno direbbe: e se si fosse chiamato Henry Bertage? Non lo sapremo mai e comunque quelli erano anni di inflazione tricolore nella massima formula, ma tutto sta nell’avere l’occasione giusta. Lui non l’ha avuta. Nato a Noale, in Veneto, aveva cominciato a sedersi sui kart al 16 anni (galeotta fu la passione del papà per i motori) e l’ascesa fu repentina. Dopo le monoposto, si è dedicato con alterne fortune alle vetture GT e Prototipi scoprendo, in particolare, Daytona e il pianeta America. 
Bertaggia su Andrea Moda
La sua vita, ora, è proprio negli States: insieme al grande amico e socio in affari Adriano De Micheli ha costituito e ne è CEO, “Dream Racing”. Sul Las Vegas Motor Speedway un affiatato staff mette a disposizione dei clienti tante Ferrari e altre magnifiche supercar (oltre a simulatori di ultimo grido) per  “un’esperienza di guida a 5 stelle”. “Faccio quello che amo e qui si sta bene”. Auguri, Enrico. 
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ANNIVERSARY / 19 SETTEMBRE 2004. LA MASERATI TORNA ALLA VITTORIA, 37 ANNI DOPO

(19/9/2014) – Nel pieno del grande Raduno internazionale Maserati (oggi a Torino e Grugliasco), la Casadel Tridente può festeggiare anche il decimo anniversario del ritorno alla vittoria in  una gara internazionale, che non avveniva dal 1967. Il 19 settembre del 2004, infatti, l’equipaggio Andrea Bertolini – Mika Salo trionfava a Oschersleben, in Germania, nel FIA Gt, riportando sul primo gradino del podio la Maserati. Duesettimane fa vi ho “narrato” la cronaca del decennale dell’emozionante ritorno in pista a Imola (http://motor-chicche.blogspot.it/2014/09/maserati-dieci-anni-fa-il-ritorno-alle.html). Bastarono dunque solo due gare per sbaragliare la concorrenza e affermare la supremazia tecnica del Tridente che tramite la AF Corse schierava la performante e ottimamente bilanciata MC 12, nonostante i 95 Kg di zavorra (l’altro equipaggio, che sfiorò la doppietta, era composto da Johnny Herbert e De Simone). Doppia gioia per l’allora Direttore Corse Claudio Berro che disse: “E ‘un giorno fantastico. Con questa vittoria abbiamo festeggiato il 90 ° anniversario di Maserati nel migliore dei modi. Inoltre, abbiamo vinto in Germania, il nostro secondo mercato più grande”. Per i piloti non fu una gara facile, prima per il rendimento degli pneumatici intermedi scelti e poi per i pit-stop e l’ingresso della safety car. Ma il buon set up fece la differenza ed era troppa la determinazione a raggiungere il risultato, che era e rimane storico, e a toccare con mano la felicità.
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ZANARDI SEMPRE PIU’ IRONMAN

(18/9/2014) – L’appuntamento con l’Ironman delle Hawaii è per l’11 ottobre e lui ci sarà. Alex Zanardi ha infatti accettato l’ennesima sfida della sua carriera di sportivo a tutto tondo e parteciperà alla gara per “uomini di ferro” a Kailua-Kona, in pieno Pacifico. Cosa lo aspetta? Circa quattro chilometri a nuoto in acque libere, 180 in bici su strada e 42,195 di corsa, senza pausa. Chi ci mette meno tempo, vince. E, si sa, Zanardi non gareggia solo per onor di firma. Lo ha dimostrato due anni fa, alle Paralimpiadi di Londra dove ha conquistato due ori e un argento nella handbike. “Qualcuno dice che è una follia, che è pericoloso, ma è una sfida che mi piace”: Alex non lascia spazio al minimo dubbio e, anzi, è solleticato da una aspettativa personale: “Ho una buona preparazione di base, ce la farò: alla fine entrerò nella mia stanza dei giochi, attaccherò la foto al muro e mi dirò: “Ecco Sandrino, hai fatto anche questa”!” 
Il bolognese trova anche il tempo di scherzare davanti alla possibile minaccia degli squali: “Non credo che il mio mezzo corpo possa interessarli, troverebbero poco da mangiare!”. Da buon pilota – quest’anno è impegnato nel GT Sprint – è già molto concentrato (gareggerà insieme ai normodotati, supportato dalla Enervit). Dovrà passare alla handbike da sdraiato, in mare spera di ottenere il permesso di usare il boccaglio e per la “maratona” punta sulla carrozzina olimpica con la quale ha già sorpreso tutti alla Maratona di New York dell’anno scorso. 
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DZ ENGINEERING ILLUMINA SINGAPORE. E a novembre anche Putrajaya!

(17/9/2014) – Dal 2012 ad illuminare il Gran Premio di Singapore di F1 – prossima gara in calendario – è la forlivese DZ Engineering, società del Gruppo Dino Zoli. Il contratto è valido fino al 2017 e affida al team di ingegneri e tecnici specializzati la gestione della complessa progettazione e realizzazione di tutti gli impianti tecnologici relativi all’illuminazione della pista, dei box e della cartellonistica. Domenica prossima, assieme alla famiglia Zoli, a Singapore anche quest’anno ci sarà Giancarlo Minardi, amico della Dz Engineering. Ma gli orizzonti si stanno allargando:  l’Azienda italiana si occuperà anche della neonata Formula E, il campionato con monoposto elettriche e sta infatti svolgendo attività di project management per la parte energia e telecomunicazioni a Putrajaya, in Malesia, dove avrà luogo il gran premio del 22 novembre. 
Tornando all’appuntamento di Singapore, la soddisfazione permane: “E’ un motivo di orgoglio per noi essere riusciti a prevalere due anni fa nella gara di appalto internazionale su un colosso americano del settore per la qualità, la creatività, e la sicurezza della nostra tecnologia al servizio di un evento che mostra Singapore in tutto il pianeta”, ha detto nel corso di una conferenza stampa il presidente del gruppo imprenditoriale Dino Zoli. “La caratteristica del Gp è di svolgersi su un circuito cittadino intorno a Marina Bay. – ha aggiunto Monica Zoli, AD Dz Engineering – Questo richiede un impegno logistico e strutturale di alcuni mesi per la predisposizione del circuito e l’allestimento di una gara particolare. Quest’anno ci è stata affidata anche l’illuminazione di un grande gonfiabile rappresentante la bandiera di Singapore che verrà posizionato sulla pedana flottante utilizzata di solito durante la Sfilata per l’Orgoglio Nazionale”.  

A SEGUIRE I DATI DEL SISTEMA DI ILLUMINAZIONE DELLA PISTA DI SINGAPORE:

La potenza totale del sistema di illuminazione di pista è di 3,21 MW; sono 1.565 i proiettori di pista con lampada 2000 W; 207 quelli per i tunnel; 98 per le tribune. Sono stati stesi, inoltre più di 223 mila metri di cavo elettrico, 57 mila metri di fibre ottiche. Sono 24 i regolatori automatici di tensione. Quest’anno l’impianto è stato integrato con un nuovo sistema sviluppato dalla DZ Engineering basato sulla sovrapposizione delle linee elettriche delle diverse stazioni di energia. Ciò ha permesso la soppressione dei gruppi di continuità con il conseguente alleggerimento della logistica e delle operazioni di manutenzione per l’organizzazione. DZ Engineering si dedica anche all’illuminazione delle pubblicità applicate sulle facciate laterali dei ponti pedonali che attraversano il circuito.
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HAPPY BIRTHDAY / STIRLING MOSS 85 ANNI, L’ULTIMA LEGGENDA

(17/9/2014)Stirling Moss compie oggi 85 anni, buon comleanno! Che altro dire di questa autentica leggenda del motorismo? Si tratta di uno degli ultimi eroi del volante vivente (scongiuri autorizzati), un pilota che ha contribuito in maniera fattiva a scrivere la storia della Formula 1 e dell’automobilismo. Ha corso nella massima formula, alla 1000 Miglia (vittoria nel 1955), la 24 Ore di Le Mans e alla 500 Migliadi Indianapolis. Era un top driver, un classico, efficacissimo esempio della scuola britannica, amico di Fangio. Certo, resterà nella storia anche con l’appellativo di “eterno secondo” o “migliore dei perdenti” perché in Formula 1 non è riuscito a sublimare la sua classe con la conquista del titolo (secondo dal 1955 al 1958, l’ultima volta per un punto dietro il connazionale Hawthorn). 

Poi, nel 1962, il terrificante incidente occorsogli a Goodwood – guidava una Lotus – ha segnato la fine della carriera, complice forse anche l’affrettato tentativo di rientro. Mercedes e Maserati le “sue” auto. Nel 2008 la Mercedes, in collaborazione con la Mc Laren, produsse soli 75 esemplari di una barchetta SLR a lui dedicata. Lo scorso giugno, Moss è stato ospite d’onore a Modena all’inaugurazione della mostra al Museo Enzo Ferrari “MASERATI 100 – A Century of Pure Italian Luxury Sports Cars”. “Ho un ricordo magnifico degli anni con la Maserati – ha detto nell’occasione – non solo per i risultati in corsa, ma anche per l’eleganza e la qualità delle vetture. Le Maserati sono state sempre auto con qualcosa in più delle altre”. Moss ritiene la 250 F senz’altro la migliore monoposto del Tridente ma ha guidato anche la innovativa Tipo 60 Birdcage. 

E la Ferrari? Il mancato rapporto di Moss con Maranello è legato ad uno “sgarbo”. Nel 1951 Enzo Ferrari in persona invitò un giovanissimo Moss, 20 anni, che si era messo in luce nelle categorie juniores, a guidare al GP di Bari una vettura del Cavallino dotata del nuovo motore 4 cilindri progettato per la F2. “Mi misi in viaggio per l’Italia meridionale e arrivato a Bari trovai l’auto in garage ma un ingegnere mi apostrofò “cosa sta facendo”? Sono Stirling Moss e devo guidare questa auto, dissi. “No, quell’auto è per Piero Taruffi”, mi fu risposto. La cosa mi fece veramente arrabbiare: – ricorda ancora Moss – Taruffi era un buon pilota ma Enzo Ferrari aveva semplicemente cambiato idea senza dirmelo. Giurai a me stesso che non avrei mai corso per lui e così ho fatto”. Non in maniera ufficiale, almeno. Un ultima curiosità: nel 2010 Moss è uscito indenne da un altro incidente: è caduto rovinosamente nella tromba dell’ascensore! Auguri, Stirling!!!!

La Mercedes Mc Laren SLR dedicata a Moss

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MISS KIA 2014 E’ MARIA CHIARA VINCI

(16/9/2014)Kia Motors Italia anche quest’anno è stata sponsor di Miss Italia 2014 e promotore del concorso di Miss Kia. Il titolo è stato attribuito a Maria Chiara Vinci, siciliana, 19 anni, studentessa in comunicazione, media e pubblicità presso lo IULM di Milano. Tre le finaliste per il titolo di Miss Kia, determinate dalle votazioni dei numerosissimi Kia-fans attraverso la pagina Facebook. Ma è stata la Vinci ad accedere alla fase finale e, quindi, a essere selezionata da una giuria interna. Tocca dunque a lei rivestire il ruolo di testimonial del brand. L’abbinamento con il prestigioso concorso di bellezza ha permesso di fare innovazione attraverso gli strumenti digitali e il coinvolgimento diretto del pubblico e di confermare il connubio vincente tra simpatia e bellezza. Complimenti allora a Maria Chiara che mette piede con grazia nel mondo delle automobili.
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CENTENARIO MASERATI: VIA AL GRANDE RADUNO! Tutto il programma

(16/9/2014) – Per appassionati ed estimatori della Casa del Tridente è cominciato il conto alla rovescia per l’inizio del  Raduno Internazionale del Centenario Maserati, manifestazione che rappresenta il culmine delle celebrazioni del 100° Anniversario di fondazioneL’evento avrà ufficialmente inizio a Modena giovedì 18 settembre per terminare a Torino sabato 20 ma già domani mercoledì 17 settembre è previsto il prologo a Bologna.Nell’arco dei tre giorni si alterneranno esposizioni, sfilate, una gara di regolarità, una prova in circuito, la visita alle due fabbriche Maserati e un Concorso d’Eleganza, con la partecipazione di automobili e collezionisti provenienti da tutto il mondo. Saranno infatti più di 200 le vetture di tutte le epoche della casa modenese, tra storiche e moderne, che sfileranno lungo le vie di molte città italiane:  A6GCS/53, 3500 GT, 5000 GT, Sebring, Mistral, Mexico, Ghibli prima serie, Quattroporte prima serie, Bora, Indy, Khamsin e anche il prototipo Boomerang, oltre a quelli della gamma attuale. I proprietari delle Maserati di oggi provengono da tutto il mondo: Stati Uniti, Cina, Corea, Russia, Emirati Arab, ma anche dall’Azerbaijan. Se parliamo di auto storiche, ci saranno rappresentanti provenienti da stati lontani come Australia, Cina e Giappone o per restare in Europa da Norvegia, Svezia, Gran Bretagna, Francia, Germania e Grecia. Tra le vetture che parteciperanno all’evento del Centenario ce ne sono alcune che arrivano direttamente da Pechino, da dove sono partite a metà agosto, dopo aver attraversato tutta l’Asia, la Russia, aver toccato Ekaterinburg, Mosca, Minsk, Varsavia, Praga e Monaco di Baviera.

L’ITINERARIO 

Bologna, Modena, Cremona, Torino: le città toccate dal Raduno Internazionale, ognuna legata ad un arco temporale particolare della Casa del Tridente. Nello specifico, il percorso da Modena a Torino via Cremona, in programma venerdì 19 settembre, vedrà le Maserati attraversare Modena, percorrere la via Emilia fino a Reggio Emilia, Sant’Ilario d’Enza e Parma, lanciarsi verso Colorno, varcare il Po a Casalmaggiore, toccare Gussola per arrivare all’autodromo di San Martino del Lago in provincia di Cremona. Nel pomeriggio, le Maserati prenderanno la via del capoluogo piemontese attraversando Sant’Antonio e Gadesco, sfileranno per le vie cittadine di Cremona transitando anche da Piazza del Comune per entrare in autostrada a Castelvetro Piacentino. Ad Alessandria le Maserati lasceranno l’autostrada per attraversare le vie della città (Cittadella), per poi proseguire verso Torino attraversando Quarto, Asti e Chieri. L’arrivo a Torino è previsto in piazza Castello. Il giorno seguente, le Maserati attraverseranno Torino, saliranno a Superga, arriveranno a Grugliasco per poi terminare il loro percorso in piazza San Carlo.    

A SEGUIRE TUTTE LE TAPPE, A PARTIRE DAL PROLOGO DI DOMANI A BOLOGNA:


MERCOLEDÌ 17 SETTEMBRE 

Il prologo di mercoledì 17 aBologna offre ai partecipanti la possibilità di visitare la prima sede di Via de’ Pepoli, dove Alfieri, Ettore ed Ernesto Maserati aprirono la prima officina. Ad un passo dalla Piazza del Nettuno. Sarà possibile farsi immortalare con la propria auto davanti alla fontana della divinità che ispirò la scelta del logo, quel Tridente diventato inconfondibile nel panorama automobilistico internazionale. L’idea venne all’unico fratello non coinvolto nelle attività meccaniche, Mario, di professione pittore. 

GIOVEDÌ 18 SETTEMBRE 

Giovedì 18 le Maserati più belle del mondo daranno ufficialmente il via al Raduno, ritrovandosi  nel centro di Modena, tra Piazza Grande, Piazza Mazzini e la Via Emilia, scenari tra i più suggestivi della città emiliana, per poi sfilare in parata nel tardo pomeriggio e raggiungere la fabbrica in Viale Ciro Menotti, lo storico complesso di mattoni rossi dove l’azienda si installò nel 1939, in seguito all’acquisizione da parte della  famiglia Orsi nel 1937, con l’intesa che i fratelli Maserati continuassero a lavorarci per altri dieci anni. 

Nella sede storica, che da un decennio comprende anche un moderno centro direzionale e un avveniristico showroom, gli iscritti all’evento potranno cenare in maniera inconsueta, con un allestimento particolare creato all’interno delle linee di produzione, dalle quali ogni giorno escono le Maserati GranTurismo e GranCabrio e l’Alfa Romeo 4C. Impianti dotati delle più moderne tecnologie, che abbinano lo stato dell’arte della meccanica alla perizia e alla manualità artigianale delle maestranze specializzate Maserati. 

La cena, che prevede l’esibizione dei tenori della Fondazione Luciano Pavarotti, offrirà un’esperienza sensoriale unica, dove vista, gusto e udito all’unisono, faranno vivere emozioni di rara intensità. Del resto il legame tra il grande tenore modenese e la Maseratiè sempre stato molto forte. 

Prima di questo momento, nel pomeriggio verrà visitata l’eccezionale mostra “MASERATI 100 – A Century of Pure Italian Luxury Sports Cars”, che ripercorre la storia della Casa automobilistica italiana attraverso l’esposizione di alcune tra le macchine più rappresentative della propria esistenza. Allestita nella avveniristica struttura del Museo Casa Enzo Ferrari, a pochi metri di distanza da Viale Ciro Menotti, la mostra resterà aperta al pubblico fino al gennaio del 2015. Per il valore storico dei pezzi esposti, si tratta della maggiore rassegna di vetture Maserati mai organizzata in ambito internazionale. Un’opportunità da non perdere per i partecipanti all’esclusivo Raduno del Centenario. 

VENERDI 19 SETTEMBRE 

La realizzazione di un modello da competizione destinato a stabilire un record del mondo sancisce il legame con la località toccata dalla seconda tappa del raduno. Venerdì 19 inmattinata, i partecipanti affronteranno lo spostamento verso Torino con sosta presso l’autodromo di San Martino del Lago vicino a Cremona, dove si svolgeranno le sessioni di prove in pista e la gara di regolarità. Qui  emergerà certamente il DNA sportivo che caratterizza le automobili del Tridente, mentre durante i trasferimenti verrà enfatizzato il proverbiale confort che le contraddistingue. Si renderà omaggio a Baconin Borzacchini e alla sua Maserati V4 a 16 cilindri, con la quale il pilota italiano il 28 settembre del 1929 stabilì, proprio a Cremona, il record mondiale con partenza lanciata sui 10 chilometri, alla media di 246,069 km/h; primato ottenuto  lungo un rettifilo stradale non completamente asfaltato che venne temporaneamente chiuso al modesto traffico dell’epoca, e che oggi fa parte della viabilità ordinaria. E’ perfettamente percorribile e vi transiteranno proprio i partecipanti al raduno. 

Terminata l’attività in pista, il “carosello” di Maserati farà “passerella” per le strade di Cremona per poi lanciarsi verso Torino, sede dello stabilimento “Avv. Giovanni Agnelli” che a Grugliasco produce la nuove Quattroporte e Ghibli. 

Nel capoluogo piemontese le Maserati andranno a schierarsi in Piazza Castello. La sera è prevista una cena di gala nella splendida e sfarzosa cornice della Reggia di Venaria: un vero evento nell’evento! 


SABATO 20 SETTEMBRE 

Sabato 20 settembre si svolgerà il terzo e ultimo atto del Raduno del Centenario: nella mattina si disputerà l’ultimo tratto della gara di regolarità salendo verso la  Basilica di Superga. Poi, a seguire, si visiterà lo stabilimento di Grugliasco. 

Nel pomeriggio avrà luogo il momento conclusivo dell’evento,  il Concorso d’Eleganza, con le vetture divise in dieci classi in funzione dell’anno di costruzione e della tipologia, intente a mostrarsi in pedana in Piazza San Carlo, vero cuore di Torino. 

Le premiazioni del Concorso e della gara di regolarità saluteranno il pubblico di appassionati che numeroso vorrà assistere alla manifestazione. Tra i premi, alcuni dei quali resteranno segreti fino al loro conferimento, Maserati ha scelto per i vincitori due corsi di guida “Master Maserati” e un esclusivo “Master Italian Lifestyle Experience.” 

Per ulteriori informazioni, è possibile consultare la sezione “Centennial Gathering” dei siti www.maserati100.it (in italiano) e www.maserati100.com (in inglese). 

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NICOLAS PROST SPERONA COME PAPA’ ALAIN

(15/9/2014) Nick Heidfeld è ancora spaventato per il brutto incidente di cui è stato protagonista insieme a Nicolas Prost, sabato a Pechino, negli ultimi chilometri del primo e.prix della Formula E, il campionato riservato a monoposto a trazione elettrica. Il figlio d’arte francese, con mossa che ha ricordato quanto fece papà Alain a  Suzuka 1989 ai danni di Senna, ha speronato il tedesco del Team Venturi che si accingeva a superarlo. Perso il controllo della vettura, la stessa si è impuntata su un cordolo volando in aria con relativa piroetta e dura ricaduta sui muretti. (https://www.youtube.com/watch?v=vG1VPss4LKISolo) per fortuna Nick ne è uscito indenne. “Ho pensato che sarebbe stato un grosso incidente.  – ha detto l’ex F.1 – Una volta colpito il cordolo sentivo come fossi in aria per sempre. Ho chiuso gli occhi aspettando l’impatto e poi ho pensato: oh, che fortuna, solo un piccolo dolore al polpaccio. Ma a parte questo sto benissimo”. Come si vede nelle immagini, tiratosi fuori – da solo… – dalla vettura fumante, sembrava che Nick volesse aggredire il francese compagno di squadra del Team Rebellion nel WEC ma, anche qui per fortuna, i bollori si sono raffreddati quasi subito. Prost junior, dopo aver inizialmente fatto lo gnorri, ha riconosciuto l’errore – anche se dice di non averlo fatto apposta – e ha twittato quanto segue:

Nico Prost @nico_prost · 13 set

The most important thing is that my friend @NickHeidfeld is ok, sorry again Nick, you know I would never do something like this…