(24/9/2014) – Rimpatriata amarcord a Maranello per Eddie Irvine, il pilota irlandese in forza alla Ferrari dal 1996 al 1999, anno in cui sfiorò il titolo mondiale, sfumato solo all’ultima gara in Giappone a favore di Mika Hakkinen. Una visita “di piacere” per ritrovare gli amici di un tempo e “toccare con mano” il nuovo corso grazie allo speciale “Factory tour” a lui dedicato partito dalle nuove aree di produzione e concluso in Gestione Sportiva. “E’ fantastico tornare qui dopo tanto tempo ed è davvero sorprendente vedere quanto siano cambiate le cose dalla mia ultima volta” ha dichiarato Irvine ai microfoni di www.ferrari.com.
“Ho visto grandi cambiamenti ovunque, il lavoro effettuato sulle auto storiche – la mia grande passione – è incredibile, come è incredibile il livello di tecnologia raggiunto nelle aree produttive. Ho solo bei ricordi dei quattro anni passati qui, anche se all’inizio è stato un disastro per i numerosi problemi avuti con la monoposto, è stata un’opportunità incredibile e un grande onore, un privilegio che qualsiasi pilota vorrebbe poter provare almeno una volta nella vita”. Impegnato in tanti affari e protagonista del jet set, Eddie è tiepido con la nuova era della F.1: “Seguo sempre le gare, anche se non amo particolarmente novità come il manettino del boost e il DRS, il fatto che non ci sia più rumore o che si corra in Paesi in cui questo sport non ha tradizione”. Nonostante ciò, l’ex ferrarista ritiene che la stagione in corso sia molto appassionante e che la prossima sia destinata ad essere migliore: “E’ bello vedere i piloti darsi battaglia. La Ferrari ha bisogno di fare un passo avanti e credo che ci riuscirà: il prossimo sarà un anno ancor più interessante”.