(18/9/2014) – L’appuntamento con l’Ironman delle Hawaii è per l’11 ottobre e lui ci sarà. Alex Zanardi ha infatti accettato l’ennesima sfida della sua carriera di sportivo a tutto tondo e parteciperà alla gara per “uomini di ferro” a Kailua-Kona, in pieno Pacifico. Cosa lo aspetta? Circa quattro chilometri a nuoto in acque libere, 180 in bici su strada e 42,195 di corsa, senza pausa. Chi ci mette meno tempo, vince. E, si sa, Zanardi non gareggia solo per onor di firma. Lo ha dimostrato due anni fa, alle Paralimpiadi di Londra dove ha conquistato due ori e un argento nella handbike. “Qualcuno dice che è una follia, che è pericoloso, ma è una sfida che mi piace”: Alex non lascia spazio al minimo dubbio e, anzi, è solleticato da una aspettativa personale: “Ho una buona preparazione di base, ce la farò: alla fine entrerò nella mia stanza dei giochi, attaccherò la foto al muro e mi dirò: “Ecco Sandrino, hai fatto anche questa”!”
Il bolognese trova anche il tempo di scherzare davanti alla possibile minaccia degli squali: “Non credo che il mio mezzo corpo possa interessarli, troverebbero poco da mangiare!”. Da buon pilota – quest’anno è impegnato nel GT Sprint – è già molto concentrato (gareggerà insieme ai normodotati, supportato dalla Enervit). Dovrà passare alla handbike da sdraiato, in mare spera di ottenere il permesso di usare il boccaglio e per la “maratona” punta sulla carrozzina olimpica con la quale ha già sorpreso tutti alla Maratona di New York dell’anno scorso.