- +39 080 21 49 597
- +39 347 457 3478
- info@gicbari.it
- Lun - Ven: 10:00 - 12:00 / 16:00 - 18:00
Mese: Luglio 2014
(16/7/2014) – Nico Rosberg non lascia davvero nulla di intentato per mettersi nelle migliori condizioni e vincere il suo primo titolo piloti. Nella gara “di casa” ad Hockenheim, domenica prossima, si presenterà con la nuova livrea del casco che è celebrativa della recente vittoria ai campionati mondiali di calcio da parte della nazionale tedesca: rigorosamente a bande nero-rosso-gialla e con la riproduzione grafica della magnifica coppa del mondo e le quattro stelle pari alle quattro affermazioni nel 1954, 1974, 1990 e 2014. Perché nulla di intentato? Beh, è recente la piccola “polemica” sulla sua nazionalità innescata proprio dal compagno di squadra Hamilton, a sua volta interessato a insidiare la tranquillità di Nico. L’inglese ha ironizzato sul Guardian: “Ricordo che, quando guidavamo i kart, non stava mai accanto a una bandiera tedesca, mai, ma sempre accanto a una bandiera del Principato di Monaco. E’ un tedesco o finlandese o monegasco o altro. Non un vero tedesco”. Insomma, non proprio un cortese attestato da ufficio anagrafe… Rosberg (fresco sposo) ha glissato e, anzi, ha premuto sul tasto teutonico: su Twitter ha postato una sua foto esultante in occasione della partita di finale contro l’Argentina. Vincere ad Hockenheim, quello gli interessa.
![]() |
Un anticipo di Supercar alla scorsa edizione di MotoDays |
(16/7/2014) – Segnatevi questo appuntamento sull’agenda: dal 10 al 12 ottobre prossimi a Fiera Roma sarà di scena Supercar, “il Salone dedicato agli appassionati, agli addetti ai lavori e a chi desidera avvicinarsi all’affascinante mondo delle auto nate per stupire”, illustrano gli organizzatori. Una nuova kermesse dei motori, un evento inedito per la Capitale , direi finalmente! Credo anche azzeccato il target: l’eccellenza del mondo dell’auto. “Supercar apre le porte all’eccellenza del mondo dell’auto e offre la possibilità di vedere da vicino esemplari unici, artigianali e da collezione, ma anche vetture da competizione – dalle coupé alle GT – e prestigiosi esemplari che gli “owners” porteranno fuori dai propri garage appositamente per l’evento, circondate da auto di segmento premium e dalle mirabolanti novità hi-tech provenienti da tutto il mondo”, viene anticipato. Spazio dunque a Ferrari, Porsche, Lamborghini, Pagani, Jaguar, Mercedes e tante altre vetture al top per design e prestazioni, ma spazio anche al tuning e, bontà loro, anche “a tante favolose ragazze”! Un intero padiglione sarà dedicato all’Ecotech Mobility, ovvero la mobilità sostenibile, e si potrà inoltre prendere contatto con….
i centri di formazione professionale più prestigiosi. In auge anche il progetto educazione alla sicurezza stradale “Piacere: Guido Sicuro”, realizzato in collaborazione con MES e Regione Lazio, e l’Aftermarket (accessori, allestimenti interni e wrapping, prodotti per la personalizzazione dell’auto). Ma Roma Auto Show ha pensato anche agli appassionati di modellismo e allestirà due piste, una interna e l’altra all’esterno; a disposizione simulatori di guida utilizzati dai piloti professionisti. In questo padiglione, su un grande palco si svolgeranno interviste e dibattiti con addetti ai lavori e incontri piloti: speriamo di vedere grandi campioni. Emozioni forti saranno garantite dalle esibizioni mozzafiato di drifting e degli stuntman. Spazio anche alla Driving Experience, per dare a tutti la possibilità di sperimentare le emozionanti novità del mercato. Infine, per chi volesse concludere un acquisto a condizioni vantaggiose, un’ampia area sarà dedicata alle Supercar d’occasione.
(15/7/2014) – Tutto pronto ormai per l’ottava edizione del World Ducati Week (WDW) 2014, che si terrà al Misano World Circuitintitolato a Marco Simoncelli, nel cuore della Riviera Romagnola, dal 18 al 20 luglio. Migliaia di appassionati delle due ruote di tutto il mondo stanno raggiungendo Misano per vivere tre giornate di totale passione “desmodromica”! Ovviamente, saranno presenti i piloti di oggi e di ieri: oltre ai confermati Dovizioso e Crutchlow, la rivelazione Iannone con Hernandez della Pramac con il super collaudatore Michele Pirro, quelli della Superbike Davide Giugliano e Chaz Davies insieme a Niccolò Canepa, Leandro Mercado e Ondrej Jezek, Fabio Massei e Alex Schacht. Alla festa si uniranno due glorie come Troy Bayliss e l’attuale ambasciatore del marchio, Carlos Checa insieme a Carl Fogarty, Piefrancesco Chili, Doug Polen, Régis Laconi eGiancarlo Falappa. Come sempre, oltre le attività in pista – prove libere in uno dei circuiti più famosi al mondo – e fuori, le serate saranno animate da un ricco e interessante programma di eventi (buon cibo, musica dal vivo e numerose attrazioni). I più curiosi avranno numerose opportunità per scoprire le caratteristiche tecniche di ogni modello, grazie a speciali lezioni organizzate dagli Ingegneri Ducati nella Ducati University. I visitatori potranno inoltre ammirare tutta la gamma di moto Ducati e prendere parte a un test ride unico. La caccia ai gadget sarà soddisfatta grazie al Factory Store che sarà presente sul circuito per offrire abbigliamento e articoli di merchandising Ducati. La vendita dei biglietti on line è chiusa ma è possibile acquistare il biglietto (valido per uno o per i tre giorni) direttamente a Misano (e chi proviene da Pesi fuori dall’Europa non paga)!
(14/7/2014) – La Ferrari punta decisa verso i territori ancora “vergini” e dopo la Cina è ancora la volta della Russia. Con il Moscow City Racing, la Scuderia di Maranello ha infatti catalizzato attenzione e l’entusiasmo di oltre 100mila appassionati e collezionisti di vetture sportive nella capitale. Tra il prossimo primo Gran premio di Russia in ottobre a Sochi, sul Mar Nero, e lo sponsor Kaspersky Lab, che ha il suo quartier generale proprio a Mosca ed è stato patrocinatore della manifestazione, la Ferrari capitalizza così il suo fascino, assolutamente vivo anche alle propaggini est dell’Europa.
Su un apposito circuito ricavato intorno al Cremlino, il collaudatore Marc Gené è stato il centro della giornata. Lo spagnolo si è sottoposto alle domande dei giornalisti ma soprattutto ha regalato grandi emozioni nei tre run di esibizione con la Ferrari F 60, la vettura che ha disputato la stagione 2009 di Formula 1 e che ha ottenuto con Kimi Raikkonen una memorabile vittoria sulla pista di Spa Francorchamps. Gené, per la prima volta in Russia (da buon turista ha fatto anche molte foto), si è detto stupefatto dall’attenzione e dalla competenza degli appassionati locali che gli hanno chiesto dettagli sulla professione di pilota e sulla Formula 1 in generale. Lo spagnolo ha effettuato una decina di giri al volante della F60, dando spettacolo con partenze brucianti, sgommate e accelerazioni da brivido. Marc è stato poi protagonista delle celebrazioni per i dieci anni di presenza Ferrari in Russia, partecipando sulla vettura di testa, una 458 Spider, alla parata organizzata dal mercato locale per festeggiare la ricorrenza. A Mosca c’era anche l’ex ferrarista Jean Alesi che ha a sua volta partecipato alla parata.
(14/7/2014)– Frank Williams l’aveva sognata, accarezzata, desiderata come nient’altro. E finalmente il 14 luglio del 1979, 35 anni fa, di sabato, arrivò la prima vittoria in Formula 1 di una macchina che portava il suo nome. Il regalo, l’emozione gliela regalò Clay Regazzoni che a Silverstone, nel Gp di Gran Bretagna regolò sul traguardo Arnoux su Renault Turbo e Jarier su Tyrrell. Chissà, forse in quel momento Sir Frank rivide come in un flash back tutti i suoi sforzi e sacrifici dal 1967 per arrivare a quel momento tanto agognato: dalla messa in pista di oneste March, alla stretta collaborazione con lo sfortunato Piers Courage poi morto a Zandvoort su una De Tomaso, alla Politoys, la Iso , alla breve società con il magnate Walter Wolf. Tanti tentativi che non avevano garantito nulla di eclatante. Fino all’arrivo dei munifici sponsor arabi che Frank, per primo, introdusse in Formula 1. Nel 1978 le avvisaglie del cambio di rotta, con Patrick Head quale fine progettista.
L’anno successivo il debutto della nuova FW07 al Jarama e un anticipo di gioia, sempre con Regazzoni a Montecarlo dove il ticinese tagliò il traguardo secondo con il muso negli scarichi della Ferrari T4 di Scheckter. Infine, il week end inglese. Clay fu quarto in qualifica dietro, nell’ordine, il compagno di squadra Jones, Jabouille e Piquet. Scattò meravigliosamente dalla seconda fila e si portò in testa, presto però risucchiato di nuovo indietro. La sua fu una condotta accorta e volitiva e grazie a qualche ritiro di troppo riuscì ad imporsi iscrivendo per la prima volta il nome Williams nella casella del vincitore. Sul podio, in rispetto agli sponsor medio orientali, Regazzoni non festeggiò a champagne ma per Frank e la Williams era solo l’inizio della festa.
(11/7/2014) – Jarno Trulli si rimette in gioco all’età di 40 anni, che compirà domenica 13 luglio. Sarà pilota e proprietario del Team che porta il suo nome nel nuovo, avveniristico campionato FIA Formula E, quello con le monoposto ad esclusiva trazione elettrica. Buon compleanno a questo talento di Pescara che vincendo alla grande sui kart e poi in F.3 (ma in Germania!) ha scalato senza aiuti le vette della Formula 1. Estromesso nel 2012 dalla Caterham per far spazio più che al russo Petrov ai suoi dollari pesanti, sta per tornare in tuta e guanti. Come detto, si torna in pista: a gestire il tutto la Super Nova ma la p rima decisione è stata quella di affidare il secondo volante ad un pilota italiano, anzi ad una pilota: Michela Cerruti. Una scelta tricolore che gli fa onore. Lui, con Fisichella e Liuzzi, è stato l’ultimo driver degno della tradizione italica in F1. Si è preso belle soddisfazioni anche se è mancata la costanza degli acuti. L’esordio nel marzo del 1997 grazie a San Minardi che sapeva guardare lontano (e italiano), poi quei 37 giri al comando l’anno seguente sulla Prost, il primo podio (2°) nel 1999 al Nurburgring, la prima vittoria a Montecarlo (!) ne l 2004 su Renault.
Poi la sua leadership alla Toyota che ha contribuito grandemente a far migliorare il più possibile. Alla Casa giapponese ha subito regalato nel 2005 la prima fila (Australia), il primo podio (Sepang) e la prima pole (Indianapolis) ma nonostante i mezzi economici non mancassero è mancata la vittoria. Se avesse vinto a Suzuka nel 2009 forse le cose sarebbero cambiate ma il secondo posto non fece recedere i giap dalla decisione di ritirarsi. Cosa dire di lui? Un ragazzo affabile, un campione, sempre molto disponibile a sacrificarsi per la squadra (giri e giri di prova), un talento puro. Forse, per carattere, troppo schivo. “Io volevo essere solo un buon pilota, tutto qui”, ha detto. Altri, meno bravi, hanno puntato moltissimo sulle public relations.
(11/7/2014) – Da quasi un mese, era il 16 giugno, Michael Schumacher è ricoverato a Losanna, dopo l’iniziale degenza a Grenoble, e le sue condizioni sembrano in fase di miglioramento. “Andiamo avanti. In modo lento, ovviamente, ma andiamo avanti”: sono le parole piene di speranza e di cauto ottimismo che la moglie Corinna ha rilasciato alla rivista tedesca Neue Post. Tutto lascia pensare che il peggio sia passato anche se adesso le maggiori incognite riguardano la completa o meno riabilitazione dell’ex ferrarista. Tutto il mondo dei motori continua a tributargli manifestazioni di affetto e di sostegno. Michael può e deve farcela. Proprio 15 anni fa esatti, l’11 luglio 1999, il campione tedesco fu protagonista a Silverstone del peggior incidente della sua carriera.
Partito male dalla prima fila -2° tempo, pole di Hakkinen – sul lungo rettilineo prima della Stowe, Schumacher tentò di superare il compagno di squadra Irvine che non gli rese la vita facile. Le immagini sono ancora nitide nella mente: la F 399, invece di curvare, filò dritta a oltre 200 Km/h verso il guard rail fortunatamente ricoperto di pneumatici, infilandosi però a oltre 100 km/h come un cuneo impazzito e causando la rottura della tibia e del perone della gamba desta. Si appurerà dopo che la potenza frenante si era ridotta per l’allentamento di un dado di spurgo del freno posteriore sinistro. E pensare che nel frattempo era stata esposta bandiera rossa per due monoposto ferme sul rettilineo di partenza: ma la comunicazione ai piloti della Rossa arrivò in ritardo. Quanto grave fu l’incidente fu messo in evidenza dalle dichiarazioni choc di Schumi: “Credevo di morire. Ho sentito il cuore che si fermava. Sudavo, ho sentito che i battiti cardiaci diminuivano, il mio cuore improvvisamente si è fermato e tutto è diventato nero. Non so esattamente quanto tempo è durato lo stato di incoscienza e da cosa fosse causato, ma è quello che ho sentito“. L’anno dopo cominciò il suo quinquennio d’oro alla Ferrari.
(10/7/2014) – La Caterham, dopo la repentina vendita da parte di Tony Fernandes ad un gruppo svizzero arabo con Kevin Colles quale referente, sta riorganizzandosi. L’arduo compito è nelle mani del duo Christian Albers e a Manfredi Ravetto. Intanto, nei test di Silverstone ha fatto il suo debutto il colombiano Julian Leal (soldi freschi in entrata) mentre ora è annunciato l’arrivo di Ungar, ex Mercedes. Le novità dovranno essere sostanziali se, come annunciato, l’obiettivo 2014 dovrà essere il decimo posto nella classifica Costruttori. Nel 2015 è lecito attendersi altre novità. In questo senso, è interessante riprendere una recente dichiarazione di Ravetto: “C’è un progetto – disse -per portare in Formula 1 un pilota siciliano. Per farvi capire, sarà un po’ come sono già riuscito a fare con Daniel Ricciardo, che è di origini siciliane: sono stato io il primo a mettergli a disposizione una macchina”. Ravetto è addentro i meandri della massima formula: ha già avuto un ruolo nei team Jordan, Midland, Spyker, HRT. Scuderia spagnola, quest’ultima, dove per l’appunto favorì l’ingresso di Ricciardo al posto del deludente Karthikeyan. Non sappiamo quanto l’intento sia tuttora realistico, certo è che Ravetto è molto legato alla sua Sicilia, per quanto trapiantato da tempo in Veneto (è laureato in Economia, è titolare di un’azienda di management sportivo, si è buttato anche in politica). Manfredi è figlio di Clemente Ravetto – e della tedesca signora Krista – che fu pilota (oltre che magistrato) ufficiale Jaguar alla Targa Florio del 1963 e soprattutto pilota Ferrari. Al volante della GTO si laureò campione italiano GT ma con le Rosse vinse tanto anche all’estero. Fu anche dirigente CSAI. Sarebbe ora che un italiano tornasse in Formula 1 e chissà se sarà Ravetto a riuscire in quello che oggi può essere definito un difficilissimo compito.
(9/7/2014) – Tra i vari (troppi…) cambiamenti regolamentari che interessano la F.1 , c’è ora in ballo anche la nuova gomma concept da 18 pollici progettata dalla Pirelli. Un’anticipazione l’ha data la Lotus che oggi nei test di Silverstone – quest’anno ogni squadra deve dedicare uno dei test stagionali allo sviluppo dei prodotti futuri Pirelli – ne ha calzato un treno. Si tratta di un reale obiettivo al quale Pirelli punta per gli anni prossimi tanto da far già sapere “che la tecnologia necessaria a produrre questo tipo di pneumatico, con gli stessi standard di prestazioni e affidabilità dell’attuale gomma da 13 pollici , è già disponibile”. Poi c’è l’aspetto industriale: “Ruote e pneumatici più grandi riflettono le moderne tendenze del mercato; inoltre, l’adozione di un formato più grande comporterebbe un maggiore trasferimento di tecnologie dai pneumatici di Formula Uno a quelli per auto stradali”, aggiungono da Milano. Ovviamente, la cosa si tramuterà in realtà – lo è già con gli pneumatici Michelin per la Formula E – solo con il generale consenso delle parti coinvolte.
Un nuovo pneumatico da
(9/7/2014) – I possessori di vetture 4×4 Suzuki si sono dati appuntamento nella città di San Marino, palcoscenico del III Raduno Nazionale Ufficiale Suzuki. Per l’occasione, tutti i 22 equipaggi partecipanti hanno avuto l’opportunità di incontrare nel parco assistenza i piloti e Team Rally iscritti alla tappa del Campionato Italiano Cross Country Rally. Non solo: la partenza è stata di quelle da veri professionisti, in quanto effettuata direttamente dalla pedana del Rally, situata nel centro storico della città. Il percorso, che si è snodato all’interno della Valmarecchia ,ha attraversato scenari suggestivi che hanno permesso a tutti gli equipaggi di misurarsi a dovere con le proprie abilità nella guida fuoristrada. I più temerari si sono cimentati nel pomeriggio in prove estreme, presso il campo da Cross esclusivamente dedicato ai partecipanti del Raduno Suzuki. La giornata è proseguita intercettando un passaggio dei piloti impegnati nella tappa del Baja San Marino, e si è conclusa con il rientro in città e la consegna della targa ricordo a tutti gli equipaggi.