(10/7/2014) – La Caterham, dopo la repentina vendita da parte di Tony Fernandes ad un gruppo svizzero arabo con Kevin Colles quale referente, sta riorganizzandosi. L’arduo compito è nelle mani del duo Christian Albers e a Manfredi Ravetto. Intanto, nei test di Silverstone ha fatto il suo debutto il colombiano Julian Leal (soldi freschi in entrata) mentre ora è annunciato l’arrivo di Ungar, ex Mercedes. Le novità dovranno essere sostanziali se, come annunciato, l’obiettivo 2014 dovrà essere il decimo posto nella classifica Costruttori. Nel 2015 è lecito attendersi altre novità. In questo senso, è interessante riprendere una recente dichiarazione di Ravetto: “C’è un progetto – disse -per portare in Formula 1 un pilota siciliano. Per farvi capire, sarà un po’ come sono già riuscito a fare con Daniel Ricciardo, che è di origini siciliane: sono stato io il primo a mettergli a disposizione una macchina”. Ravetto è addentro i meandri della massima formula: ha già avuto un ruolo nei team Jordan, Midland, Spyker, HRT. Scuderia spagnola, quest’ultima, dove per l’appunto favorì l’ingresso di Ricciardo al posto del deludente Karthikeyan. Non sappiamo quanto l’intento sia tuttora realistico, certo è che Ravetto è molto legato alla sua Sicilia, per quanto trapiantato da tempo in Veneto (è laureato in Economia, è titolare di un’azienda di management sportivo, si è buttato anche in politica). Manfredi è figlio di Clemente Ravetto – e della tedesca signora Krista – che fu pilota (oltre che magistrato) ufficiale Jaguar alla Targa Florio del 1963 e soprattutto pilota Ferrari. Al volante della GTO si laureò campione italiano GT ma con le Rosse vinse tanto anche all’estero. Fu anche dirigente CSAI. Sarebbe ora che un italiano tornasse in Formula 1 e chissà se sarà Ravetto a riuscire in quello che oggi può essere definito un difficilissimo compito.
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