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DEBUTTO BAGNATO PER GUANYU ZHOU A FIORANO

(31/7/2014) –  Debutto bagnato, debutto fortunato per Guanyu Zhou, il 15enne pilota cinese neo affiliato alla Ferrari Driver Academy che ha finalmente ha girato a Fiorano su pista prima bagnata in questa pazza estate e solo nel finale asciutta. Il debutto in monoposto – 57 i giri effettuati – è avvenuto al volante di una Formula 4 e alla fine il giovane kartista Guanyu Zhou (attualmente è impegnato con il team bitannico Strawberry Racing nei campionati Rotax) ha potuto trarre da questa prima esperienza positive sensazioni: “Questa mattina mi sentivo un po’ nervoso, era la mia prima volta con una monoposto e in pista c’era molta acqua, ma poi è andato tutto bene, è stato fantastico. 

Rispetto al kart è qualcosa di completamente diverso, devi cercare di adattare in fretta il tuo stile di guida e abituarti a velocità molto più elevate. Il team Prema e i tecnici dell’Academy mi hanno seguito passo dopo passo e insegnato moltissimo, gli sono davvero grato”. Parole di incoraggiamento da parte di Luca Baldisserri, responsabile del programma: “Nonostante fosse al debutto e in condizioni difficili, oggi Guanyu non ha commesso errori e dimostrato di sapersi adattare alla vettura in tempi brevissimi. Per la Ferrari DriverAcademy l’ingresso di un pilota cinese rappresenta una nuova sfida e sicuramente l’inizio di una bella avventura”.
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JOS, DO YOU REMEMBER? Verstappen a fuoco nei box 20 anni fa

(31/7/2014) – In quel disgraziatissimo campionato del 1994 ci mancava solo il terrificante incidente al box del quale fu protagonista Jos Verstappen giusto 20 anni fa. Al 15° giro del Gran Premio di Germania ad Hockenheim, il pilota olandese allora compagno di squadra di Michael Schumacher alla Benetton rientrò al box per il previsto rifornimento benzina. 
Il bocchettone fu però sfilato con anticipo dagli addetti ed un corposo fiotto di carburante investì la monoposto. Il contatto con le parti surriscaldate provocò immediatamente lo sviluppo di una tremenda nuvola di fuoco che avviluppò macchina e meccanici. Questi ultimi si diedero ad una fuga precipitosa mentre altri addetti provvidero non senza difficoltà a domare le fiamme. Il rischio di una esplosione e di possibili vittime fu grande. 

Lo stesso Verstappen, rimasto intrappolato nell’abitacolo, se la cavò con lievi scottature nella zona orbitale degli occhi, in corrispondenza della visiera che aveva aperto durante l’operazione che era di routine.  Un incidente pericolosissimo fortunatamente risoltosi senza danni (e molte polemiche) ma che caratterizzò vieppiù in negativo il campionato già segnato dalla morte di Senna.
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ANNIVERSARY / 31 LUGLIO 1954. MARIMON, PRIMO PILOTA MORTO IN F1

(31/7/2014) Onofre Augustin Marimon, pilota argentino della Maserati, nato a Zarate, risulta alle statistiche anche per il fatto di essere stato il primo morto nell’ambito del campionato del mondo di F1. Il 31 luglio del 1954, 60 anni fa, perì infatti a causa di un rovinoso incidenteoccorsogli durante le prove del Gran Premio di Germania al Nurburgring http://www.youtube.com/watch?v=BRfTmuPGvGk. Apprezzato dal grande connazionale Fangio, si stava rivelando sempre più pilota veloce e competitivo. Dopo aver esordito nel 1951 con una Talbot Lago, approdò subito alla Maserati con la quale nel 1953 colse un ottimo terzo posto a Spa dietro Ascari e Villoresi. 
Il 1954, con il passaggio di Fangio alla Mercedes, poteva essere l’anno della consacrazione e al Gran Premio di Gran Bretagna, dopo essere partito dal fondo per non aver disputato le qualifiche per il ritardato arrivo delle vetture del Tridente (primo giro-monstre: 19 sorpassi), fece segnare il giro più veloce in gara…in coabitazione con altri sei piloti! A Silverstone, spuntò infatti il miglior tempo insieme a Gonzales e Hawthorn (Ferrari), Ascari (Lancia), Fangio (Mercedes), Behra e Moss (Maserati) e conquistò alla fine un altro terzo posto dietro Gonzales e Hawthorn. La gara seguente era il Nurburgring, ma non potè più  dimostrare di essere un pilota vincente.
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HONDA – ALONSO, ULTIMATUM FERRAGOSTO

(30/7/2014) – Spente le 33 candeline del compleanno, per Fernando Alonso è tempo di margherita da sfogliare: resto o non resto alla Ferrari? L’immagine è meno ironica di quel che può sembrare. Secondo il giornalista Paolo Ciccarone, in un articolo pubblicato oggi sul quotidiano Avvenire, la Honda, prossima al ritorno in F1 via Mc Laren, avrebbe addirittura dato un ultimatum al pilota spagnolo: entro il 15 agosto vuole sapere se il ferrarista è disposto a cambiare partner e a sposare il progetto con gli occhi a mandorla. La Ferrari, conscia della possibilità e delle sue attuali difficoltà che sviliscono il talento del pilota di Oviedo, gli ha già illustrato i piani 2015 – e lui, per la verità, non è sembrato entusiasta: “tutti i progetti sono buoni un anno prima…” – ma secondo alcuni si sarebbe anche già cautelata stabilendo un collegamento con Lewis Hamilton, recentemente in visita a Maranello per l’acquisto – questa la vulgata – di una Ferrari. L’inglese prenderebbe l’ipotesi in considerazione visti i rapporti sempre più deteriorati con Nico Rosberg, ma bisogna vedere come va a finire la lotta a due per il mondiale piloti. Per Fernando, la scelta non è facile. Certo, lui è molto deluso……


per i ripetuti gap tecnici che gli impediscono di lottare ad armi pari con gli altri ma vorrebbe coronare la sua carriera con un titolo in casacca Rossa. D’altra parte, però, gli anni passano e come ha rimarcato Marco Mattiacci la Ferrari paga alla concorrenza un secondo e due decimi, che non sono facilmente recuperabili. A Maranello, Allison sta lavorando sodo ma gli altri, che partono da una netta posizione di vantaggio, non dormono. In più, in “agguato” per il primo volante Mc Laren Honda 2015 c’è l’altro deluso, il quattro volte campione del mondo Vettel che quindi potrebbe chiudergli la porta…di emergenza. Insomma, un risiko complicato. La Honda investirà molto per questo suo rientro – e alla Mc Laren si unirebbe lo sponsor Santander – ma le incognite non mancano. Allora, che fare?

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ALONSO, COMPLEANNO CON IL DUBBIO. Video celebrativo Ferrari-Sky

(29/7/2014) – Fernando Alonso compie oggi 33 anni, buon compleanno! Se occorreva, domenica scorsa in Ungheria lo spagnolo ha dimostrato di far parte di quella razza di piloti capaci di metterci del suo a dispetto di elettronica e diavolerie varie che invadono le monoposto attuali e le rendono meno “umane”. La Ferrari deve molto a Fernando e gli auguri glieli fa attraverso un video celebrativo, realizzato in collaborazione con Sky Italia, che rievoca i momenti migliori da quando lo spagnolo si è unito al team del Cavallino, nel 2010. “In questi quattro anni e mezzo ci sono state gioie, delusioni e tanti momenti vissuti con persone speciali, speciali come Fernando, talento assoluto e grande uomo squadra”, scrivono a Maranello. La Ferrari, dunque, in uno dei suoi periodici momenti critici si inchina al talento di Oviedo e si affida a lui per risollevarsi. Sarebbe pronto il rinnovo del contratto fino al 2019 (scade a fine 2016). Già, ma lui cosa farà? La scorsa settimana il settimanale Autosprint ha riportato come certa la notizia di un “sondaggio” del pilota di Oviedo alla Mercedes. C’è da capirlo (lo scorso anno fece la stessa cosa con la Red Bull). Sa di essere forte, di avere ancora voglia, vuole vincere per lo meno un altro mondiale. Alla Ferrari marca male: troppi errori. Il dubbio che possa continuare così è lecito anche se il desiderio massimo è vincere il terzo titolo piloti (tanti quanto Senna) con la Scuderia dei sogni. In Ungheria è arrivata una boccata di ossigeno (“di morale” dice Mattiacci) per tutto l’ambiente. “Questo podio significa molto per me e per tutta la squadra, perché dopo tante gare difficili siamo riusciti a tirare fuori il massimo, prendendoci anche dei rischi, e il secondo posto ha il sapore di una vittoria”, ha detto a ragione Fernando. Che però vede sempre grande la distanza con la Mercedesed emergere un altro avversario in Ricciardo. Entro Monza il mercato piloti dovrà battere un colpo, con la Mc LarenHonda in cerca di un top driver pronta a far scattare l’effetto domino. “Grande Fernando, un fenomeno che ha saputo lottate e portare a termine 30 giri con le gomme soft nell’ultimo stint, ottenendo un risultato eccezionale per la squadra e dimostrando ancora una volta che è lui il numero uno”: parole di Giancarlo Minardi che lo fece debuttare in F1 nel lontano 2001. 
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VERGNE FA FELICE LA BELLA PETRA

(28/7/2014) – Tra i più felici, al termine dell’emozionante Gran Premio di Ungheria, c’era Jean Eric Vergne. E se va bene al pilota della Toro Rosso, aumenta la visibilità della sua affascinante girl friends Petra Silander che infatti in questo fine settimana ha goduto di più inquadrature TV nei box dove seguiva trepidante le gesta del compagno. Bionda e longilinea, la modella è reduce dall’aver fatto coppia fissa con lo skater champ-attore-animatore televisivo franco-greco-algerino Thais Khris ed ora contende alle altre bellezze del Circus lo scettro di più bella del paddock. Vergne può darle, diciamo così, una mano. All’Hungaroring – tra strategie e pista bagnata – è stato per dieci giri ottimamente secondo, dietro solo a Fernando Alonso. “Vergne brilla nella pioggia” e poi “Per 10 dieci giri due macchine italiane al comando”, scrivono sul loro sito internet quelli della Toro Rosso che rimarcano così l’impresa del francese e la loro radice italiana (bontà loro!). Alla fine, si è classificato nono, per la quarta volta a punti in questa stagione per lui decisiva. C’è aria di ricambio alla Toro Rosso dove il russo debuttante Kviat spesso gli ha dato la paga e alle porte bussa Carlos Sainz Junior. Per Vergne due alternative: quella ghiotta, alla Red Bull se Vettel decidesse di cambiare aria (vedi Mc Laren Honda), o in un’altra scuderia ma con tante incognite perché la concorrenza è spietata. 

  


                     

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PHILIPPE ALLIOT 60 ANNI, IL FRANCESE TRANQUILLO DELLA F1

(25/7/2014) – Della selva di piloti francesi che hanno avuto la chance di approdare in Formula 1, c’è anche Philippe Alliot che domenica 27 luglio compie 60 anni. Auguri. Nato a Voves e svezzato alla Scuola Piloti di Nogaro, debuttò nella massima formula nel 1984 con la Ram Hart Turbo. Diciamo subito: non si può dire che, tra i transalpini del Circus, sia stato tra i più dotati ma altrettanto certamente ha avuto a che fare con monoposto non proprio competitive. E’ la solita questione: cosa sarebbe stato in grado al volante di una…? I maligni dicono che la sue esperienza è durata più a lungo del dovuto grazie ai buoni uffici dell’amico Jean Pierre Jabouille… Esperienza, comunque sia, di scarso peso.  Legato a scuderie francesi – Ligier Renault nel 1986 al posto dell’infortunato Laffite e poi di nuovo nel 1990, Lola-Ford e poi motorizzata Lamborghini di Gerard Larrousse dall’87 all’89 e alla Larrousse nel 1993 e per una gara nel 1994, il solo GP d’Ungheria 1994 alla Mc Laren al posto dello squalificato Hakkinen – ha raccolto pochi punti e molti incidenti, spettacolare quello occorsogli al Gp del Messico 1988 (https://www.youtube.com/watch?v=4s4yBd0f9oQ). Grandi soddisfazioni sono arrivate dalle vetture a ruote coperte, con particolare predilezione per la leggendaria 24 Ore di Le Mans disputata 10 volte: tre volte terzo, nel 1983 sulla Porsche 956 condivisa con Mario e Michael Andretti.  Sulla bellissima Peugeot 905 conquistò la pole nel 1992 vincendo poi il Campionato Mondiale Sport Prototipi. Appeso il casco al chiodo si è cimentato in politica, nei commenti TV, con la Dakare ha fondato un team GT. Con il fratello Franck ha aperto dal 1995 un kartodromo a Belleville sur Vie. (A SEGUIRE, LA FOTO-GALLERY DELLA CARRIERA)

La monoposto del debutto: Ram Hart

Una gara con la Mc Laren: Ungheria 1994




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CAPELLI PRESIDENTE, ECCLESTONE NON CI SENTE. Monza al centro

(25/7/2014) – A Budapest per il Gp di Ungheria, Ivan Capelli, oltre a commentare per la RAI il gran premio, potrà avere un primo contatto con Bernie Ecclestone in veste di neo presidente dell’ACI Milano. Eletto martedì scorso, ha subito una bella gatta da pelare. L’Ente controlla, tramite la Sias, l’Autodromo di Monza che è al centro del programma della lista vincente dell’ex pilota Ferrari denominata Sport e Rinnovamento ma anche al centro di una “disputa” con il Padrino della F1. Quest’ultimo, come noto, ha recentemente e anche meno recentemente messo in dubbio il prolungamento del contratto che assicura la gara di F1 fino al 2016. Questione di soldi, ovviamente. Ecclestone ne pretende molti di più degli attuali ma Monza dovrà profondamente riorganizzarsi per fare fronte alle nuove richieste e alla concorrenza estera (Messico, Azerbaijan, Thailandia) e interna (Mugello!). E, ben conscio delle nuove e stringenti esigenze, il programma di Capelli e nuovi soci – Carlo Valli, Enrico Radaelli, Pietro Meda (fratello di Guido), Marco Coldani; Andrea Dell’Orto sarà il Presidente SIAS – punta decisamente a rivitalizzare lo storico impianto brianzolo. Come? Intanto, Monza sarà “offerta”………….


alle aziende del settore auto presenti ad Expo 2015 per l’effettuazione di prove ed esibizioni varie. La vetrina della manifestazione mondiale in programma da maggio prossimo dovrà essere utilizzata a dovere. Ma il rilancio dell’Autodromo, definito “un simbolo dell’intero territorio” conoscerà altri step. Non è una novità, ma è in programma l’imperativo di mantenere vivo l’Autodromo tutto l’anno, anche quale “scenario ideale per trasmissioni televisive e radiofoniche di settore”. L’intento ultimo, però, è di trasformare Monza in un impianto sportivo a tutto tondo. Non solo motori, insomma, che pure faranno la parte del leone senza trascurare, per dire, il ritorno della Formula Junior. Altra vexata quaestio è la creazione di di un Museo legato alla velocità. Dove, se non a Monza? Sarebbe ora. La struttura è prevista inoltre come centro di ricerca e scuola di formazione per guida sicura e sportiva (ma anche per meccanici) attraverso il coinvolgimento delle case automobilistiche Infine, potenziamento del sistema di biglietteria e della Comunicazione e creazione di un asset sinergico tra Brianza, Autodromo, Parco di Monza e Reggia Reale. Ecclestone chiede soldi e per attuare il programma occorrono soldi: chi farà prima?
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ENTUSIASMO FERRARI. Ai Centri Estivi…

(24/7/2014) – I Centri Estivi Ferrari compiono 5 anni e registrano un crescente successo di iscritti. Il Presidente Montezemolo e il collaudatore della Scuderia Ferrari, Marc Gené sono stati i protagonisti della tradizionale visita – l’anno scorso ci andò Alonso – agli attuali 650 bambini, figli dai 3 ai 14 anni d’età dei dipendenti Ferrari che ogni giorno dalle 7.30 alle 20.30, possono affidarli ad 80 educatori professionisti.  “Questa iniziativa, a cui tengo particolarmente – ha detto Montezemolo – rappresenta uno straordinario esempio di welfare aziendale e di virtuosa collaborazione con le istituzioni locali. Tutte le persone coinvolte nell’organizzazione hanno fatto un lavoro grandioso”. 
Il Presidente, in pura versione ministeriale ha aggiunto: “Con i Centri Estivi – ha proseguito Montezemolo – le famiglie possono affidare i propri figli a personale educativo qualificato, in un luogo sicuro, sereno e vicino all’azienda, dando una risposta concreta ai genitori nel periodo della chiusura delle scuole”. Per l’occasione, i bambini si sono esibiti in un piccolo saggio, cantando e ballando in onore degli ospiti, che hanno assistito divertiti. Il Presidente ha infine voluto ringraziare il neo Sindaco di Maranello, Massimiliano Morini, per aver continuato ad appoggiare l’iniziativa, e il parroco di Maranello, don Paolo Monelli per il supporto e il coordinamento.
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BELINELLI, LA STELLA NBA ALLA LAMBORGHINI

(24/7/2014) ‘‘E’ stata per me un’esperienza unica e la realizzazione di un sogno che avevo fin da bambino, quando vedevo sfrecciare le Lamborghini Diablo vicino a casa. Salire poi a bordo dell’Aventador è stata un’emozione fortissima che spero di ripetere presto’’. Il cestista Marco Belinelli, il primo ed unico italiano entrato nella storia sportiva per aver vinto il titolo NBA nella stagione 2013-2014 con i San Antonio Spurs (nonché il primo italiano ad aver vinto l’NBA Threepoint Shootout – la gara da 3 punti – all’NBA All-Star Weekend 2014) ha visitato la Casa di Sant’Agata Bolognese. Accolto da Ranieri Niccoli, Direttore Industriale di Automobili Lamborghini, Marco Belinelli ha potuto ammirare da vicino la Lamborghini AventadorLP 700-4, inentrambe le versioni, coupè e roadster, e la nuova Huracan LP 610-4 che da pochi mesi dal suo debutto ha già riscosso un grande successo tra i clienti di tutto il mondo. Ha inoltre visitato il Museo, che custodisce le vetture storiche Lamborghini, e lo stabilimento di produzione dove vengono assemblate le supersportive. La visita di Marco Belinelli si è conclusa con un test ride a bordo di una Aventador LP 700-4 Roadster insieme a Mario Fasanetto, test driver e collaudatore della Casa del Toro.