![]() |
Da sinistra: Hamilton, Kubica e Rosberg bambini, ai tempi del kart |
(26/5/2014) – Questa volta niente sorrisi e pacche sulle spalle: a Montecarlo è finito il feeling tra i due piloti della Mercedes, amici fin da adolescenti sui kart, Hamilton e Rosberg? Siamo al dualismo acerrimo che oppose Senna e Prost, i due galletti della Mc Laren? Le immagini parlano chiaro – volti tirati, sguardi che non si incrociavano, contatti fisici evitati – e quindi sembrerebbe proprio di sì ma vedremo se Toto Wolff e Lauda riusciranno a ridurre le distanze e se il tempo lenirà le ferite. Ha cominciato, per così dire, Rosberg con l’errore in qualifica che paradossalmente gli ha garantito la pole position tarpando però le ali di tutti gli altri, Lewis in primis. L’inglese è apparso subito molto risentito ma con i giornalisti ha glissato: “Non voglio fare polemica, ora…In passato avrei reagito diversamente ma sono maturato…”. Difficile dire che abbia creduto in pieno alla spiegazione del compagno di squadra e d’altronde, dai microfoni RAI, uno scafato pilota come Ivan Capelli ha subito avvertito “a pelle” qualcosa che non andava in quel dritto al Mirabeau. Ma chissà. Poi la gara, come sempre a Monaco già decisa al 90% a favore del pole-man. Hamilton non ha comunque mai mollato fino all’episodio dell’occhio. Imbarazzante, poi, la distanza tra i due in conferenza stampa. “Certo, la situazione è difficile ma il vantaggio è che ci conosciamo da tantissimo tempo e se c’è un problema ci sediamo e ne parliamo”, ha tentato di smussare gli angoli Rosberg. E il campione del mondo 2008? Freddissimo: “Non ho una risposta da dare”. Ricorderei comunque l’episodio di Sepang 2013, quando il team ha imposto ad un più veloce Rosberg di non attaccare Hamilton. Nico non la prese bene ma è rimasto tranquillo e per nulla polemico nel prosieguo della stagione. Come andrà a finire adesso? I due, con quella super monoposto, si giocano il mondiale. Rosberg non l’ha ancora mai vinto.