(24/3/2014) – E ora tutti a chiedersi se il Vale quest’anno è della partita. Ieri in Qatar Rossi ha fatto una gara delle sue: guardingo nelle prime battute e poi all’attacco, molto deciso. Come ai bei tempi. Certo, davanti a lui ha trovato il nuovo fenomeno, tal Marc Marquez, che come ha dimostrato lo scorso anno – e viene in mente in particolare Laguna Seca – ha già la velocità e la malizia di un veterano. Il pesarese lo ha infilato ma lo spagnolo è stato lesto a rispondere e a vincere. Per Rossi un ottimo secondo posto, tenuto conto che il compagno di squadra Lorenzo ha fatto, lo dice lui, un errore da novellino… Però Rossi fu secondo in Qatar anche nel 2013 ma poi dovette arrancare tutto il resto della stagione dietro il formidabile treno ad alta velocità Marquez-Lorenzo-Pedrosa. Qualcosa è cambiato? “Sento di guidare meglio. – dice lui – L’anno scorso sono sempre stato in grande difficoltà in frenata, senza mai riuscire a trovare una buona messa punto, mentre nel 2014, già nei test abbiamo risolto tanti problemi e adesso mi sento forte in ingresso curva. Non sarà facile continuare così, perché comunque fino alle qualifiche ero decimo, ma nel box c’è un bel linguaggio, riusciamo turno dopo turno a migliorare la moto”. Alla fine, la classe c’è sempre ma può pesare il fattore anagrafico: “Il nostro sport non è così fisico come potrebbe essere, che so, l’atletica. Già nel calcio ci sono tantissimi giocatori fortissimi che sono più vecchi di me. Il segreto è la passione, divertirsi: a me piace fare il mio “lavoro”, lo dico tra virgolette. Insomma, non credo sia così penalizzante la mia età, anche se, naturalmente, il sabato pomeriggio, nel giro alla “morte”, forse sono un po’ vecchio, mi danno sempre quei 2-3 decimi del cazzo e mi tocca partire dietro, però poi in gara sono ancora veloce”.
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