(24/3/2014) – Cosa ci faceva Niki Lauda in Macedonia, al confine con la Grecia ? Lavorava! I cappellini indossati da Niki Lauda fanno parte della storia della F.1, oltre che del conto in banca dell’avveduto ex pilota austriaco. Geniale trasformare l’esigenza di coprire e proteggere il cranio che reca le conseguenze dell’incidente del Nurburgring in un business estremamente proficuo. Leggendario quello Parmalat, poi quelli Romerquelle, Oerlikon, Money Service, per arrivare al più recente Aabar e ora all’ennesimo copricapo rosso che pubblicizza con tanto di logo la società Novomatic, una delle più grandi attive nel campo del gioco, leggi Casinò e affini. Ignota la cifra spuntata dall’ex ferrarista per quattro anni di contratto che prevedono almeno dieci apparizioni l’anno in qualità di testimonial. La prima è avvenuta per l’appunto al Casino Flamengo, in Macedonia, affollato – così narrano le cronache – soprattutto di greci evidentemente non in bolletta che hanno riconosciuto il tre volte campione del mondo tributandogli applausi a scrosci fin dall’arrivo in aeroporto. Diavolo d’un Niki, la sua popolarità non sembra avere mai fine e anche in F.1, dopo le magre esperienze manageriali in Ferrari e Jaguar, la Mercedes ha cominciato a dargli grosse soddisfazioni…
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