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A PROPOSITO DI WILLIAMS E DEL 1978

La nuova Williams FW36
(6/3/2014) –  Sembra un momento molto felice e importante per la Williams(Maldonado forse ha sbagliato valutazione nel voler cambiare aria…) reduce da un anno pressoché disastroso. Domenicali della Ferrari e Button della Mc Laren la danno, insieme alla Mercedes, come la squadra da battere! Oggi a Londra sono stati presentati macchina e piloti – compresi i collaudatori Suzie Wolff e Felipe Nasr – con i nuovi colori Martini e una prevalenza del bianco, che storicamente contraddistingue le monoposto di Sir Frank. I test hanno rinfrancato i componenti del team che sembra aver fatto la scelta più azzeccata soprattutto quando l’anno scorso ha siglato il contratto di fornitura del motore Mercedes. I capitali dello sponsor Martini aiuteranno, così quanto il ritrovato entusiasmo (e sorriso) di Felipe Massa – suo il miglior crono complessivo nelle due sessioni di test in Bahrain – la voglia di uscire dal guscio di Valtteri Bottas e l’apporto di esperienza di Pat Symonds. 

La Williams FW06 del 1978

La FW36 appare una macchina sostanzialmente semplice, pulita, equilibrata, affidabile e veloce. Ricorda, con le dovute differenze, la Williams FW06 del 1978 progettata da Patrick Head con la quale la scuderia inglese, forte anche dei capitali arabi, cominciò a scalare le vette della Formula 1 dopo anni di sacrifici e di dietro le quinte. Quell’anno, il promettente Alan Jones cominciò a distinguersi arrivando anche secondo a Watkins Glen. L’anno dopo, con un modello evoluto a effetto suolo, arrivò la prima vittoria a Silverstone  grazie a Clay Regazzoni. Nel 1980 l’australiano Jones fu campione del mondo. La Williams entrava nell’elite del Circus. Si ricomincia?

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