(1/3/2014) – Annunciata da Enzo Ferrari già nel settembre del 1983, l’1 marzo 1984, al Salone di Ginevra veniva svelata la bellissima, eccezionale Ferrari GTO, nota anche come 288, dalla cilindrata (2855) e dal numero di cilindri (8). Ancora oggi, resta una delle più belle gran turismo del Cavallino – non per niente la sua quotazione resta ai massimi livelli – che decise di riprendere la gloriosa sigla GTO, Gran Turismo Omologato, che rievocava l’altrettanto epocale berlinetta di inizio anni Sessanta dalle spiccate prestazioni sportive. Ne furono realizzati solo 272 esemplari (200 in realtà il numero programmato), tutti prenotati prima della loro entrata in produzione.
Motore a V di 90°, quattro valvole per cilindro, iniezione elettronica, due turbocompressori IHI con intercooler – in F1 era l’epoca del turbo, ma dominava il TAG Porsche – cambio a cinque rapporti più retromarcia, telaio tubolare a traliccio, potenza massima di 400 cavalli a 7000 giri/minuto per una velocità di 305 Km/h e accelerazione da 0 a 100 in 4,9” queste le caratteristiche tecniche di quel gioiello – design Pininfarina – dalla caratteristica coda tronca che ha fatto sognare migliaia di cultori delle Rosse e reso felici quei duecento fortunati possessori.