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IL CIGNO DI MARANELLO. La F14-T fa boom sul web

(27/1/2014) – La nuova Ferrari F14 T, la sessantesima monoposto con la quale la Casadi Maranello affronta il mondiale di F1, è in arrivo in Spagna, attraverso la Francia, a bordo di un trasporto veloce. La squadra, dopo la presentazione di sabato, si è imbarcata a Bologna per volare a Jerez de la Frontera, dove da martedì al 31 gennaio è in programma la prima sessione di test pre-stagionali. L’evento on line, a conti fatti, è stato un successo:  in 24 ore, fanno sapere da Maranello, sono state oltre 8 milioni le pagine viste sul sito della Scuderia, che fanno salire a più di dodici milioni il totale di quest’inizio d’anno. 


Tanto per dare un ordine di grandezza, in tutto il 2013 il numero di pagine lette su ferrarif1.com era stato di poco inferiore alla soglia dei dodici milioni. E’ l’inizio di una nuova era della comunicazione, quella digitale alla quale il Presidente Montezemolo attribuisce sempre maggiore spazio e importanza. La consultazione per la scelta del nome della vettura ha raccolto più di un milione di voti e l’hashtag #F14T ha fatto registrare 9,6 milioni di citazioni in poco più di 48 ore, diventando temporaneamente il più citato sia in Italia che in Spagna. 


Anche su Facebook l’interesse è stato altissimo: l’audience della pagina ufficiale della Scuderia ha raggiunto quota 3,6 milioni e i post dedicati alla monoposto hanno raccolto oltre centomila like. Nel Gran Premio virtuale fra i paesi di provenienza dei tifosi internettiani ha vinto nettamente l’Italia, che ha superato nell’ordine Spagna, Stati Uniti, Regno Unito e Finlandia. In totale i domini rappresentanti nella classifica sono 219, ben più dei 191 membri delle Nazioni Unite: si va dalla A delle isole Aaland alla Z dello Zimbabwe. (SEGUE SCHEDA TECNICA)

TELAIO

TELAIO IN MATERIALE COMPOSITO A NIDO D’APE CON FIBRA DI CARBONIO
CAMBIO LONGITUDINALE FERRARI
DIFFERENZIALE AUTOBLOCCANTE A CONTROLLO IDRALULICO
COMANDO SEMIAUTOMATICO SEQUENZIALE A CONTROLLO ELETTRONICO CON CAMBIATA VELOCE
NUMERO DI MARCE 8 +RM
FRENI A DISCO AUTOVENTILANTI IN CARBONIO BREMBO (ANT. E POST.) E SISTEMA DI CONTROLLO ELETTRONICO SUI FRENI POSTERIORI
SOSPENSIONI INDIPENDENTI A TIRANTE E MOLLA DI TORSIONE ANTERIORE/POSTERIORE
PESO CON ACQUA, OLIO E PILOTA 691 KG
RUOTE OZ (ANTERIORI E POSTERIORI) 13”



  
MOTORE
CILINDRATA
1600 CC
GIRI MASSIMI
15’000
SOVRALIMENTAZIONE
TURBO SINGOLO
PORTATA BENZINA
100 KG/HR MAX
QUANTITÀ BENZINA
100 KG
CONFIGURAZIONE
V6 90°
NR. CILINDRI
6
ALESAGGIO
80 MM
CORSA
53 MM
VALVOLE
4 PER CILINDRO
INIEZIONE
500 BAR – DIRECT
UNITÀ PER PILOTA
5
 MOTORE
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PIOVONO TRICHECHI. Strani musi per le nuove F1 e domani tocca alla Ferrari F14-T

La nuova Mc Laren MP4/29
(24/1/2014) – Si susseguono le presentazioni delle nuove F1 dell’era turbo. Da quello che si è capito o visto, almeno a livello aerodinamico, i progettisti hanno concentrato le loro attenzioni sul raffreddamento dei componenti e sul muso. 
Williams FW 36
Obbligati dal regolamento ad abbassarli, Mc Laren MP4/29, Williams FW 36 e Lotus 22 (che non  sarà presente ai primi test a Jerez da martedì) hanno ottenuto forme da tricheco o giù di lì in grado, si spera per loro, di garantire il miglior passaggio di aria sotto la vettura. Ieri, si è vista anche un’immagine della nuova Force India che però lascia immaginare poco dell’anteriore. Belle macchine, comunque. Ma tutta l’attesa si sposta immediatamente a domani, quando sarà la volta della Ferrari che si chiamerà, questo è pubblico ormai, F14-T. Il nome lo hanno scelto  1.123.741 tifosi che hanno espresso la loro preferenza in una cinquina di possibilità. Soltanto 19,104 (1.7%) sono state le preferenze raccolte in più dal nome vincitore al termine del serratissimo testa a testa con F166 Turbo. 
Lotus E22
Più staccati gli altri tre nomi presenti nella rosa: al terzo posto si è classificato F14 Scuderia (18,8%), seguito da F14 Maranello (12,3%) e F616 (4,8%). A votare, soprattutto italiani, seguiti da appassionati dalla Spagna e poi dagli Stati Uniti, dal Regno Unito e dalla Francia. Ottimo il piazzamento della Finlandia, ottava, mentre fra i BRICS prevale la Russia(7° posto), davanti a Brasile (11°), India (13°), Cina (15°) e Sudafrica (31°). Fra le new entry dell’ultimo minuto va segnalato l’arrivo di Cuba, Groenlandia, Palau e Guinea Equatoriale. Nuovo appuntamento per tutti i ferraristi domani,  sabato 25 gennaio alle 14.30 CET, per la presentazione della vettura con foto e video su 2014f1car.ferrari.com
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ECCO I MIGLIORI PILOTI E CO-PILOTI IRDA

(24/1/2014) – La IRDA(International Rally Drivers Association) ha annunciato i nomi dei 19 piloti rally e dei 17 co-piloti, tra cui 5 donne, che grazie ai risultati ottenuti nell’anno 2013, dopo la disputa di tutti i rally in Italia e nel mondo, hanno ottenuto il miglior punteggio nel ranking italiano rally classificandosi al primo posto nella loro Regione di appartenenza. Sono in totale 1647 i piloti italiani, di questi solamente 10 donne, che hanno ottenuto i risultati necessari ad entrare nel IRDA Ranking, mentre i co-piloti sono 1564 , di questi ben 277 sono donne. Il Ranking promosso dalla IRDA è una classifica che viene compilata attraverso un sistema a punti, i quali vengono calcolati in base all’importanza, alla difficoltà sportiva ed ai risultati dei piloti e copiloti italiani e sammarinesi conseguiti nei rally da essi disputati in tutto il Mondo in base ai risultati ottenuti negli ultimi 365 giorni (un anno) di gare, cosa che i sistemi di classifica attuali non consentono essendo basati su classifiche per singolo campionato, trofeo o rally, con ulteriori suddivisioni tra estero ed Italia, il tutto senza una classifica unica imparziale. Questo il responso finale per ognuna delle 18 regioni italiane che possono vantare piloti nel ranking italiano:
ABRUZZO: Il numero uno dei piloti è ALFREDO “DEDO” DE DOMINICIS  Il numero uno dei co- piloti è SONIA TIBERIO
BASILICATA: Il numero uno dei piloti è GIUSEPPE VIGORITO
CAMPANIA: Il numero uno dei piloti è FABIO GIANFICO  Il numero uno dei co- piloti è LIBERATO MONGILLO
EMILIA ROMAGNA: Il numero uno dei piloti è  ROBERTO VELLANI  Il numero uno dei co- piloti è CHRISTINE PFISTER
FRIULI VENEZIA GIULIA: Il numero uno dei piloti è  CLAUDIO DE CECCO  Il numero uno dei co- piloti è ANNA ANDREUSSI
LAZIO: Il numero uno dei piloti è  GRAZIANO DE SANTIS  Il numero uno dei co- piloti è CRISTIAN GARZUOLI
LIGURIA: Il numero uno dei piloti è  FABRIZIO ANDOLFI Jr. – I Il numero uno dei co- piloti è NICOLA ARENA

Il barese Francesco Laganà

LOMBARDIA: Il numero uno dei piloti è  ALESSANDRO PERICO  Il numero uno dei co- piloti è MICHELE FERRARA

MARCHE: Il numero uno dei piloti è  VALENTINO ROSSI  Il numero uno dei co- piloti è ALICE PALAZZI
MOLISE: Il numero uno dei piloti è GIUSEPPE TESTA  Il numero uno dei co- piloti è ALBERTO MOLINARO
PIEMONTE: Il numero uno dei piloti è  ALESSANDRO BOSCA  Il numero uno dei co- piloti è WALTER NICOLA
PUGLIA: Il numero uno dei piloti è  FRANCESCO LAGANA’  Il numero uno dei co- piloti è FERNANDO SORANO

SARDEGNA: Il numero uno dei piloti è  MAURIZIO RAFFAELE DIOMEDI  Il numero uno dei co- piloti èMARCO DEMONTIS
SICILIA: Il numero uno dei piloti è ANDREA NUCITA  Il numero uno dei co- piloti è GIUSEPPE PRINCIOTTO
TOSCANA: Il numero uno dei piloti è  PAOLO ANDREUCCI  Il numero uno dei co- piloti è TITTI GHILARDI
TRENTINO ALTO ADIGE: Il numero uno dei piloti è  BERND ZANON  Il numero uno dei co- piloti è FRANCESCO ORIAN
UMBRIA: Il numero uno dei piloti è  FRANCESCO FANARI
VALLE D’AOSTA: Il numero uno dei piloti è ELWIS CHENTRE  Il numero uno dei co- piloti è IGOR D’HERIN
VENETO: Il numero uno dei piloti è UMBERTO SCANDOLA  Il numero uno dei co- piloti è SIMONE SCATTOLIN


Per poter vedere tutte le classifiche ranking, piloti, navigatori, con suddivisione per età, sesso, regioni, province, gruppi, classi e per case automobilistiche e modelli vetture è sufficiente visitare il sito www.irdassociation.com, ed inserire la propria mail nell’apposito modulo, immediatamente sarà inviata password di accesso a tutti i dati e le classifiche dei vari ranking.
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ANCHE IVAN CAPELLI ALLA WINTER MARATHON

(23/1/2014) – Con il ritrovo dei concorrenti, alle ore 15, presso il Savoia Palace Hotel di Madonna di Campiglio, prende il via da oggi al 26 gennaio la 26^ edizione della ‘Winter Marathon’, manifestazione di regolarità per auto storiche che, per numero di iscritti e qualità delle vetture partecipanti, è il terzo appuntamento più importante in Italia preceduta solo dalla Mille Miglia e dal Gran Premio Nuvolari. Nella splendida cornice delle montagne del Trentino – il percorso di gara si snoda per circa 430 chilometri e prevede il valico di 11 passi dolomitici e ben 44 prove cronometrate, alcune in notturna. – si sfideranno 130 vetture e 24 top driver (è il record di adesioni). Fra i volti noti la presenza di Ivan Capelli, ex pilota di Formula 1 e ora commentatore Rai, che sarà al via su una Volvo PV544 del 1965 del Registro Italiano Volvo. L’obiettivo è battere il duo Margiotta-Perno, vincitori della scorsa edizione, nuovamente in lizza da favoriti su Morris Mini Cooper S del 1965. Tra le gloriose veterane che si daranno battaglia, la Fiat508 S di Spagnoli-Parisi (con il numero 1) oltre alle Lancia Aprilia di Turelli-Turelli, Canè-Galliani (primi nel 2009 e nel 2011), Salviato-Salviato (vincitori nel 2012) e Aliverti-Maffi (secondi nel 2013). A lottare per il successo ci saranno anche gli emiliani…


Fontana-Scarabelli (Fiat 1100/103 E TV, 1957) e i portacolori del Museo Storico Alfa Romeo di Arese, Alessandro Gamberini (vincitore nel 2008) e Maurizio De Marco su Alfa Romeo Giulia TI Super del 1964 e Salvinelli-Lanfranchi (Alfa Romeo Giulietta SZ Coda Tronca del 1961). Un ritorno è quello di “Pippo” Rapisarda navigato da Ugo Gambardella su Lancia Fulvia 2Cdel 1965. Altri favoriti sicuramente Fontanella-Malta (Porsche 356 Coupé, 1955), Passanante-Salvi (Lancia Appia C10S, 1957), Cibaldi-Costa (secondi nel 2010 e per la prima volta al via sull’insolita Austin A35 del 1957), Aiolfi-Riboldi (Fiat 1500 Coupé, 1960) e il torinese Gianmaria Aghem, navigato dalla moglie Rossella Conti, su Lancia Fulvia Coupé 1.2 del 1967. Sarà Porsche il marchio più rappresentato con 38 vetture tra le quali si segnalano la 356 Speedster del 1954 di Biagio Capolupo e Beatrice Saottini con i colori del Centro Porsche Brescia e due vetture di Porsche Italia: la 356 C Cabriolet 1964 dell’equipaggio composto da Enrico Fulgenzi (vincitore in carica della Carrera Cup) e Sergio Troise e la 911 Carrera RS del 1973 condotta dal General Manager Pietro Innocenti e da Laura Confalonieri. Fra le auto più rare al via, la BMW507 del 1957 dell’equipaggio tedesco Stoschek-Brasch e l’Alfa Romeo 1750 Spider Veloce Prototipo del 1967 del collezionista milanese Corrado Lopresto mentre completano il parco vetture altri modelli interessanti come l Fiat 508 S Balilla Sport del 1935 di Morini-Fiumana, la Ford Cortina Lotus Mk II (1968) dei tedeschi Assmus-Assmus, la Citroën TractionAvant del 1937 di Sandrolini-Ferrari, la Jensen 541R (1960) dei bresciani Squizzato-Benatti, l’inusuale Skoda Felicia Convertibile del 1961 dell’equipaggio formato da Renato e Mauro Timpini, la rara Saab Sonett III del 1974 dell’equipaggio Pellegrino-Valentino oltre a due Volkswagen Maggiolino e le ‘classiche’ inglesi Triumph, MG e Austin Healey. Sono 15 infine le vetture post-68 tra le quali alcuni modelli che hanno fatto la storia dei rallies negli anni ’70 come Lancia Stratos e Fulvia 1.3 S / 1.6 HF, Renault Alpine A110 1600S, Morris Mini Cooper S, Saab 96 V4, Porsche 911 e Fiat Abarth 131 Rally.
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“F1 CRUDELE CON VALSECCHI”. Buon compleanno da Angelo Corbetta

Angelo Corbetta
(23/1/2014) – Che compleanno (27 anni, auguri!) sarà quello di domani per Davide Valsecchi? Il pilota di Erba non twitta dal dicembre scorso ma ha appena fatto sapere di aver concluso l’esperienza in Lotus. E te credo: dopo quello che gli hanno fatto  – Kovalainen nelle ultime due gare al posto dell’ospedalizzato Raikkonen  ma lui era il terzo pilota del team, pagante tra l’altro – inutile restare a disposizione. P.S.: il finlandese è andato così male che si è giocato ogni altra possibilità per il 2014. Ma questo conta poco, ormai. Davide ha voglia di correre, ha classe, sa di poter vincere e cerca un campionato e una macchina adatti a lui. Si parla di IndyCar, ma non è facile. Per un augurio sincero di buon compleanno mi rivolgo ad Angelo Corbetta, titolare della Corbetta Competition, che lo fece debuttare a 18 anni in F3. Era il 2005.
“Veniva dalla F. Renault. Lo ricordo molto determinato, di poche parole ma deciso su quello che voleva per la sua monoposto. Lo feci correre anche nella F.3 tedesca, allora in auge. Eravamo entrambi debuttanti lì. Ad Assen, dopo il primo turno di prove libere andò così bene che l’organizzatore venne a complimentarsi”.
E ora come si mette per lui?
Puntare sulla IndyCar non è una scelta sbagliata. E’ un campionato dove può mettersi in luce ma io gli consiglio di non sottovalutare le ruote coperte. Guardi Fisichella o Liuzzi. Ci sono categorie molto valide che non deve assolutamente considerare un ripiego e che assicurano una bella popolarità.
Valsecchi nel 2005
Ma da team manager, come valuta il comportamento della Lotus l’anno scorso?
Certo sarebbe stato bello vedere Davide in gara. E anche logico: è normale che se hai con te un ragazzo tutto l’anno, che tra l’altro si è ben comportato nei test, quando capita una opportunità la concedi a lui. Ma queste sono solo opinioni. La verità è che la F.1 è crudele e spesso prevalgono interessi che noi esterni non possiamo sapere. La massima formula è l’ambizione di tutti ma spesso non ripaga gli sforzi fatti.
E’ capitato nel periodo sbagliato per i piloti italiani…

Questa è la realtà. Poi la F.1 è strana, con tanti team strani. Ferrari in primis: guardate la Red Bull che ha scommesso su Ricciardo o la Mc Laren che punta su Magnussen. A Maranello invece continuano a snobbare gli italiani e hanno ripreso addirittura Raikkonen…

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FORCE INDIA, BUONA LA PRIMA. E si scopre di più l’Energy Renault

(22/1/2014)– Un po’ a sorpresa, è la Force Indiaa svelare parzialmente – è stata diffusa solo un’immagine laterale – la nuova monoposto 2014, la VJM07. Come previsto praticamente per tutti, il muso si è abbassato anche se i tecnici della scuderia indiana avranno fatto di tutto per incanalare quanta più aria sotto la vettura per continuare ad assicurarsi il massimo carico aerodinamico. Per questo, il progettista Andy Green ha previsto un gradino abbastanza marcato sulla scocca che resta abbastanza arcuata sotto le gambe del pilota. Non si vede il muso ma è già stato annunciato che, come sempre, sarà soggetto a modifiche dettate dalla pista. Infine, ma questo è solo un dettaglio cromatico, la Force Indiaperde il tradizionale colore bianco a favore del nero. “Ci dà un aspetto più feroce”, ha detto VJ Mallya. Appuntamento a Jerez martedì prossimo. Nel contempo, la Renault ha diffuso nuove immagini del propulsore Energy F1 a iniezione diretta che equipaggerà Red Bull, Lotus, Toro Rosso e Catheram. Non c’è che dire: dopo i computer e il banco, parola alla pista…


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ANNIVERSARY / 22 GENNAIO 1959. HAWTHORN, CHE DESTINO: MONDIALE, RITIRO E MORTE

Mike Hawthorn con papillon
(22/1/2014) – In una tipica mattinata inglese di 55 anni fa, per le strade di Guilford, se ne andava per sempre, a 29 anni, Mike Hawtorn. Si dice fosse impegnato in una sfida a due con l’amico Rob Walker. Finì contro un albero con la sua Jaguar. Solo pochi mesi prima si era brillantemente laureato campione del mondo di F1 con la Ferrari F246 Dino di Jano e Chiti. Primo inglese ad affermarsi nella massima formula. Solo un mese prima aveva ufficializzato il suo ritiro dalle competizioni. Strano destino, per questo disincantato ed imprevedibile spilungone che resta nelle cronache per l’alloro conquistato e per il caratteristico papillon che sfoggiava. Amava la velocità ma, forse, non gli interessava più di tanto la costruzione di una carriera con tutti gli annessi e connessi. Correva per puro piacere. Il Drake stesso aveva difficoltà ad inquadrare la sua personalità – “svagato”, “sconcertante” –  pur riconoscendogli lampi di classe. 
Nel 1958 coronò un rapporto non sempre lineare con la Casa di Maranello e grazie alle strategie del DS Tavoni, alla collaborazione dei compagni di squadra e alla piazza d’onore nel GP del Marocco (prima volta di una Ferrari dotata di freni a disco), sopravanzò in classifica finale di un solo punto l’eterno secondo Stirling Moss. Gli bastò. Nel 1955 rimase coinvolto nel terribile incidente di Le Mans. In quell’anno aveva invece incassato il ritiro di un mostro sacro come Fangio – quasi una fine di epoca – e aveva perso i compagni Musso e soprattutto Collins, il pilota americano col quale era più di un amico. Malato ad un rene, voleva tornare a bearsi della velocità solo per hobby. Non gli fu concesso. 
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EUROPEAN F1

Marcus Ericsson, l’ultimo arrivato in F1
(21/1/2014)– Con l’ufficializzazione dei piloti Caterham, il parterre de rois della F.1 2014 è completo. Anche se diminuiscono i GP europei, il Vecchio Continente continua a farla da padrone in fatto di drivers: non aumentano rispetto al 2013 – restano 16 – ma la “scuola”, Germania in testa, resiste alla grande. Perdono un “pezzo” Francia (Pic), Gran Bretagna (Di Resta) e Olanda (Van Der Garde). Anche il Sudamerica conferma 4 chicos (gli stessi dello scorso anno). Perde un alfiere l’Oceania – ritirato Webber – e ne (ri)presenta uno l’Estremo Oriente: Kobayashi reloaded. Curioso: oltre i due finlandesi di Ferrari e Williams, la Scandinavia propone un’altra novità come il deb assoluto Ericsson. Dopo Petrov, spazio di nuovo alla Russia con  Kvjat.
RED BULL: VETTEL – RICCIARDO
MERCEDES: ROSBERG – HAMILTON
FERRARI: ALONSO – RAIKKONEN
LOTUS: GROSJEAN – MALDONADO
MC LAREN: BUTTON – MAGNUSSEN
TORO ROSSO: VERGNE – KVYAT
FORCE INDIA: HULKENBERG – PEREZ
WILLIAMS: MASSA– BOTTAS
SAUBER: GUTIERREZ – SUTIL
CATERHAM: KOBAYASHI – ERICSSON
MARUSSIA: BIANCHI – CHILTON
EUROPA: 16 PILOTI
SUDAMERICA: 4
ESTREMO ORIENTE: 1
OCEANIA: 1

GERMANIA: 4 PILOTI(=)
GRAN BRETAGNA: 3 (<)
FRANCIA: 3 (<)
MESSICO – FINLANDIA: 2 (=)
AUSTRALIA: 1 (<)
SPAGNA – BRASILE – VENEZUELA: 1 (=)
DANIMARCA – RUSSIA – SVEZIA – GIAPPONE: 1 (+)
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TROJAN & TOKEN

(20/1/2014) – Per la Formula1, il 1974 fu un momento davvero di svolta. Quaranta anni fa le macchine cominciarono ad assumere connotati moderni e la categoria diveniva assai ambita da piloti e team. Al GP del Belgio si contarono ben 31 vetture in griglia. Nel campionato alla fine vinto da Fittipaldi d’un soffio su Regazzoni, esordirono due monoposto interessanti che però si riveleranno meteore: la Trojan e la Token, entrambe motorizzate Ford Cosworth 8V. L’anno dopo non erano già più del lotto.

La Trojan F1
La Trojan portava una firma illustre, quella di Ron Tauranac, che la progettò insieme a Peter Hagg. La T 103 bianco e rossa , evoluzione diretta della F.5000, fu portata in pista da un Team che si avvaleva del finanziamento della Suzuki inglese. Al volante il buon Tim Schenken, australiano con padre russo. La macchina, dal musetto largo che conteneva i radiatori sdoppiati poi caratterizzato da un alettone a sbalzo, esordì al GP di Spagna (prima gara europea del ’74, quarta in calendario) ma nei 6 GP disputati non fu mai competitiva sebbene Schenken, almeno in prova, non sfigurasse del tutto.

La Token F1
La Token fu invece progettata da Ray Jessop e corse per i colori della Scuderia del binomio Harper e Vlassopulo. Al volante della verde RJ 02 dagli specchietti carenati si alternarono il più che promettente Tom Pryce (buon piazzamento al debutto assoluto in Belgio, a Nivelles), che ben presto passò alla Shadow e Ian Ashley che poco altro potè tirarne fuori. Ci provò anche David Purley, a Brands Hatch, senza riuscire a qualificarsi. Tre GP e addio.

Meteore, come detto. Ma altre squadre si affacciarono in quell’anno alla massima ribalta del motorismo. Ad un prossimo post.
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SCEGLIETE IL NOME DELLA FERRARI 2014

(15/1/2014) – Per la prima volta nella storia della Scuderia Ferrari saranno gli appassionati di tutto il mondo a scegliere il nome della monoposto con cui Fernando Alonso e Kimi Raikkonen cercheranno di vincere il titolo iridato di Formula 1. Da oggi è possibile votare il nome preferito attraverso il sito ferrari.com e i canali Twitter e Facebook della Scuderia, scegliendo fra questa cinquina: F14 T, F14 Maranello, F14 Scuderia, F166 Turbo, F616Il nome che avrà ottenuto più preferenze verrà reso noto il prossimo 24 gennaio alle ore 12.30 mentre il giorno successivo saranno rivelate in esclusiva le prime immagini della monoposto, insieme ad una serie di contenuti multimediali che permetteranno di scoprirne le principali caratteristiche tecniche. I tifosi non avranno soltanto la possibilità di lasciare il loro segno sull’avventura della Scuderia nel 2014 ma potranno, sempre attraverso il sito e i canali di social network, anche porre le loro domande al Team Principal Stefano Domenicali e ai due piloti ufficiali utilizzando gli hashtag #askStefano, #askAlo e #askKimi. Alle domande più interessanti e stimolanti risponderanno i protagonisti in un video che sarà pubblicato sempre nella giornata di sabato 25 gennaio.