(27/1/2014) – In F1 è stato una meteora e in Europa non è certo molto noto, ma va ricordato. George Follmer, americano di Phoenix, compie oggi 80 anni: nel 1973, unico anno nella massima formula, può vantare un ottimo podio. Compagno di squadra di Jackie Oliver, al volante della nera Shadow DN 1 – sigla che identificava il mitico patron Don Nichols – andò subito a punti al debutto a Kyalami (sesto posto). Altra particolarità: sulla griglia della gara sudafricana “conquistò” il primato di pilota più anziano a prendere il via in una gara di Formula 1. Aveva infatti già 39 anni, un mese e quattro giorni. Continuò a farsi notare: al successivo GP di Spagna, sull’insidioso circuito cittadino del Montjuich, salì addirittura sul gradino più basso del podio dietro solo due mostri sacri come Emerson Fittipaldi e Francois Cevert. Per la verità, nell’occasione, fu platealmente tacciato dal francese della Tyrrell di averlo ostacolato e rallentato ma lui gli rispose placidamente: “Se sei più veloce di me, avresti dovuto essere in grado di superarmi facilmente”.
La carriera di George Follmer si è comunque sviluppata principalmente negli Stati Uniti dove ha corso dappertutto: Nascar, soprattutto Can Am (campione 1972), F. Indy. Uno della genìa di Parnelli Jones, Mario Andretti, Mark Donohue, Peter Revson, Bobby Unser per intederci. Nel 1999 è entrato nella Motorsports Hall of Fame e nel 1972 si guadagnò il Jerry Titus Memorial Trophy assegnatogli dalla Auto Racing Writers and Broadcasters Association. Aveva stoffa.
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George Follmer oggi, da Facebook |