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ALFA ROMEO 4C, LA PIU’ DESIDERATA DAGLI INGLESI

(12/12/2013) – “Una delle auto sportive più entusiasmanti del pianeta“, così FHM Magazine, la più importante rivista lifestyle dedicata al pubblico maschile del Regno Unito, ha descritto l’Alfa Romeo 4C nominandola  Auto dell’Anno 2013. “Dopo svariate consultazioni – aggiungono gli inglesi – è rimasta solo un’auto che meritasse il premio di auto dell’anno FHM. Con la sua velocità da capogiro, il suo bellissimo aspetto e con un prezzo accessibile, Alfa Romeo 4C è stata l’auto che più ci ha entusiasmati nel 2013“. Praticamente la vettura alla quale la maggior parte dei cittadini britannici aspira, quella più ammirata e desiderata. Al Biscione gongolano: un giudizio ancora più importante – commentano – se si considera che FHM è il punto di riferimento per una generazione globale di giovani grazie a 21 edizioni internazionali, siti web in 5 continenti e un accesso diretto ai consumatori tramite stampa, web e applicazioni mobile. 
La 4C viene lodata per il suo “telaio in fibra di carbonio ipertecnologico, la carrozzeria leggerissima e la precisione dello sterzo” oltre che per il suo motore e per le ottimali doti dinamiche. Progettata dagli ingegneri dell’Alfa Romeo e prodotta nello stabilimento Maserati di Modena, l’affascinante coupé a ‘2 posti secchi’ con trazione posteriore e motore in posizione centrale rappresenta l’essenza della sportività insita nel ‘DNA Alfa Romeo’: prestazioni ed eccellenza tecnica finalizzata al massimo del piacere di guida combinate con uno stile mozzafiato. Qualche dato: da 0 a100 km/hin soli 4,5 secondi netti, 258 km/h di velocità massima…


punte di decelerazioni nell’ordine di 1,2 ge punte di accelerazione laterale superiori a 1,1 g. Tutto questo si ottiene con una distribuzione ottimale dei pesi – il 40% sull’asse anteriore, il 60% su quello posteriore – e un peso totale a secco di soli 895 kg – costituiti per la maggior parte da fibra di carbonio, alluminio, acciaio e SMC – oltre ad uno straordinario rapporto peso/potenza inferiore ai 4 Kg/CV. Le performance eccellenti sono raggiunte anche grazie all’abbinamento del nuovo 1750 Turbo Benzina da 240 CV con il cambio a doppia frizione a secco ‘Alfa TCT’ di ultima generazione e il selettore Alfa D.N.A. evoluto con l’inedita modalità Race. In particolare, il nuovo ‘4 cilindri’ 1750 Turbo Benzina con iniezione diretta a 200 bar e basamento in alluminio raggiunge prestazioni sorprendenti: i valori di coppia e di potenza specifica sono ai vertici della categoria, rispettivamente oltre 200 Nm/l e 137 CV/l, mentre la potenza massima è di 240 CV (176 kW) a 6.000 giri.
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UN LIBRO SULLA AUTO AVIO 815

Una foto della prima “creatura” di Enzo Ferrari
(12/12/2013) – Natale, tempo di libri: è stato presentato ieri, presso il Museo Ferrari di Maranello, “La prima corsa di Enzo Ferrari”, scritto da Gian Paolo Maini. Erano presenti, oltre all’autore, il Vicepresidente della casa di Maranello e figlio del Fondatore, Piero Ferrari, e Claudio Rangoni Machiavelli, nipote del marchese Lotario, il secondo protagonista del volume edito da Imprimatur. Il libro narra la storia di uno dei due esemplari della Auto Avio 815, la prima vettura costruita da Enzo Ferrari. Di proprietà di Mario Righini, la 815 è l’unica rimasta delle due prodotte nel 1940 ed è la stessa che prese parte alla Mille Miglia del 1940, guidata proprio dal marchese Rangoni Machiavelli. La presentazione è stata condotta da Antonio Ghini, direttore del Museo.
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STICCHI DAMIANI PORTA JEAN TODT A LECCE

(11/12/2013) – Non tutte le nomine vengono per nuocere: il salentino Angelo Sticchi Damiani, appena eletto nel Senato della Fia – Federazione Internazionale dell’Automobile e nel Consiglio Mondiale dello Sport, porterà a Lecce nel fine settimana (arriverà sabato) niente meno che Jean Todt, il Presidente della FIA ed ex capo supremo della Scuderia Ferrari. L’occasione è fornita dall’iniziativa “Kart in piazza” – da giovedì 12 a sabato 14 dicembre presso l’area fieristica di Piazza Palio dalle 9 alle 18 – il progetto itinerante promosso da FIA e l’Automobile Club d’Italia, tramite ACI Sport, finalizzato alla diffusione della conoscenza del codice della strada e al rispetto delle regole nell’ambito della campagna internazionale per la sicurezza stradale “Fia Action for Road Safety”. Per sensibilizzare i giovanissimi sulle tematiche dell’educazione stradale – l’iniziativa è rivolta ai bambini di età compresa tra i 6 e i 10 anni, ne sono attesi un migliaio – ci saranno anche testimonial d’eccezione del mondo dei motori come il tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans Dindo Capello e il vicecampione europeo Superstock 600 e prossimo in Moto2 Alessandro Nocco, più vari altri campioni del kart. Dopo la fase iniziale teorica, durante la quale ai partecipanti saranno illustrate le nozioni fondamentali del codice stradale, seguirà la prova pratica di guida di un kart sul circuito appositamente allestito, riservata esclusivamente ai bambini autorizzati dai genitori. Sarà comunque una festa per tutti gli utenti della strada che vogliano parteciparvi. Per maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria dell’Automobile Club Lecce al numero 0832.309066; chiedere di prenotare direttamente la partecipazione all’indirizzo acilecce@gmail.com. 
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BERTOLINI, COMPLEANNO PIENO DI MOTIVAZIONI

Bertolini mondiale Fia Gt nel 2008
(11/12/2013) – Il primo dicembre Andrea Bertolini ha compiuto 40 meravigliosi anni. Tanto più intensi quanto dedicati, oltre che alla famiglia, alla sua divorante e insopprimibile passione: l’automobilismo, la velocità, la competizione. E’ nato per quello e lo ha capito appena adolescente. D’altronde, nato a Sassuolo, ha scoperto molto presto che Maranello e la sua leggenda non erano poi così distanti. Quest’anno, ha messo a disposizione la sua esperienza nell’European Le Mans Series con il Team JMW, oltre gli impegni nel Blancpain Endurance Series. Per concludere la stagione – a dire il vero ancora in corso per i tanti impegni anche “segreti” con la Ferrari– si è portato a casa anche il Trofeo della 6 Ore di Roma a Vallelunga. 
Andrea, hai tagliato un altro traguardo: 40 anni. Cosa significa per te, come uomo?
Come uomo, anche a 39 o a 38 anni avevo avuto già il massimo!!! Cioè una famiglia adorabile che mi trasmette una serenità e una carica uniche per affrontare qualsiasi tipo di sfide sportive e il mio lavoro al meglio!!!!
Ricordi come e quando hai “scoperto” il kart?
Certo! A 9 anni mio cugino Daniele mi fece provare il suo mini kart e da lì…..
Sei diplomato Perito Meccanico: ma ti è servito quel corso di studi?
Studiare serve sempre e oggi ancora di più!!
Da ragazzino, il poster di quale pilota avevi appeso nella tua camera?
Quello di  Mike Wilson, cinque volte campione del mondo kart, e quello di Gilles Villeneuve. Poi  venne il momento del poster di Ayrton Senna.

Andrea in veste di collaudatore Ferrari

A 19 anni eri il più giovane collaudatore GT stradali della mitica Ferrari: quando varcasti la soglia della Fabbrica ti sentivi “arrivato”? Cosa notasti subito di particolare o di curioso?
A 19 anni arrivato….??? Credo che chi si sente arrivato, sia nello sport come nella vita, smetta di avere motivazioni!!! Non mi sentirò mai così!!! Come sensazione posso dire di essermi sentito da subito a casa.
Sei il pilota che ha riportato in pista e alla vittoria, nel 2004, la Maserati. Quali sensazioni conservi di quei giorni di dieci anni fa? Sentivi la pressione?
Non ho mai sentito alcuna pressione nella vita quanto semmai la responsabilità di dover concretizzare. Nel mio caso, a livello sportivo, significa….

 dover fare risultato in un ambito nel quale sono coinvolte parecchie persone. Riguardo il periodo con Maserati nel Gt1, che dire: quei sei anni con quattro mondiali conquistati sono stati qualcosa di speciale.
  
Come pilota, cosa apprezzavi di più della fantastica MC 12?
L’handling e come riuscivamo ad adeguarla alle varie penalizzazioni che ogni anno ci imponevano…!!!!
La tua vittoria più bella? Oschersleben 2004? La 24 Ore di Spa? Il Tourist Trophy a Silverstone?
Tutte, per un motivo o per un altro.
La delusione più grande?
Bahrein 2005 in coppia con Wendingler: bastava finire quarti per vincere il mondiale. Ero in testa e si è rotta la coppia conica, unica rottura in 6 anni… Ho visto tutti i ragazzi piangere come bambini…. Me compreso, chiuso in bagno e al telefono con mia moglie. 
Chi è la persona del motorsport verso la quale senti di dovere più gratitudine? E quella per la quale nutri più rispetto e ammirazione?
Tutte le persone con cui ho lavorato e lavoro!!! Ma senza l’avvocato Montezemolo, Ascanelli, Schumacher, Domenicali, Wester e Garbagnati oggi non sarei qua a risponderti.
Come sarà il 2014 di Andrea Bertolini e dove ti immagini tra dieci anni?

Riguardo il 2014, come sempre deciderà la Ferrari e Corse Clienti in quali campionati Gt utilizzarmi. Poi sarò sempre a disposizione della Scuderia per il lavoro al simulatore e i collaudi F1 clienti. Tra 10 anni….?? Mia moglie sostiene che con i miei impegni è impossibile pianificare qualcosa e che, solitamente, non guardo più in là di 4/5 giorni! Ha ragione, quindi figurati se riesco a fare una previsione!!
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DI CAPRIO IN FORMULA E !

(10/12/2013) – La Venturi Automobiles è la decima squadra iscritta oggi al nuovo campionato FIA Formula E, riservato a monoposto a trazione completamente elettrica, in programma dal mese di settembre 2014. La particolarità sta anche nella annunciata joint venture con il pluripremiato attore e attivista ambientalista Leonardo Di Caprio! Il team, con sede a Monaco, è stato infatti co-fondato dall’ attore americano e da Gildo Pallanca Pastor, fondatore della Venturi Automobiles, insieme a Bert Hedaya e Francesco Costa. “Il futuro del nostro pianeta dipende dalla nostra capacità di abbracciare, veicoli a energia pulita a basso consumo. – ha detto Di Caprio – Venturi Grand Prix ha mostrato enorme lungimiranza nella loro decisione di creare una squadra corse ecologica, e sono felice di far parte di questo sforzo“. Accoglie con molta soddisfazione la novità anche Alejandro Agag, CEO della serie Formula E Holdings: “Voglio dare un benvenuto molto speciale per il nostro campionato a Leonardo DiCaprio. Pochi leader ambientali hanno aiutato più di lui per diffondere il messaggio della sostenibilità in tutto il mondo. Avere persone come lui e Richard Branson – ambasciatori globali per l’ambiente – è un privilegio per il nostro campionato e ci aiuterà molto a diffondere l’uso di auto elettriche nelle città di tutto il pianeta “. La Venturi Grand Prix verrà ora presentata alla FIA per l’approvazione e si unirà alle altre contendenti al titolo: Andretti Autosport, Dragon Racing, Asia Cina Racing, Super Aguri, Mahindra Racing, e squadre europee come Drayson Corse, e.dams, Audi Sport ABT e Virgin Racing.
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MASERATI 100 ANNI, VIA ALLE DANZE

(10/12/2013)  – Verso i cento anni. Per la precisione l’1 dicembre del 1914, inVia de Pepoli a Bologna, aprivano le Officine Maserati. Al lavoro – riparazione automobili, elaborazione motori e macchine da corsa – c’erano tre di sette fratelli: Alfieri, Ettore ed Ernesto. La prima pagina di una storia che definire leggendaria non è prosopopea. Alla morte prematura di Alfieri si unirà Bindo. Poi c’era anche Carlo, scomparso troppo presto. Appassionati di meccanica. Di corse. Autentici e geniali artigiani dell’automobile. La Casa del Tridente – il marchio mutuato dalla statua del Nettuno a Bologna – si accinge dunque a celebrare come si conviene l’anniversario, lungo tutto il 2014. Per cominciare, nell’elegante cornice dello showroom della sede Maserati a Modena, è stato presentato il libro ufficiale: “Maserati – Un secolo di storia”, un prezioso volume di 350 pagine in formato 26×29,5 con centinaia di foto in bianco e nero e a colori, molte delle quali inedite. Erano presenti il CEO della Maserati Harald Wester, l’editore Giorgio Nada, il direttore editoriale della casa editrice Leonardo Acerbi e due dei quattro autori del volume: Lorenzo Ramaciotti e Luca Dal Monte.  Gli altri sono Cesare De Agostini e Gianni cancellieri. In prima fila c’era anche Maria Teresa De Filippis, prima donna pilota.

Un momento della presentazione presso lo showroom Maserati a Modena

La prima Maserati, la mitica Tipo 26, risale al 1926 e vinse subito la sua classe alla Targa Florio. Fantastica la doppietta, nel 1939 e 1940, alla 500 Miglia di Indianapolis, prima e ancora unica auto italiana ad affermarsi sul catino dell’Indiana. Nel 1947 comincia la produzione di auto stradali e nel 1957 arriva il primo mondiale di F.1 con Fangio alla guida di un’altra icona dell’automobilismo: la 250F. La saga della prestigiosa Quattroporte ha inizio nel 1963. Non sono mancati anni difficili, poi l’imperiosa rinascita, anche in pista dal 2004 nel FIA GT. Il racconto è lungo e sarà accurato ed entusiasmante: c’ è tempo e voglia di viverlo.

Alfieri Maserati, figlio di Ernesto, e a destra il CEO del Tridente Harald Wester


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APPELLO A STICCHI DAMIANI

(10/12/2013)Angelo Sticchi Damiani, già Presidente dell’ACI e vice presidente FIA, è stato eletto nel Senato della FIA e nel Consiglio Mondiale dello Sport. Ottimo. L’intero mondo dell’automobile tricolore ne esce rafforzato. Detto questo, sorge spontaneo un appello, non tanto per il livello raggiunto dall’avvocato salentino ma soprattutto perché la situazione è critica e lo richiede senza indugi. Il 2014 sarebbe il terzo anno consecutivo senza italiani in F.1. Cosa si può fare per invertire questo trend? La domanda non è peregrina. Ammesso e concesso che ormai le nuove leve possono sbarcare nella massima formula sbattendo sul tavolo una valigia piena di dollari (e i nostri non sono della partita), si impone il piano B del quale molti usufruiscono. Di cosa si tratta? Ma di un aiuto! Della considerazione indotta degli addetti ai lavori. Dei buoni uffici di chi ha voce in capitolo. Esempi? Cominciamo subito dalla Ferrari che per esempio crede moltissimo in Bianchi (ma allora perché non lo ingaggia direttamente, vien da chiedersi) e in qualità di pilota Ferrari Drivers Academy ha goduto di un pieno appoggio per approdare alla Marussia, tra l’altro dall’anno prossimo con motore di Maranello. Martin Whitmarsh, team principal Mc Laren, ha sì rinunciato a Perez ma gli sta assicurando la massima collaborazione possibile affinché il messicano resti in F.1. La Red Bull, dopo la giubilazione fin troppo traumatica di Buemi dalla Toro Rosso, non ha abbandonato lo svizzero al suo destino confermandolo per il secondo anno consecutivo nel ruolo di terzo pilota. La Force India è forse la scuderia più “umana” del Circus: ha ripreso l’anno scorso Sutil dopo un anno sabbatico (e guai giudiziari) e per il 2014 accoglie l’altro figliuol prodigo Hulkenberg (manca solo Liuzzi a questo punto!). Per non parlare di sponsors disponibili solo sostenendo un pilota della stessa nazione: la Total francese per Grosjean, la PDVSAvenezuelana per Maldonado, il messicano Carlos Slim per Perez e Gutierrez, i russi per Kvjat e Sirotkin.. Allora, cosa si fa per Valsecchi, Rigon, Liuzzi, Marciello e Ghirelli che meritano tutti un volante? Presidente Sticchi Damiani, si tratta di crederci davvero. 
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ROMBONI E ANTONELLI, NON DIMENTICHIAMOLI

(9/12/2013) – Purtroppo la stagione motociclistica ha riservato durissimi colpi con la recente scomparsa di Doriano Romboni e di Andrea Antonelli a luglio. La Federazione Motociclistica Italiana e gli amici non dimenticano.  Su richiesta di tanti appassionati, la FMI e il settimanale Motosprint hanno indetto una raccolta in favore delle figlie di Romboni: i versamenti possono essere effettuati con bonifico bancario sul: c/c intestato a FMI BNL PARIBAS – IBAN IT51H0100503309000000000170 – Causale “in favore di Romboni” – Dall’estero: SWIFT BIC BNLIITRR. L’indicazione di nome e cognome (o ragione sociale) sarà considerata come autorizzazione  alla pubblicazione del nome del donatore su Motosprint e media FMI (esempio: Mario Rossi in favore di Romboni). Chi preferisce mantenere l’anonimato è pregato di specificarlo. 
Ieri, sul circuito Internazionale di Viterbo, si è tenuta la prima edizione di “Un 8… di solidarietà”, la manifestazione benefica organizzata dalla onlus Ant8supporters in collaborazione con il Moto Club Spoleto in onore di Andrea Antonelli: Alex Lupino ha portato in pista la motard con la quale si allenava proprio sul circuito laziale ed ha sfoggiato una bandiera con il numero 8. Michel Fabrizio, Davide Giugliano, Loriz Baz, Claudio Petrucci, e poi ancora Simone Corsi, Eddi La Marra e altri ancora si sono poi sfidati a bordo dei kart in ricordo di Andrea. Al termine della giornata tutti i partecipanti hanno liberato in aria tanti palloncini verdi con il numero 8. L’incasso dell’evento sarà devoluto ad Alessia Polita (anch’ella vittima di questo anno disgraziato), presente a Viterbo insieme al fratello Alex, e a Sofia De Barros, bambina colpita da leucodistrofia metacromatica e in cura con le cellule staminali.
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MARGOT LAFFITE INFORTUNATA

(7/12/2013) – C’è apprensione per le condizioni di Margot Laffite la figlia 33enne di Jacques, ex pilota di F1, rimasta seriemente infortunata giovedì scorso in Val Thorens mentre partecipava ad una prova del 25° Trofeo Andros sul ghiaccio. Finita contro una parete di neve ha riportato la frattura di una vertebra cervicale, come da lei (o chi per lei) confermato su Facebook per effetto del forte colpo di frusta. La pilota è stata trasportata in elicottero a Modane e poi, a causa delle avverse condizioni meteo, in auto all’ospedale di Saint Jean de Maurienne. Gli organizzatori del trofeo sostengono che Margot ha mantenuto il suo buon umore e che non vede l’ora di rimettere il casco. Presto altre notizie sulle sue condizioni.
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FERRARI, PIT-STOP OK


(7/12/2013) – Anche quest’anno la Scuderia Ferrari è stata la migliore in termini di tempo medio di realizzazione delle operazioni di cambio gomme: a dirlo un giudice indipendente come Sky Sport F1 che ha consegnato agli uomini di Diego Ioverno, responsabile delle Operazioni di Pista, il trofeo “Pit-Stop Challenge” che premia appunto il team che in media è stato il più veloce durante la stagione 2013. “La ripetitività – ha detto Ioverno a www.ferrari.com – è l’elemento più importante in questo ambito: non significa niente fare un pit-stop sotto i due secondi se poi se ne fanno dieci sopra i tre. Il merito va condiviso anche con il resto della squadra perché dietro c’è anche il lavoro fatto per migliorare le attrezzature, i materiali e il disegno delle parti della vettura che vengono coinvolte durante la sostituzione degli pneumatici”. Dei 90 pit-stop effettuati soltanto 11 hanno richiesto un tempo superiore ai 3 secondi fino al verde, cioè allo spegnimento del semaforo con la vettura già a terra. In 5 di queste occasioni si sono verificati dei problemi fuori dalla norma, come il guasto al DRS di Alonso in Bahrain o le forature di Massa (Bahrain e Gran Bretagna), e una volta, in Cina al terzo pit-stop di Fernando, il pit-stop si è svolto in modalità di sicurezza considerato il vantaggio che in quel momento il pilota spagnolo aveva sul suo più immediato inseguitore. Ben 53 volte le operazioni sono state completate in un tempo pari o inferiore ai 2”5, quello che può essere considerata la soglia fra un ottimo pit-stop ed uno ordinario. La miglior prestazione assoluta rimane l’1”95 fatto segnare in occasione della prima sosta di Alonso durante il Gran Premio del Giappone. Praticamente identico il tempo medio se si mettono a confronto i due piloti della Scuderia: Alonso ha fatto registrare 2”44 al verde e 2”75 in totale (compresa quindi la ripartenza dai box) mentre Massa ha un 2”49 al verde e un 2”76 complessivo