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Bertolini mondiale Fia Gt nel 2008 |
(11/12/2013) – Il primo dicembre Andrea Bertolini ha compiuto 40 meravigliosi anni. Tanto più intensi quanto dedicati, oltre che alla famiglia, alla sua divorante e insopprimibile passione: l’automobilismo, la velocità, la competizione. E’ nato per quello e lo ha capito appena adolescente. D’altronde, nato a Sassuolo, ha scoperto molto presto che Maranello e la sua leggenda non erano poi così distanti. Quest’anno, ha messo a disposizione la sua esperienza nell’European Le Mans Series con il Team JMW, oltre gli impegni nel Blancpain Endurance Series. Per concludere la stagione – a dire il vero ancora in corso per i tanti impegni anche “segreti” con la Ferrari– si è portato a casa anche il Trofeo della 6 Ore di Roma a Vallelunga.
Andrea, hai tagliato un altro traguardo: 40 anni. Cosa significa per te, come uomo?
Come uomo, anche a 39 o a 38 anni avevo avuto già il massimo!!! Cioè una famiglia adorabile che mi trasmette una serenità e una carica uniche per affrontare qualsiasi tipo di sfide sportive e il mio lavoro al meglio!!!!
Ricordi come e quando hai “scoperto” il kart?
Certo! A 9 anni mio cugino Daniele mi fece provare il suo mini kart e da lì…..
Sei diplomato Perito Meccanico: ma ti è servito quel corso di studi?
Studiare serve sempre e oggi ancora di più!!
Da ragazzino, il poster di quale pilota avevi appeso nella tua camera?
Quello di Mike Wilson, cinque volte campione del mondo kart, e quello di Gilles Villeneuve. Poi venne il momento del poster di Ayrton Senna.
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Andrea in veste di collaudatore Ferrari |
A 19 anni eri il più giovane collaudatore GT stradali della mitica Ferrari: quando varcasti la soglia della Fabbrica ti sentivi “arrivato”? Cosa notasti subito di particolare o di curioso?
A 19 anni arrivato….??? Credo che chi si sente arrivato, sia nello sport come nella vita, smetta di avere motivazioni!!! Non mi sentirò mai così!!! Come sensazione posso dire di essermi sentito da subito a casa.
Sei il pilota che ha riportato in pista e alla vittoria, nel 2004, la Maserati. Quali sensazioni conservi di quei giorni di dieci anni fa? Sentivi la pressione?
Non ho mai sentito alcuna pressione nella vita quanto semmai la responsabilità di dover concretizzare. Nel mio caso, a livello sportivo, significa….
dover fare risultato in un ambito nel quale sono coinvolte parecchie persone. Riguardo il periodo con Maserati nel Gt1, che dire: quei sei anni con quattro mondiali conquistati sono stati qualcosa di speciale.
Come pilota, cosa apprezzavi di più della fantastica MC 12?
L’handling e come riuscivamo ad adeguarla alle varie penalizzazioni che ogni anno ci imponevano…!!!!
La tua vittoria più bella? Oschersleben 2004? La 24 Ore di Spa? Il Tourist Trophy a Silverstone?
Tutte, per un motivo o per un altro.
La delusione più grande?
Bahrein 2005 in coppia con Wendingler: bastava finire quarti per vincere il mondiale. Ero in testa e si è rotta la coppia conica, unica rottura in 6 anni… Ho visto tutti i ragazzi piangere come bambini…. Me compreso, chiuso in bagno e al telefono con mia moglie.
Chi è la persona del motorsport verso la quale senti di dovere più gratitudine? E quella per la quale nutri più rispetto e ammirazione?
Tutte le persone con cui ho lavorato e lavoro!!! Ma senza l’avvocato Montezemolo, Ascanelli, Schumacher, Domenicali, Wester e Garbagnati oggi non sarei qua a risponderti.
Come sarà il 2014 di Andrea Bertolini e dove ti immagini tra dieci anni?
Riguardo il 2014, come sempre deciderà la Ferrari e Corse Clienti in quali campionati Gt utilizzarmi. Poi sarò sempre a disposizione della Scuderia per il lavoro al simulatore e i collaudi F1 clienti. Tra 10 anni….?? Mia moglie sostiene che con i miei impegni è impossibile pianificare qualcosa e che, solitamente, non guardo più in là di 4/5 giorni! Ha ragione, quindi figurati se riesco a fare una previsione!!