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MONTEZEMOLO TIRA LE SOMME

(21/12/2013) – Tempo di bilanci e di proponimenti. Chi meglio del Presidente della Ferrari Montezemolo può illuminarci su ciò che è stato e ciò che sarà? Allora ecco di seguito alcune “chicche” estrapolate dalle sue esternazioni durante la cena di Natale con la stampa (Intanto Alonso ha confermato che il numero che avrà sulla Rossa del 2014 sarà il 14. “Mi ha sempre portato fortuna fin da quando vinsi a 14 anni, il 14 luglio del 1996 con un kart che aveva il numero 14” – ha spiegato – “Vediamo se mi porterà fortuna ancora”).
 LA SFIDA DEI NUOVI MOTORI – “Ci saranno grandi novità, alcune fortemente volute da noi, come il ritorno, peraltro ancora parziale, dei test. Il progetto del nuovo powertrain è stato molto impegnativo ma è davvero affascinante. E’ fondamentale che ci sia un riequilibrio fra i fattori che fanno la differenza: non era più possibile andare avanti con una Formula 1 in cui l’aerodinamica contava per il 90%. L’anno prossimo l’affidabilità e la capacità di adattamento dei piloti ad un modo di gestire le gare che sarà molto diverso”.
ALONSO E RAIKKONEN – “Alonso è il più forte di tutti e con lui non esistono problemi. Fa bene ad incavolarsi, siamo noi che dobbiamo dargli una macchina competitiva e, nella seconda parte della stagione, non è stato così. Kimi? Quando l’ho incontrato l’ho visto molto forte e motivatissimo e mi ha fatto molto piacere vedere la grande accoglienza che ha ricevuto, dentro e fuori la squadra. Credo che la coppia che abbiamo sia, insieme a quella della Mercedes, la più forte del mondiale 2014”.

LO SPETTACOLO PERDUTO – “Credo che saranno gare ancor più complicate da seguire rispetto a quanto già non lo fossero in passato. Mi preoccupa pensare che si possano vedere in certe fasi dei piloti che più che correre sembrino dei tassisti, con tutto il rispetto per la categoria. Bisognerà spiegare bene che cosa succederà in pista se non vogliamo correre il rischio di vedere diminuire ancora il numero di spettatori, sia sulle tribune che davanti alla televisione. E’ positivo tutto questo per la Formula 1? Non lo so, vedremo come andranno le cose: è comunque importante che ci sia aria nuova”.

IL NUOVO PUNTEGGIO –  “Non è che mi sia piaciuta molto quest’idea…. 

mi sembra un po’ artificiale e poco sportiva. Credo che sia il momento di sederci attorno ad un tavolo insieme alle altre squadre per discutere l’approccio complessivo alla Formula 1 e voglio organizzare a questo scopo un incontro per la seconda metà di gennaio qui a Maranello. Vorrei parlarne in maniera costruttiva, senza discutere alcunché riguardante la competitività ma facendo proposte in maniera trasparente, senza accordi sotto banco. Ci vuole più dialogo fra i team quando si parla dei problemi della Formula 1”.

LA TERZA MACCHINA –  “Torna d’attualità il tema della terza macchina: ad esempio, sappiamo che c’è una squadra americana che sarebbe pronta ad entrare in Formula 1 se potesse utilizzare una nostra vettura. A questo proposito, non possiamo prescindere dagli USA quando pensiamo al futuro così come non si può pensare di mettere in discussione alcune gare storiche”.

LE MANS – “E’ stata invece una grande stagione nelle competizioni Granturismo, dove abbiamo vinto in tutto il mondo. Sono successi molto importanti anche a livello commerciale perché queste competizioni ci fanno essere ancora più vicini ai nostri clienti. E’ stato bello battere marchi come Porsche e Aston Martin, pur trovandoci in condizione d’inferiorità a causa del regolamento. A proposito di queste competizioni, voglio ribadire che, sebbene rappresenti una sfida di grande fascino, la 24 Ore di Le Mans non costituisce un obiettivo immediato: semmai se ne riparlerà fra tre o quattro anni.”

IL DOPO ECCLESTONE – “Con Bernie Ecclestone parlo spesso: finché c’è lui ci sarà sempre un certo tipo di gestione ma quando, prima o poi, si arriverà ad una conclusione allora cambierà anche la struttura. Non ci sarà più un numero uno ma semmai una struttura con al vertice una persona che abbia un funzione simile a quella di un amministratore delegato di un’azienda. E’ vero che abbiamo adesso un impegno fino a tutto il 2020 ma siamo già alle porte del 2014, quindi non è che manchi poi così tanto tempo….”

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