(20/12/2013) – E finalmente anche
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L’ing. Marmorini, “padre” del nuovo turbo Ferrari |
Un secondo motore elettrico permetterà, così com’è avvenuto finora, di recuperare energia dalla frenata ma avrà una potenza pari circa al doppio rispetto a quello attuale. Tutta l’energia generata dai motori elettrici sarà immagazzinata in un pacco batterie molto più grande e potente di quella esistente ma manterrà la sua collocazione sotto il serbatoio benzina. Il sistema di controllo elettronico sarà ancor più sofisticato rispetto a quello esistente per coordinare e gestire tutte queste unità elettromeccaniche. Un regolamento nuovo, una sfida affascinante, che pone grande enfasi sul recupero dell’energia e sull’efficienza della propulsione”. Marmorini ha voluto chiamare accanto a sé sul palco le persone che hanno coordinato le varie aree del progetto: Mattia Binotto (vicedirettore motori ed elettronica), Enrico Gualtieri (affidabilità motore), Guido Di Paola (progettazione motore), Dave Salters (sperimentazione), Daniele Zecchetti (sviluppo sistemi avanzati), Stefano Lovera (elettronica) e Thierry Baritaud.