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SCHUMACHER, CON IL FIATO SOSPESO

(30/12/2013) – Il neurochirurgo Stéphane Chabarde (che lo ha operato), il responsabile del reparto Rianimazione Jean-François Payen, il responsabile del reparto di neurochirurgia Emmanuel Gay, il Direttore aggiunto del Centro Ospedaliero di Grenoble (dove è ricoverato) Marc Penaud, e il chirurgo (amico) Gérard Saillant. La vita di Michael Schumacher è nelle mani di questi uomini, oltre che nella sua forte tempra fisica. Il collegio medico che lo ha preso in cura dopo il violento incidente di ieri mattina sulle nevi in località Mèribel (Alta Savoia) – ha sbattuto con la parte destra del cranio su una roccia – si è espresso ufficialmente in mattinata: il sette volte campione del mondo di F1 è stato operato d’urgenza per gli ematomi e le contusioni cerebrali nonché l’edema cerebrale patiti e ora è in coma farmacologico per ridurre la pressione cranica e garantire la migliore ossigenazione possibile. La situazione è “molto seria” e la prognosi non è sciolta. “Non ci possiamo pronunciare sulle possibilità di sopravvivenza”, questa la frase choc che fa rimanere tutti col fiato sospeso. Unanime considerazione: senza casco sarebbe morto. Molto scure, durante la conferenza stampa, le facce del’equipe medica che, come detto, sta seguendo “ora per ora” il decorso post-operatorio. Posto che si esca da questo incubo, interrogativi si pongono sulle conseguenze neurologiche di Schumi (45 anni il 3 gennaio prossimo)ma questa, ora, è un’altra storia. La famiglia, attorno alla quale si stringono migliaia di amici-tifosi-simpatizzanti-sportivi (il suo sito personale è preso d’assalto) nel ringraziare per il supporto ha chiesto di rispettare la comprensibile privacy.
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ASCARI E FERRARI, 60 ANNI FA IL CLAMOROSO “DIVORZIO”

(30/12/2013) – Sessant’anni fa, alla vigilia di S. Silvestro, la Scuderia Ferrariemetteva il comunicato nel quale sanciva il “divorzio” da Alberto Ascari, il pilota che con la Rossaaveva appena conquistato il secondo, consecutivo titolo mondiale piloti di Formula 1. Un po’ come se oggi la Ferrari annunciasse l’addio a Fernando Alonso (con l’”aggravante” che Ascari era italiano). La notizia, naturalmente, fece scalpore e discutere a lungo tifosi e addetti ai lavori. Un binomio, quello tra il milanese e il Cavallino con la performante Ferrari 500, all’apice della competitività e della celebrità. Ma le strade si separarono: i caratteri diversi del Drake e di “Ciccio”, come veniva soprannominato il paffuto pilota, e la formidabile offerta economica della Lancia (25 milioni l’anno più i premi) risolsero d’un colpo un rapporto così foriero di successi (il Drake non ne volle sapere di ritoccare l’ingaggio). Una storia cominciata molto tempo prima: il Commendatore pensò a quel giovane di 22 anni, figlio del grande amico e rispettato pilota Antonio, quando venne il momento di affidare il volante della sua prima auto – nel 1940 Auto Avio, la 815 – al GP di Brescia della Mille Miglia. Alberto ruppe un bilanciere e sembrò finita lì. Fu richiamato da Ferrari solo nove anni più tardi, a 31 anni. Da allora si guadagnò la stima del Re di Maranello per la sua velocità e serietà (proverbiale la capacità di fare il vuoto partendo in testa) e arrivarono titoli, vittorie (13 complessivamente), record e fama. Quindi, la decisione di cedere alle lusinghe Lancia, un 1954 difficile, progressi tangibili l’anno dopo, fino all’incidente a Montecarlo (finì in mare) e a quello mortale solo qualche giorno dopo a Monza, mentre provava in giacca e cravatta la Ferrari 750 dell’amico Castellotti. 
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AUGURI…IN ROSSO

(23/12/2013)–  Un augurio di Buon Natale tutto speciale quello che viene dalla Ferrari. La F138, la monoposto che è scesa in pista quest’anno, nell’occasione affidata alla sapiente guida di Marc Gené, come si vede dalla foto si è trasformata e sta portando a termine il suo ultimo compito: portare i doni di Natale in tutto il mondo! Altri auguri “speciali” arrivano dai “puledri” del Cavallino Rampante, i quattro piloti della Ferrari Driver Academy che quest’anno si sono fatti onore, ognuno nel suo ambito: Jules Bianchi, Raffaele Marciello, Antonio Fuoco e Lance Stroll. Infine, vigilia con l’emozione di un pit stop completo di cambio gomme per quanti hanno partecipato a Bari all’evento “Pit Stop Competition” a cura della Scuderia Ferrari Club.

Un momento del Pit Stop Competition a Bari

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GREEN HYBRID CUP, LA PREMIAZIONE

(23/12/2013) – Si sono tenute le premiazioni della stagione 2013 del Green Hybrid Cup, il Campionato Italiano Energie Alternative, primo al mondo per auto ibride GPL-elettrico, che si è appena concluso incoronando campionessa la giovane e promettente Alessandra Brena, accompagnata sul podio dal campione uscente Jimmy Ghione – noto inviato di Striscia la Notizia – al secondo posto e da Marco Brioschi sul terzo gradino. La cerimonia di premiazione è stata condotta dallo stesso Jimmy Ghione nella duplice veste di presentatore e pilota, con la partecipazione straordinaria dell’imitatore Gianfranco Butinar. Durante l’evento sono stati consegnati ai vincitori i prestigiosi premi, una Kia Picanto 1.0 al primo classificato e due scooter da 250 cc e da 125 cc rispettivamente per il secondo e terzo in classifica, ed importanti riconoscimenti a tutti i piloti e partners cha hanno preso parte all’edizione 2013. Presentate inoltre le importanti novità in vista della stagione 2014 del Campionato, nonché il Libro del Green Hybrid Cup 2013, realizzato dal BRC Racing Team ed edito dalla casa editrice EditVallardi, che rivive i momenti dell’edizione appena trascorsa.
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WILSON FITTIPALDI, 70 ANNI ALL’OMBRA

(23/12/2013)Il 25 dicembre compie 70 anni Wilson Fittipaldi, nato a San Paolo e fratello maggiore del due volte campione del mondo Emerson, nonché papà di Christian. Una parentela “pesante” che non gli ha giovato poiché “El rato” si è affermato alla grande ed è nella hall of fame della F.1 e dell’automobilismo mentre lui non ha mai guadagnato gli onori della cronaca e degli albi d’oro. Certo, le corse le aveva nel sangue anche lui. In patria, nel 1966, diventò campione nella categoria Sport per poi passare alla F.3 ma il vero banco di prova fu l’Europa dove sbarcò nel 1970 tra F3 inglese e F2. Nel 1972 il debutto in Formula 1 al GP di Spagna su una Brabahm-Ford orfana di Reutemann bloccato da un incidente. Il connubio si ripetè l’anno successivo, grazie anche alla generosa sponsorizzazione della Bardhal, quando arrivarono i primi punti della carriera: un quinto posto al GP di Germania e un sesto posto a quello di Argentina. Nulla di eclatante, comunque, mentre Emerson, già campione del mondo l’anno prima, lottava stabilmente per la vittoria e avrebbe bissato il titolo l’anno dopo. Il termine di paragone, per l’appunto, che lo affossò. 

Wilson ed Emerson Fittipaldi
Wilson aveva però in testa un’idea meravigliosa alla quale lavorava da tempo e che realizzò: la fondazione della prima scuderia sudamericana di F1 con una macchina tutta brasiliana, realizzata grazie all’apporto del consorzio di 89 produttori di zucchero dello Stato di San Paolo, la Copersucar. Ecosì si chiamò la futuristica monoposto disegnata da Ricardo Divila, con Jo Ramirez oggi diremmo quale Team Principal, presentata in pompa magna alla presenza dell’allora presidente brasiliano Ernesto Geisel. I risultati, nel 1975, non arrivarono e nel 1976 provò a dare consistenza in pista al progetto niente meno che Emerson, clamorosamente transfuga dalla Mc Laren. Gli sforzi profusi non furono mai pari ai risultati. Auguri a Wilson, brasiliano ma dal sangue anche italiano (le origini di papà Wilson Senior, noto telecronista scomparso quest’anno, sono della provincia di Potenza).  

Wilson Fittipaldi su Copersucar

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MONTEZEMOLO TIRA LE SOMME

(21/12/2013) – Tempo di bilanci e di proponimenti. Chi meglio del Presidente della Ferrari Montezemolo può illuminarci su ciò che è stato e ciò che sarà? Allora ecco di seguito alcune “chicche” estrapolate dalle sue esternazioni durante la cena di Natale con la stampa (Intanto Alonso ha confermato che il numero che avrà sulla Rossa del 2014 sarà il 14. “Mi ha sempre portato fortuna fin da quando vinsi a 14 anni, il 14 luglio del 1996 con un kart che aveva il numero 14” – ha spiegato – “Vediamo se mi porterà fortuna ancora”).
 LA SFIDA DEI NUOVI MOTORI – “Ci saranno grandi novità, alcune fortemente volute da noi, come il ritorno, peraltro ancora parziale, dei test. Il progetto del nuovo powertrain è stato molto impegnativo ma è davvero affascinante. E’ fondamentale che ci sia un riequilibrio fra i fattori che fanno la differenza: non era più possibile andare avanti con una Formula 1 in cui l’aerodinamica contava per il 90%. L’anno prossimo l’affidabilità e la capacità di adattamento dei piloti ad un modo di gestire le gare che sarà molto diverso”.
ALONSO E RAIKKONEN – “Alonso è il più forte di tutti e con lui non esistono problemi. Fa bene ad incavolarsi, siamo noi che dobbiamo dargli una macchina competitiva e, nella seconda parte della stagione, non è stato così. Kimi? Quando l’ho incontrato l’ho visto molto forte e motivatissimo e mi ha fatto molto piacere vedere la grande accoglienza che ha ricevuto, dentro e fuori la squadra. Credo che la coppia che abbiamo sia, insieme a quella della Mercedes, la più forte del mondiale 2014”.

LO SPETTACOLO PERDUTO – “Credo che saranno gare ancor più complicate da seguire rispetto a quanto già non lo fossero in passato. Mi preoccupa pensare che si possano vedere in certe fasi dei piloti che più che correre sembrino dei tassisti, con tutto il rispetto per la categoria. Bisognerà spiegare bene che cosa succederà in pista se non vogliamo correre il rischio di vedere diminuire ancora il numero di spettatori, sia sulle tribune che davanti alla televisione. E’ positivo tutto questo per la Formula 1? Non lo so, vedremo come andranno le cose: è comunque importante che ci sia aria nuova”.

IL NUOVO PUNTEGGIO –  “Non è che mi sia piaciuta molto quest’idea…. 

mi sembra un po’ artificiale e poco sportiva. Credo che sia il momento di sederci attorno ad un tavolo insieme alle altre squadre per discutere l’approccio complessivo alla Formula 1 e voglio organizzare a questo scopo un incontro per la seconda metà di gennaio qui a Maranello. Vorrei parlarne in maniera costruttiva, senza discutere alcunché riguardante la competitività ma facendo proposte in maniera trasparente, senza accordi sotto banco. Ci vuole più dialogo fra i team quando si parla dei problemi della Formula 1”.

LA TERZA MACCHINA –  “Torna d’attualità il tema della terza macchina: ad esempio, sappiamo che c’è una squadra americana che sarebbe pronta ad entrare in Formula 1 se potesse utilizzare una nostra vettura. A questo proposito, non possiamo prescindere dagli USA quando pensiamo al futuro così come non si può pensare di mettere in discussione alcune gare storiche”.

LE MANS – “E’ stata invece una grande stagione nelle competizioni Granturismo, dove abbiamo vinto in tutto il mondo. Sono successi molto importanti anche a livello commerciale perché queste competizioni ci fanno essere ancora più vicini ai nostri clienti. E’ stato bello battere marchi come Porsche e Aston Martin, pur trovandoci in condizione d’inferiorità a causa del regolamento. A proposito di queste competizioni, voglio ribadire che, sebbene rappresenti una sfida di grande fascino, la 24 Ore di Le Mans non costituisce un obiettivo immediato: semmai se ne riparlerà fra tre o quattro anni.”

IL DOPO ECCLESTONE – “Con Bernie Ecclestone parlo spesso: finché c’è lui ci sarà sempre un certo tipo di gestione ma quando, prima o poi, si arriverà ad una conclusione allora cambierà anche la struttura. Non ci sarà più un numero uno ma semmai una struttura con al vertice una persona che abbia un funzione simile a quella di un amministratore delegato di un’azienda. E’ vero che abbiamo adesso un impegno fino a tutto il 2020 ma siamo già alle porte del 2014, quindi non è che manchi poi così tanto tempo….”

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NUOVA FERRARI, IL NOME LO DECIDERANNO I FANS

(20/12/2013) – Quale sarà il nome della nuova Ferrari? Preparatevi perché – lo ha annunciato il Presidente Montezemolo durante la tradizionale cena natalizia con i giornalisti – la scelta sarà fatta nel prossimo mese di gennaio insieme ai milioni di appassionati del Cavallino sparsi in tutto il mondo attraverso il web. Maranello si affida dunque alla rete per rendere più che mai social l’evento della presentazione della nuova Rossa per Alonso e Raikkonen – a fine gennaio (presto la data esatta) – tra l’altro sempre seguitissimo. Quest’anno, per il lancio della F138 si sono contati 83.000 utenti collegati contemporaneamente, un numero quasi uguale a quanti hanno seguito il matrimonio reale fra William e Kate (87.000), provenienti da 158 nazioni diverse. Ma il ricorso al web non è una novità: la Scuderiafu la prima a presentare in diretta una sua vettura on line, nel 1996. Da pochi mesi è inoltre attiva la pagina ufficiale della Scuderia su Facebook, che grazie al colombiano Giovanni Refugia Arceo, ha appena tagliato il traguardo dei 500.000 liker mentre la pagina dell’azienda veleggia oltre quota 12 milioni e mezzo. @insideferrari, l’account ufficiale su Twitter – attraverso il quale si può ad esempio seguire in diretta dall’interno del garage di Maranello lo svolgimento di un weekend di gara – conta più di 670.000 follower. Il sito della Scuderia ha superato ampiamente i 10 milioni di pagine viste (+13,5% rispetto al 2012) e ha avuto 3,5 milioni di visitatori unici (+28%) mentre le visite sono cresciute del 20% (da 4,5 a 5,5 milioni). Sono stati ben 227 i paesi da cui ci si è collegati: l’Italia è sempre la prima, seguita dalla Gran Bretagna, dalla Spagna, dagli USA e dal Brasile ma non mancano appassionati nella Repubblica Centrafricana o a Tonga. Fra gli incrementi più significativi c’è sicuramente la Finlandia (+554%): del resto, la notizia del ritorno di Kimi Raikkonen è stata la più cliccata dell’anno (166.119 accessi).
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PREMIATA DITTA ALLISON & MARMORINI

Un momento della conferenza stampa
(20/12/2013) – Il tempo già stringe e dunque tutti affilano le armi per la prossima importantissima stagione di F1, l’inizio di una nuova era. La Ferrari è pronta e si prepara a sfruttare il suo valore aggiunto: “Poter costruire insieme motore e telaio è sicuramente un bel vantaggio per la Ferrari.– ha detto il Direttore Tecnico James Allison in occasione della presentazione dello 059/3 – Altre squadre non possono fare altrettanto e mai come quest’anno sarà un’operazione complessa l’installazione della nuova power unit sul telaio della monoposto. Ho la diretta esperienza di quando ero alla Lotus: è vero che il fornitore del motore cerca di venire incontro alle tue esigenze ma non è mai la stessa cosa di quello che avviene qui, dove c’è una cultura storica legata al lavoro comune nella definizione e nello sviluppo del progetto della nuova vettura”. Questo punto di forza è ben gradito anche al padre del motore Marmorini: “Abbiamo lavorato gomito a gomito in questi anni con i colleghi del telaio – ha aggiunto – proprio perché sappiamo che non ha senso per noi motoristi spingere troppo l’enfasi sul nostro singolo progetto se poi non si adatta ad una vettura vincente. Questo è avvenuto non solamente per quanto riguarda il motore ma anche per tutto ciò che concerne gli altri elementi di questo powertrain che, come potete capire, è molto più complesso rispetto al passato”. “Posso soltanto dirmi d’accordo con Luca.– ha concluso Allison – Il discorso vale anche per un elemento che in questi ultimi anni è stato al centro dell’attenzione come gli scarichi. La loro soffiatura ha offerto delle sfide tecniche interessanti ma devo dire che, personalmente, sono lieto che siano stati eliminati e che si possa tornare a disegnare degli scarichi per sfruttare al meglio la potenza del motore”.
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I SEGRETI DEL NUOVO TURBO FERRARI

(20/12/2013)  – E finalmente anche la Ferrariha “svelato” l’arma segreta 2014, il nuovo motore, pardon motopropulsore turbo che equipaggerà le monoposto di Alonso e Raikkonen. Si chiama 059/3 ma, per la verità, è stata mostrata ad un selezionato numero di giornalisti italiani e stranieri, convenuti ieri a Maranello per il tradizionale scambio d’auguri pre-natalizio col Presidente Luca di Montezemolo, solo un’anteprima tridimensionale. Nessuno scatto fotografico. Diffusa anche la registrazione (anche questa parziale) del new sound del 6 cilindri made in Maranello. “Con il regolamento 2014 non si parla più di motore ma di power unit”. – ha spiegato il Direttore Motori ed Elettronica Luca Marmorini – E’ un progetto molto complesso, su cui lavoriamo da due anni. Ci sarà un motore a combustione da 1600 cc turbocompresso con una portata della benzina limitata a 100 chilogrammi per gara, il che significa che più efficienza ci sarà più potenza sarà disponibile. Al turbocompressore sarà collegato un motore elettrico che fungerà anche da generatore, permettendo così di recuperare energia anche dai gas di scarico. 

L’ing. Marmorini, “padre” del nuovo turbo Ferrari

Un secondo motore elettrico permetterà, così com’è avvenuto finora, di recuperare energia dalla frenata ma avrà una potenza pari circa al doppio rispetto a quello attuale. Tutta l’energia generata dai motori elettrici sarà immagazzinata in un pacco batterie molto più grande e potente di quella esistente ma manterrà la sua collocazione sotto il serbatoio benzina. Il sistema di controllo elettronico sarà ancor più sofisticato rispetto a quello esistente per coordinare e gestire tutte queste unità elettromeccaniche. Un regolamento nuovo, una sfida affascinante, che pone grande enfasi sul recupero dell’energia e sull’efficienza della propulsione”. Marmorini ha voluto chiamare accanto a sé sul palco le persone che hanno coordinato le varie aree del progetto: Mattia Binotto (vicedirettore motori ed elettronica), Enrico Gualtieri (affidabilità motore), Guido Di Paola (progettazione motore), Dave Salters (sperimentazione), Daniele Zecchetti (sviluppo sistemi avanzati), Stefano Lovera (elettronica) e Thierry Baritaud. 

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SPETTACOLO PERDUTO IN F1: SONDAGGIO DELL’EQUIPE

(18/12/2013) – Punteggio raddoppiato all’ultima gara: è una delle nuove regole della F1, alla ricerca dello spettacolo ahimè perduto. Vettel l’ha definita assurda, altri hanno “aperto” alla novità. Una cosa è certa: tutti, almeno nella seconda metà stagione,  hanno trovato nei gran premi un valido aiuto contro l’insonnia. Il grande quotidiano sportivo francese L’Equipe si è posto il problema e, sul web, ha invitato gli appassionati ad indicare quali cambiamenti auspicherebbero per dare più spettacolo alle corse della massima formula. Ebbene, su 4601 votanti, il 54% vede nella presenza di più fornitori di pneumatici il miglior espediente; il 17% ritiene utile allo scopo dotare tutte le squadre dello stesso motore e telaio seguiti a poca distanza, il 14%, da quelli che invece guardano con favore ad un sistema di griglia invertita (come d’altronde in molte altre categorie dell’automobilismo). Numerose altre, comunque, sono state le indicazioni pervenute: dall’abbandono del DRS al ritorno dei rifornimenti in corsa, da un sistema di handicap attraverso la maggiorazione di pesi alla minore severità dei commissari (quante volte si è dibattuto sulle penalità appioppate per un incidente di gara o meno?), dalla possibilità di effettuare più test pneumatici fino alla soppressione delle gare su piste poco spettacolari. Tutte proposte e desideri ben noti agli appassionati. Quella più probabile, a breve, può essere l’arrivo di un secondo fornitore di pneumatici. Il nome c’è già: la Michelin