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Mese: Novembre 2013
(11/11/13) – Kimi Raikkonen, da par suo, ha tagliato la testa al toro: non correrà gli ultimi due gran premi in Usa e in Brasile e giovedì si opererà alla schiena a Salisburgo. Davide Valsecchi è sui blocchi di partenza ma al momento non c’è ancora l’annuncio ufficiale della Lotus. Nonostante la recente “pacificazione” con la squada il finlandese ha evidentemente preferito cominciare a pensare al 2014 e, nel contempo, evitare ulteriori stucchevoli incomprensioni (chiamiamole così). Il problema che lo affligge da tempo si era riacutizzato a Singapore e dopo l’intervento la convalescenza durerà un mese. Poi comincerà l’esperienza-bis a Maranello. Ora, logica vorrebbe che Davide Valsecchi, terzo pilota del Team, possa finalmente debuttare ad Austin nel prossimo fine settimana. Il comasco, da tempo, si danna per sensibilizzare addetti ai lavori e simpatizzanti nella speranza di avere una opportunità che gli consenta di mettersi in mostra e che riporti in pista un italiano dopo gli addii di Fisichella, Trulli e Liuzzi. L’ora sembra propizia e sarebbe davvero strano il contrario: la Lotus è in lotta per il secondo posto nel campionato Costruttori e il pilota con la maggiore confidenza con la nera monoposto è lui, sebbene al debutto nella massima formula. Davide (parte comunque domani per gli Usa) attende la conferma a minuti e si limita a dire “Sarebbe bellissimo: io sono pronto”. (Ipotesi negativa: Hulkenberg, già “svincolato” dalla Sauber e pilota “preferito” ad Enstone, passa subito alla Lotus e Barrichello disputa (e paga) le ultime due gare, tra le quali il suo Brasile, con la Sauber ).
(8/11/2013) – C’è la data: il 15 novembre al Circolo della Stampa di Milano, in corso Venezia. E’ lì che Alfredo Cazzola, ex patron del Motor Show, presenterà ufficialmente il progetto del “Salone Internazionale dell’Auto di Milano”. L’ipotesi di un nuovo salone italiano dedicato all’automotive si era immediatamente appalesata dopo l’annuncio-choc dell’annullamento dell’edizione 2013 del Motor Show di Bologna – nelle mani francesi della GL Events – per mancanza di adesioni. Ora arriva la conferma e venerdì prossimo ne sapremo di più. Cazzola, libero da vincoli contrattuali che per cinque anni dalla cessione del Motor Show gli impedivano di mettere in campo una “creatura” concorrente, è subito sceso in campo e pare che possa contare su numeri e soprattutto idee nuove. Un percorso, evidentemente, avviato da tempo: impossibile mettere in piedi qualcosa di così grande in due mesi… Cazzola è stato sempre molto critico sulla gestione della kermesse bolognese seguita alla sua: “è stato azzerato il lavoro di trent’anni”, ha detto in tempi anche non sospetti, quando qualcuno invocava un suo intervento a fronte di numeri in calo. La situazione, negli ultimi anni è precipitata e forse solo Milano, con il traino dell’Expo 2015, potrà garantire all’Italia, Patria dei Motori, un salone degno per le quattro ruote. Vedremo: certo è che si è scataneta una guerra con, dall’altra parte, la Fiera di Bologna che non intende mollare. Il 19, quattro giorni dopo l’attesa conferenza stampa di Milano, l’assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia Romagna, Muzzarelli, incontrerà il Ministro dello Sviluppo Economico Zanonato proprio per cercare soluzioni che salvaguardino la storica manifestazione felsinea. Si parla di una focalizzazione sull’auto ecologica e la mobilità sostenibile. Basterà per reggere la concorrenza – pare nello stesso, classico mese di dicembre! – dell’innovativo salone meneghino di Cazzola (tra l’altro fortemente appoggiato dalla potente Fiera Milano)?
(8/11/2013) – Ma allora non c’era nulla di vero nei larghi sorrisi, nelle tronfie dichiarazioni di soddisfazione e sulle ottimistiche prospettive per il futuro che i capi della Superstars dispensavano a Vallelunga, durante l’ultimo appuntamento della serie riservata alla V8. Allora Morbidelli rischia di essere l’ultimo campione titolato. La società organizzatrice del campionato è stata messa in liquidazione. Stop, finito tutto. Maurizio Flammini ha “dovuto” diramare un comunicato davanti alla costernazione di quanti erano già in febbrile attività per assicurarsi auto, piloti e sponsor per la stagione 2014. Cosa è successo? Il problema è quello che attanaglia tutto il mondo del motor sport (e non solo ovviamente): c’è crisi economica. Ecco il passaggio fondamentale : “Il raggiungimento, inoltre, di un alto posizionamento internazionale del Campionato ha dato al nostro gruppo grandi soddisfazioni, nonostante l’attuale congiuntura di mercato che non ha consentito la prosecuzione dell’organizzazione dello stesso da parte della società SWR SpA”. Detto questo, la speranza è l’ultima a morire. Flammini ricorda orgogliosamente che FG Group ha inventato dal nulla la Superbike (poi ceduta) assurta per “fama” ai livelli di Nascar, F1, MotoGp. Conclude: “Sono certo che l’eredità di un Campionato come la Superstars sia tale da consentirgli di rinascere presto. Sono pronto a collaborare con investitori che abbiano interesse a partecipare ad un’iniziativa di alto profilo“. Siamo al punto e accapo. Chi avrà la forza e la voglia di prendere in mano (leggi sborsare i soldoni) la situazione?
(8/11/2013) – Quella di Valencia sarà l’ultima gara della MotoGp 2013 ma anche l’ultima del binomio epico Rossi – Burgess. Un po’ a sorpresa, per la verità, The Doctor ha annunciato la separazione dallo storico capomeccanico, che lo seguì nella sua clamorosa e trionfale diaspora dalla Honda alla Yamaha, proprio in apertura del week end che chiuderà una stagione, la sua, certamente migliore di quelle devastanti trascorse alla Ducati, ma altrettanto indubbiamente al di sotto delle aspettative. L’iniziale secondo posto in Qatar – grande rimonta – aveva fatto sperare nel “ritorno” a tutti gli effetti del mirabolante Rossi, poi la pista ha sancito la superiorità dei tre spagnoli Marquez, Lorenzo e Pedrosa. Meno male, la ciliegina della vittoria di Assen. Ma non è servito. “In tutti questi anni Jeremy è stato quasi come un papà per me nelle corse, ma era il momento giusto per cambiare”, ha sancito impietoso il marchigiano. Perché? Rossi ha negato dissapori: “Avevo solo bisogno di un cambiamento per trovare nuove motivazioni ed avere una spinta in più in vista del 2014” . Una cosa è certa: lo scorso giugno Burgess, dati alla mano, non aveva mandato a dirgliele. In un’intervista era stato sincero: “Se Rossi dovesse vincere un altro mondiale, sarebbe un miracolo. Quando sei giovane hai un coraggio e un modo di affrontare i rischi in gara che con gli anni non hai più. Valentino deve accettare il passare del tempo“. Va bene gli stimoli nuovi, ma Vale deve essersela legata al dito.
(7/11/2013) – Felipe Massa, come detto ieri, si accinge a vivere lunghi momenti di intenso addio alla Ferrari. Nel fine settimana sarà protagonista delle Finali Mondiali del Ferrari Challenge al Mugello: la pista di casa, i tifosi di sempre. Dieci anni al Cavallino, solo Schumi ha vestito di rosso più di lui. In una intervista rilasciata ieri alla Gazzetta dello Sport, il brasiliano ha praticamente riassunto la sua militanza a Maranello: “È come far parte di una Nazionale: lavorare per la Ferrari è come avere la maglia azzurra o giocare nella Seleção. Devi essere preparato”, ha specificato efficacemente. Un sogno realizzatosi nel 2001: “Ero reduce da una stagione in F.Renault con la Cram : andai a incontrare Jean Todt, in giacca e cravatta, tiratissimo. Ma tremavo”. Momenti belli, come il titolo mondiale sfiorato nel 2008, e brutti, come l’incidente a Budapest nel 2009. Ma il “momento più bello della mia vita” è stato un altro, nel 2006: “Quello del primo successo in Brasile. Per un brasiliano vincere in casa è come conquistare un campionato. Ricordate Senna? Quando si impose a Interlagos era più felice di quando aveva vinto il Mondiale! A Interlagos ho imparato a correre, lì sono cresciuto: vincervi, su una Ferrari indossando una tuta verde e gialla”. Poi gli sono state chieste considerazioni sintetiche sugli uomini del Cavallino. Il Presidente Montezemolo: “È una persona di gran cuore e un abile promotore. Sa descrivere e vendere cosa è la Ferrari. L ’uomo giusto per essere presidente e non parlo solo di corse. Ha un talento enorme per rappresentare l’azienda”; Domenicali: “Di certo un amico, siamo cresciuti insieme in Ferrari”; Todt: “Il mio miglior maestro. L’ho conosciuto quando avevo 19 anni ed è stata la persona più importante della mia carriera”; Smedley: “È stato una parte importante della mia carriera…..
Ho iniziato a correre con la Ferrari e avevo come ingegnere di pista Gabriele Delli Colli ma le cose non andavano come dovevano e dunque ho scelto Rob che era all’inizio ed era alla squadra test. Lui mi conosce al 100%”. Immancabile, poi, la domanda sul compagno di volante più forte. Per Felipe è Alonso: “Schumacher era altrettanto veloce, ma come intelligenza Alonso è migliore perché riesce a mettere insieme tutto alla perfezione”. Interessante anche la disamina sull’annata (storta) 2013: “A inizio anno l’auto era competitiva, il guaio è che non siamo riusciti a svilupparla come si doveva. E come altri hanno fatto. La differenza di performance in questo finale di campionato è legato a una macchina che non è stata sviluppata in maniera corretta”. Infine, ovviamente, il suo futuro. Dopo la F 1, Massa pensa al DTM o alla Stock Car brasiliana dove è approdato anche l’amico Barrichello ma interpellato sulla scelta di Webber (Mondiale Endurance) ha risposto: “Non ho esperienza nelle gare di durata, però se riuscissero ad avere più team al vertice potrebbe diventare interessante”.
(7/11/2013) – Tra la Lotus e Kimi Raikkonen è veramente tornato il sereno? Ultimi rumors danno ancora per possibile uno scambio tra Hulkenberg, in predicato per passare alla Lotus nel 2014, e il finlandese (che quindi guiderebbe una Sauber) già per le ultime due gare. Mah, sarà. Ma per pacificare gli animi è intervenuto il Chairman Gerard Lopezin persona, che sul sito del Team Lotus, si esprime molto positivamente sul prossimo ferrarista. “L’unico motivo per cui stiamo lottando per il secondo nel Campionato del Mondo costruttori è per tutti i punti che lui ha segnato. Stiamo facendo tutto il possibile per garantire Kimi e continuare a combattere fino alla bandiera a scacchi in Brasile”. Ok, ma brucia ancora l’alterco al GP d’India con il capo meccanico Alan Permane. “E’ stato solo uno scambio di una manciata di secondi nell’ambito di un rapporto di due anni… bisogna accettare che ognuno è appassionato di corse e, a volte, queste cose accadono”, minimizza. Lopez consegna poi un ritratto umano di Kimi diverso da quello solito di Iceman. “Dal mio punto di vista, è spesso frainteso. Lui è in realtà molto loquace, un ragazzo molto amichevole e gentile: in questi due anni ho guadagnato un amico in F1 che è un posto difficile per questo”. L’amico, però, ha scelto la Ferrari. “Per molto tempo abbiamo avuto l’opportunità di tenerlo con noi, ma non siamo stati in grado di operare per tempo o rendere l’offerta che la Ferrari è stata in grado di fare. Questo mi ha rattristato perché è come il figlio prodigo ci lascia. Ci mancherà…”. Alla Ferrari, ovviamente, sarà un avversario: “Credo che Kimi farà un buon lavoro. Abbiamo visto cosa è capace di fare, sappiamo che forza formidabile può essere”. Speriamo che i tecnici ex Lotus Allison e De Beer ora al Cavallino gli diano una macchina competitiva.
(6/11/2013) – Mark Webber, come si sa, a fine anno lascerà la Red Bull e la F.1. Vivrà l’esperienza Porsche nel Mondiale Endurance, Le Mans compresa. I rapporti con Vettel e Helmut Marko sono al lumicino: tra loro, ormai, poche parole e zero sguardi. Il Team, però, vuole almeno tentare di dissipare ogni rancore e sta organizzando un degno saluto finale al suo pilota. Anzi sta preparando un “grazie” globale con l’aiuto dei fans. La richiesta, infatti, è quella di inviare una foto oppure Istagram / Vine video attraverso Facebook, Twitter, Google + o ancora il sito web della squadra. Basta utilizzare # MakeYourF1Mark sui messaggi e ricordarsi di inviare anche una e mail di presentazione all’indirizzo social@redbullracing.com allegando la tua foto e / o video. Con il collage dei lavori giudicati più creativi verrà assemblato un video che verrà presentato a Mark alla sua ultima gara in Brasile! In più si procederà ad un sorteggio tra i partecipanti all’iniziativa: il primo avrà la possibilità di incontrare l’australiano nel corso della stagione in Gran Bretagna (la Red Bull pagherà il volo e se richiesto anche l’alloggio) e di visitare la mitica sede di Milton Keynes (oltre ad una sacca ricolma di regali e un telo firmato da Webber), il secondo riceverà un casco Infiniti Red Bull Racing Mark Webber e una replica della galleria del vento pneumatici Pirelli, oltre alla sacca e al telo firmato. Un omaggio è previsto per altri tre “concorrenti”. Let’s go and thank you Mark!
(6/11/2013) – Mentre attende che tutto si appiani per annunciare, con tutta probabilità, il passaggio alla Williams, Felipe Massa continua con il sorriso la sua opera di testimonial del Cavallino: è stato lui l’ospite d’onore della cerimonia d’apertura del primo Ferrari Store in Kuwait. Dpo il GP di Abu Dhabi il brasiliano si è recato all’Avenues Mall, dove è situato lo Store, alla guida di una 458 Spider e con un seguito di oltre cento vetture Ferrari che hanno attraversato in parata la città. Al taglio del nastro hanno preso parte accanto anche il Direttore del Brand Ferrari, Andrea Perrone, e il vicepresidente di Wahran Trading, Abdul Aziz. Aperto lo scorso maggio, lo Store di Kuwait City occupa una superficie di circa 200 mq e offre tutta la gamma di prodotti Ferrari, da quelli dedicati ai fan della Scuderia a quelli più eleganti ed esclusivi che fanno parte della collezione Cavallino, nonché ai giocattoli, ai modellini, ai capi d’abbigliamento per i giovani e ai memorabilia di Formula 1. Il Ferrari Store di Kuwait City è il sesto nell’area del Golfo Persico ed è gestito in franchising da Al Fahim Enterprises LLC. Sono invece più di 50 i negozi del Cavallino Rampante nel mondo, situati nel cuore delle città più importanti fra cui New York, Milano, Johannesburg, Honolulu, Los Angeles, Singapore e San Francisco.
(5/11/2013) – “In strada per Eicma, si inizia una nuova avventura”: così scriveva Marco Melandri su Twitter mentre guidava verso il Salone Internazionale della Moto di Milano per la presentazione come nuovo pilota ufficiale Aprilia in Superbike. Lì, il presidente della Piaggio, gruppo che controlla il marchio di Noale, Roberto Colaninno, gli ha fatto trovare una sorpresina: l’annuncio che dal 2016 l’Aprilia parteciperà ufficialmente al campionato mondiale di Moto Gp! “Dopo i successi in Superbike vogliamo andare in MotoGP per vincere subito”, ha detto. Chissà se dopo tanta sfortuna – i ritiri di Kawasaki e Bmw che sul più bello gli hanno sfilato la moto da sotto il sedere – per una volta Melandri l’ha imbroccata giusta. Sarà lui il pilota della nuova avventura? A domanda, ha risposto di non saperne niente, che non se ne è parlato, che è presto. Colaninno l’ha elogiato: “Con noi Marco dimostrerà di essere un pilota straordinario”. Insomma, si vedrà: nel 2016 avrà però 34 anni, tanti quanto Valentino Rossi oggi che nulla può contro la freschezza degli avversari spagnoli più giovani. Aprilia comunque è una garanzia: quest’anno è campione del mondo Costruttori in Sbk e ora è a quota 5 campionati mondiali vinti negli ultimi quattro anni per un totale di 52 titoli mondiali conquistati in poco più di vent’anni, con 38 vittorie, 93 podi e 16 pole position. Detto di Marco, cosa starà pensando Dall’Igna che è appena passato alla Ducati? Romano Albesiano, da pochissimo Responsabile di Aprilia Racing, gongola.
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MASERATI DA SOLD OUT IN CINA
(5/11/2013) – Due splendide fotografie dalla Cina: l’ultima gara del quinto round del Maserati Trofeo MC World Series, che si è disputato lo scorso settimana sul circuito di Shanghai, ha attirato ed emozionato un numerosissimo pubblico che ha riempito le tribune del tracciato dove sfrecciano le Formula 1. Merito, anche, della nutrita pattuglia di piloti asiatici che hanno preso parte al penultimo appuntamento del Tridente. Ai migliori, presso l’Hospitality Maserati allestita all’interno del circuito, sono stati assegnati alcuni premi speciali: l’equipaggio cinese composto da Wang Yang e Wei Yu e la coppia formata da Akihiro Asai (Giappone) e Billy Fung (Hong Kong). Per la cronaca, sul gradino più alto del podio è salito Ange Barde che non ha dovuto scontare alcun handicap di tempo durante la sosta obbligatoria ai box. Extra time che invece ha gravato sul risultato finale di Renaud Kuppens (secondo classificato) e Mikkel Mac (terzo). Quarto sotto la bandiera a scacchi Mauro Calamia, autore di una prova convincente che lo ha visto scattare dalla dodicesima posizione.
Lo svizzero ha visto svanire l’opportunità di salire sul podio nelle ultime tornate della prova endurance di 50 minuti, quando con Mikkel Mac ha inscenato un bellissimo duello con sorpassi e controsorpassi. Quinto l’equipaggio composto da Alberto Cola e Patrick Gobbo, di fronte a Sbirrazzuoli e Adrien De Leener. Sesto Jiaing Tengyl, primo tra i piloti asiatici che hanno preso parte al quinto appuntamento del monomarca del Tridente che ha visto schierate in griglia 26 Maserati GranTurismo MC Trofeo. Nelle due prove del sabato, invece i successi sono andati a Cedric Sbirrazzuoli e Alan Simoni. L’ultimo e decisivo appuntamento si disputerà sul circuito di Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti il prossimo 13 dicembre.