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Mese: Novembre 2013
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(22/11/2013) – Felipe Massa correrà il suo ultimo gran premio con la Ferrari con un casco celebrativo. Colore? Rosso, ovviamente. “E’ il mio modo per ringraziare la Scuderia per tutti questi anni passati insieme e per esprimere il grande orgoglio di aver corso con questa squadra. La mia gratitudine va a tutte le persone con cui ho lavorato, con cui sono stato amico, con cui ho condiviso momenti più o meno belli”. Sul retro di questa edizione speciale tutti i numeri del pilota brasiliano in rosso: un anno come pilota collaudatore, 8 anni come pilota ufficiale, 139 gare disputate, 11 vittorie, 15 pole position e 14 giri veloci. Numeri che il pilota brasiliano spera ardentemente di incrementare domenica nella gara di casa:
“Sarebbe il finale più bello di questa bellissima storia”. Fernando Alonso rende onore al compagno: “Abbiamo sempre lavorato a stretto contatto, e abbiamo costruito un rapporto di amicizia anche fuori dalle piste, in parte per le attività che organizza la squadra, come l’allenamento fatto a Lanzarote, così come il tempo trascorso insieme a Madonna di Campiglio. Abbiamo vissuto bei momenti insieme. In pista ci sono stati degli alti e dei bassi, nel caso di Felipe di solito legati agli pneumatici che avevamo, come nel 2011 quando ha fatto un po’ più fatica di me. Ma è sempre stato competitivo e spero che qui, nella sua gara di casa, davanti al suo pubblico, possa fare bene. Sono sicuro che la Ferrari , me compreso, darà il 120 per cento per lui per fare un buon weekend. Auguro tutto il meglio a Felipe per la prossima stagione, anche se spero non sia troppo forte!”.
(22/11/2013) – Il circuito di Sakhir porta per la prima volta nell’arcipelago del Golfo Arabico, sui 1414 metri del Viva Karting Track, il Campionato del Mondo CIK-FIA KF e KF Junior, dopo la prima tappa che si è svolta sul circuito inglese di Brandon, a inizio settembre per la KF , e sul tracciato campano di Sarno (SA), poco più di un mese fa, per la KF Junior. Le due categorie sono riunite fino a domani per la loro seconda e decisiva tappa iridata. Ubicato accanto al circuito che ospita il G.P. del Bahrain di Formula 1, il Viva Karting Track porta l’ulteriore novità delle gare in notturna, che sabato 23 novembre, nella grande struttura che sorge a circa 30 Km dalla capitale Manama, avranno la loro giornata conclusiva.
L’olandese Max Verstappen(CRG-TM-Vega) è al comando della classifica provvisoria, dopo aver dominato al primo appuntamento di Brandon (GB). Intanto, ha avuto modo di trionfare anche nel Mondiale CIK-FIA KZ di fine settembre a Varennes ma pare proprio intenzionato a completare una raccolta di titoli iridati unica nel suo genere, soprattutto considerando la giovane età (solo 16 anni) del driver di Hasselt. A insidiarlo più da vicino, tra i 55 piloti iscritti al Mondiale in Bahrain, è il danese Nicklas Nielsen (Kosmic-Vortex-Vega), giunto secondo in Inghilterra e mostratosi sempre in forma nel corso della stagione. Altrettanto competitivo è il britannico Ben Hanley (Art GP-TM-Vega), salito sul podio inglese davanti al russo Egor Stupenkov (Energy-TM-Vega), battuto in Finale al termine di un vivace duello. Interessanti a Brandon sono stati pure il polacco Karol Basz (Tony Kart-Vortex-Vega), che non ha concretizzato in Finale il secondo posto espresso in Prefinale, e il canadese Lance Stroll (Zanardi-TM-Vega), a ridosso dei primi in Finale.
Per la prima volta la CIK-FIA assegna inoltre il titolo di Campione del Mondo alla categoria internazionale riservata ai più giovani, la KF Junior. Nel corposo elenco di 80 iscritti….
sono da osservare i piloti più in vista nella prima tappa del Mondiale, svoltasi a Sarno (SA) nel weekend del 6 ottobre. Sul circuito italiano il romano Leonardo Pulcini (Tony Kart-Vortex-LeCont) ha vinto il confronto sul bresciano Alessio Lorandi (Tony Kart-Parilla-LeCont), ma quest’ultimo sarà ansioso di rivincita. Non sarà però da sottovalutare il ruolo del russo Robert Shwartzman (Tony Kart-TM-LeCont), così come dell’inglese Daniel Ticktum (FA Kart-Vortex-LeCont), entrambi piazzati a Sarno a ridosso dei primi due. Da aggiungere, inoltre, il brasiliano Giuliano Raucci (Energy-TM-LeCont) e l’indiano Jehan Daruvala (FA Kart-Vortex-LeCont), a loro volta ottimi nella Prefinale di Sarno, pur se sfortunati in Finale.
L’evento sarà visibile in live streaming da www.cikfia.tv e www.cikfiachampionship.com: entrambi i siti, dal pomeriggio di sabato 23 novembre, diffonderanno l’intero programma, dalla cerimonia di presentazione dei piloti fino alla conclusione delle Finali, nella suggestiva illuminazione notturna. In TV Rai Sport 2 trasmetterà martedì 26 la differita delle Finali e, venerdì 29, a il servizio speciale a chiusura dell’intero weekend in Medio Oriente.
(21/11/2013) – I piloti sono arrivati in Brasile per l’ultimo gran premio sulla storica pista di Interlagos. Lo stesso circuito, però, il prossimo 1 dicembre ospiterà altri sportivi e un’altra gara: l'”Ayrton Senna Racing day”. Giunge alla sua 10 ° edizione la maratona in onore del tre volte campione del mondo di Formula 1, che proprio sul circuito paolista ha scritto pagine tra le più belle e intense della sua carriera e dell’intera categoria. L’evento è promosso dall’Istituto Ayrton Senna, l’organizzazione no profit che ricerca e produce conoscenza per migliorare la qualità della formazione su larga scala. Fondata nel 1994, dalla volontà del compianto brasiliano, l’Istituto lavora per sviluppare il potenziale delle nuove generazioni, per aiutare gli studenti ad avere successo a scuola e di essere in grado di rispondere alle esigenze professionali, economici, culturali e politici dei cittadini. I partecipanti – la manifestazione prevede una staffetta tra squadre di 2, 4 o un massimo di 8 persone a turno – dovranno sudare per i tradizionali ed olimpici 42 e rotti chilometri, ma avranno la possibilità di percorrere l’intero circuito, a partire proprio dalla “S” di Senna subito dopo il traguardo, e ricordare o immaginare così la monoposto del campionissimo che sfrecciava come nessuna tra quei cordoli. Ognuno riceverà un kit di partecipazione dell’Istituto Ayrton Senna al quale sarà devoluta interamente la quota raccolta per l’iscrizione.
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GRANDEUR LAFFITE: 70 ANNI
(20/11/2013) – Chissà quanto avrebbe corso ancora, Jacques Laffite, se il 13 luglio del 1986 non fosse andato a sbattere nelle prime fasi del Gp d’Inghilterra a Brands Hatch riportando varie fratture che posero fine, di fatto, alla sua lunga carriera. Domani, “il fantino” francese – pesava poco oltre 50 chili – compie 70 anni. Simpaticissimo e scanzonato vanta 176 Gp effettuati, 6 vittorie, 7 pole positions. Sempre con le corse nel cuore: due domeniche fa ha partecipato all’ultima prova del Megane Trophy a Barcellona insieme alla figlia (d’arte) Margot (l’altra è Camille). Parigino, figlio di un avvocato, forse non pensava di fare il pilota ma da quelle parti bazzicava. Era infatti il meccanico di un’altra icona del motorismo transalpino, quel Jean Pierre Jabouille poi alfiere Renault e parente – Jacques sposò infatti la sorella della moglie – quando quest’ultimo nel 1968 sfiorò il titolo nazionale di F3. Erano momenti di grande fulgore della scuola francese, grazie al generoso apporto della Elf. Decise quindi di provarci anche lui. La stoffa c’era e si vide subito.
Campione francese di F.3 nel ‘73, fu notato da Frank Williams per il quale debuttò in F1 – sulla Iso – al GP di Germania del 1974. Intanto, nel 1975 fece suo il campionato europeo di F2 su Martini Bmw e contribuì con Merzario alla conquista del Mondiale Marche dell’Alfa Romeo 33 TT 12 by Autodelta. Nel 1976, l’avvìo del fortunato connubio con il connazionale Guy Ligier: pilota, macchina e motore (Matra) tutti francesi. La prima vittoria arrivò nel 1977 al GP di Svezia ma l’annata più bella resta il 1979 (motore Ford), bagnato dalla fantastica doppietta nei primi due Gran Premi (Argentina e Brasile). Solo a Monza, stoppato da un generoso Villeneuve, Laffite gettò la spugna nella contesa iridata con Jody Scheckter. Con i primi soldi, acquistò un vecchio mulino in riva ad un laghetto: la pesca il suo amato hobby. Seguirono due “ritorni” conditi da diversi podi: prima alla Williams (1983-84) e infine di nuovo alla Ligier motorizzata Renault (1985-86), fino al maledetto incidente nel giorno in cui eguagliava il record di presenze di Graham Hill. Resta un rispettato e simpatico campione della Formula 1, quella epica oggi tanto evocata. (SEGUONO ALTRE FOTO DELLA SUA CARRIERA)
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Nel 1975 su Williams |
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Con Didier Pironi nel 1980 |
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Il ritorno alla Williams |
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Jacques su Alfa Romeo nel Mondiale Marche |
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La prima Honda da F.1, la RA 271 del 1964 |
(20/11/2013) – La Honda, passo dopo passo, si riavvicina alla Formula 1. E fa paura. Nel 2015 sarà fornitore dei motori turbo alla Mc Laren, ma già si vocifera di una partecipazione più permeante nella casa di Woking. Il rombo del turbo nipponico è già noto e, per ricordare a tutti da dove vengono, al 43° Salone di Tokyo di scena da oggi nella megalopoli giapponese con le giornate stampa, la Honda espone la monoposto RA 271, la prima vettura che gareggiò nel Campionato del Mondo di F.1, nel lontano 1964. Pilota era Ron Bocknum. Dopo quattro anni dallo sbarco nel mondo delle due ruote, dove tuttora primeggia, la Honda tentò subito di imporsi al massimo livello nelle quattro ruote. L’esordio non fu però esaltante: nessun punto. La macchina, bianca e rossa, aveva un motore 12 cilindri a V posto trasversalmente sul telaio. Ma alla Honda l”esperienza è tutto: l’anno dopo arrivò l’evoluzione RA 272 e un buon pilota come Richie Ginther. Con la nuova vettura, dotata di un motore molto potente, giunse la prima vittoria al GP del Messico. Fu l’ultimo anno dei motori 1500cc: nel 1966 la F.1 passò ai propulsori da 3000cc o 1500cc con compressore. Solo in Messico, ancora una volta, Ginther marcò punti (quarto posto) con la RA 273 disegnata dall’ingegner Irimagiri: monoposto sempre dotata di una eccezionale potenza motoristica, ma caratterizzata da un endemico peso eccessivo. Nel 1967 alla corte Honda si accasò un campione come John Surtees, subito terzo al GP iniziale del Sudafrica. Poi diversi piazzamenti e la grande vittoria nel GP d’Italia a Monza al volante della nuova RA 300. Sarà quarto in classifica finale, dietro mostri sacri come Hulme, Brabham e Clark. L’ex motociclista non riuscì a ripetersi con la RA 301 nel 1968: miglior risultato fu il secondo posto al GP di Francia a Rouen. Da allora, la Honda riapparirà come motorista a fine 1983 su una Spirit guidata da Johansson. La fornitura passerà poi alla Williams (mondiale ’87 con Piquet), alla Lotus e alla Mc Laren con l’epopea Senna – Prost (4 mondiali dal 1988 al 1991). Poi fornitura alla Bar di Jacques Villeneuve e alla Jordan, infine di nuovo l’avventura in proprio senza troppa fortuna sfociata nella Brown GP. Dal 2015 si ricomincia e qualcuno già trema…
(19/11/2013) – L’impresa sembra disperata, ma vale la pena provare anche questa. Dopo la non esaltante prestazione di Kovalainen nel GP Usa (14°) sulla Lotus che poteva essere del nostro Davide Valsecchi, si spinge ancora affinché il comasco campione GP2 2012 abbia almeno una chance: disputare l’ultima gara, domenica prossima a Interlagos.
Per questo, il sito web del settimanale Panorama (www.panorama.it) ha lanciato una campagna on line per sostenere la sua candidatura. L’invito è a scrivere un messaggio destinato al Team principal della Lotus Eric Bouillier (via twitter o sul fan page della Scuderia) con queste parole: “Vogliamo Valsecchi al volante della Lotus nel GP del Brasile. Merita una chance”. L’hashtag suggerito è #valsecchiforbrasil. Ecco gli indirizzi da sfruttare:
https://twitter.com/eboullier; https://twitter.com/Lotus_F1Team oppure https://www.facebook.com/LotusF1Team. I tifosi, sulla pagina Facebook di Davide, sono da giorni scatenati e imbufaliti per il trattamento riservato al loro beniamino. Ma Valsecchi ha incassato anche la solidarietà di piloti e addetti ai lavori che davvero non si capacitano di come la stessa Lotus si sia privata della possibilità di mettere alla prova una promessa titolata dell’automobilismo. Come andrà a finire?
(18/11/2013) – Sul sito ufficiale del Motor Show di Bologna permane una scritta che è tutto un programma: “Tenetevi forte. Ne vedrete delle belle…”. Sembra una prima risposta alla dichiarazione di guerra alla storica manifestazione bolognese consegnata venerdì scorso dall’ex patron Alfredo Cazzola che, insieme all’AD di Fiera Milano Enrico Pezzali, ha lanciato la concorrente (anche nella data: 11 -21 dicembre) Milano Auto Show. Le reazioni sono state sostanzialmente di pollice verso. Sul web rimbalza la dichiarazione di un non meglio identificato portavoce Fiat secondo il quale i Saloni di Ginevra, Parigi e Francoforte – per quanto riguarda l’Europa – bastano e avanzano. Ma, come era ovvio, a difesa del Motor Show scendono in campo le truppe del Comune di Bologna – il Sindaco Virginio Merola si è attivato nei confronti del collega Pisapia di Milano – e della Fiera Bologna. Ma è richiesto l’intervento del Ministro dello Sviluppo Economico Zanonato: questa settimana lo incontreranno il Sindaco e l’Assessore regionale dell’Emilia Romagna alle Attività Produttive Giancarlo Muzzarelli! Rimettiamo in fila le posizioni. L’assessore comunale di Bologna Matteo Lepore intanto questa mattina a fornito chiarimenti sull’argomento in sede di question time a due consiglieri che chiedevano: quali informazioni si avevano? Si ritiene di affidare ad altro soggetto l’organizzazione del MS 2014?. Leggete….
BOLOGNA. RISPOSTA DELL’ASSESSORE COMUNALE AL QUESTION TIME
“In questa fase dobbiamo affrontare la criticità che abbiamo di fronte, il resto dei temi li affronteremo più avanti. La discussione che abbiamo aperto ora è con il ministro Zanonato, doveva esserci un incontro la settimana scorsa, è stato rinviato a questa settimana, per cui il Sindaco e l’assessore Muzzarelli incontreranno il Ministro a breve ed oggetto di quell’incontro sarà la volontà politica del Governo di avere in Italia un salone dell’auto di importanza internazionale. Capire se su questo il sistema Paese decida, o meno, di coordinarsi e fare squadra; è di questo che stiamo parlando al di là delle nostre questioni locali e dei litigi. Si tratta di capire se il mercato dell’auto italiano ed europeo abbia bisogno di avere qui, in questa area geografica, un salone degno di questo nome. E se il Governo italiano intenda giocare un suo ruolo: se la risposta è sì occorre chiarire un rapporto tra istituzioni, perché è vero che ci sono privati che fanno il loro mestiere, investimenti e rischiano di tasca propria, ma è anche vero che quando si tratta di asset fieristici e di un argomento come questo parliamo anche di economia e di interesse pubblico.
In questi giorni abbiamo letto varie dichiarazioni dei protagonisti di questa vicenda, vedremo quelli che saranno gli sviluppi rispetto all’incontro che ci sarà questa settimana. Un’edizione del Motor Show nel 2014 per noi è l’obiettivo chela Fiera deve perseguire, ovviamente insieme agli organizzatori. Sappiamo che ci sono dei contratti, dei nodi da sciogliere, sappiamo altresì che il progetto Motor Show va fortemente rinnovato, è una cosa che il Sindaco ha auspicato e detto. Insieme all’assessore Muzzarelli e alla presidente della Provincia è stata data un’indicazione, un tema che secondo noi può caratterizzare il nostro territorio: l’innovazione tecnologica e la mobilità sostenibile per il trasporto privato, ma anche quello pubblico. Ricordo infatti il tavolo della Bredamenarinibus, su cui Consiglio comunale e Giunta siamo impegnati, stiamo infatti dicendo assieme alla Regione che Bologna deve essere un polo industriale per il trasporto pubblico a livello nazionale. Se davvero Bologna vuole caratterizzarsi sui temi del trasporto sostenibile e dell’innovazione e della ricerca è importante che ci sia un lavoro di sistema che dal Governo nazionale a scendere faccia squadra.
Ad oggi queste sono le nostre attenzioni. Ribadisco che l’informazione ufficiale è arrivata dai media, prima non ci sono stati prima momenti di interlocuzioni ufficiali”.
In questi giorni abbiamo letto varie dichiarazioni dei protagonisti di questa vicenda, vedremo quelli che saranno gli sviluppi rispetto all’incontro che ci sarà questa settimana. Un’edizione del Motor Show nel 2014 per noi è l’obiettivo che
Ad oggi queste sono le nostre attenzioni. Ribadisco che l’informazione ufficiale è arrivata dai media, prima non ci sono stati prima momenti di interlocuzioni ufficiali”.
NOTA DEL PRESIDENTE DI FIERA BOLOGNA DUCCIO CAMPAGNOLI
Quando nasce qualcosa gli si fanno comunque e sempre gli auguri.
L’unica cosa che mi corre l’obbligo di ricordare oggi è che il salone dell’Auto Italiana c’era e c’è ed è il Motor Show di Bologna, riconosciuto ed inserito nel calendario 2014 dall’Organizzazione Internazionale dei Saloni dell’Auto – OICA. Il Motor Show è un marchio di BolognaFiere, che BolognaFiere ha contribuito a sviluppare affidandolo al Sig. Cazzola che poi ne ha venduto ai francesi di Gl Events l’organizzazione solo qualche anno fa, così come ha venduto la sua quota azionaria in BolognaFiere e in Fiera Rimini nonché lo storico Lingotto di Torino e
A Fiera Milano invece, che offre i suoi padiglioni all’iniziativa, debbo esprimere di nuovo la protesta per non veder rispettate le regole minime dei calendari fieristici e il rammarico per veder buttato a mare di nuovo il lavoro che abbiamo cercato di costruire in questi mesi assieme, anche a tavoli istituzionali, per costruire le prospettive di un sistema fieristico italiano fondato sulle specializzazioni consolidate e veramente al servizio delle imprese e di una politica fieristica ed industriale seria per il Paese.
Aggiungo, anche se questo è certamente un commento facilmente attribuibile a un “politico” che è veramente sconfortante, di fronte alle necessità e alle sfide che riguardano anche il settore dell’auto in Italia e un mercato precipitato agli ultimi posti, dover assistere a “giochi” che alla fine possono solo portare ad un risultato a somma zero.
In ogni caso ho fiducia che Governo, le Istituzioni interessate e gli imprenditori responsabili dicano che deve esserci una politica fieristica nel Paese e non lasciata all’idea che Milano Fiere, difficilmente definibile Società privata, sia il polo autorizzato ad azzerare tutti gli altri, invocando di volta in volta, come già avvenuto per le fiere dell’edilizia e dell’alimentare e per altre ancora, l’occasione e il richiamo dell’Expo 2015.
BolognaFiere invece è convinta che occorre pensare all’industria e al mercato dell’auto in Italia mettendo da parte “chiacchere e lustrini” e adottare una visione più ampia che possa valorizzare tutta la grande qualità e il valore internazionale dell’automotive, corrispondere ai bisogni e alle esigenze di tutti i giorni dei consumatori e di una nuova mobilità nelle città ed essere un vero incontro utile per tutte le case automobilistiche e per il mondo degli appassionati e degli sportivi. BolognaFiere è quindi impegnata a lavorare per sviluppare queste linee progettuali per il Motor Show di Bologna, con veri ed autorevoli esperti del settore, e sta verificando con Gl Events il grado del loro impegno.
DICHIARAZIONE DELL’AD DI FIERA MILANO, ENRICO PAZZALI
“L’automobile torna a Fiera Milano, che ospitò una mostra dedicata alle quattro ruote nell’epoca pionieristica dell’auto, dal 1920 al 1937. Questa è stata la prima ragione per cui la sfida che ci ha proposto Cazzola ci ha subito sedotti. Ce n’è poi una seconda, che condividiamo con Cazzola: l’ambizione di dare all’auto una piattaforma di sviluppo e rilancio dei consumi di livello internazionale, in grado di competere con i grandi saloni europei e di supportare un comparto che ha ancora molto da offrire: può contare su un formidabile patrimonio industriale e tecnologico, su una tradizione di design e gusto che il mondo ci invidia e – non dimentichiamolo – su un parco circolante di 37 milioni di veicoli. Faremo il Salone dell’auto a Milano forti di questa consapevolezza. E convinti che Milano garantisca le migliori condizioni “ambientali” per un successo: non solo per le caratteristiche qualitative e la notorietà internazionale del suo centro espositivo, ma anche perché la nostra città è una riconosciuta icona del bello e delle tendenze del gusto. Inoltre Milano è un laboratorio importante della mobilità urbana sostenibile. Le sue iniziative in questo senso le hanno consentito in soli due anni di migliorare nettamente la posizione occupata nella classifica delle città europee più congestionate e sono osservate con grande interesse dall’industria dell’auto. Sull’onda dei cambiamenti di abitudini e politiche urbane in atto il nostro Salone sarà l’ambito ideale per guardare in modo innovativo il futuro della mobilità in città. Da ultimo, il fatto che Milano Auto Show debutti pochi mesi prima di EXPO 2015, quando gli occhi del mondo saranno ormai tutti puntati su di noi, non può che essere una ragione in più per credere nell’evento. Forse mai come ora noi abbiamo bisogno di tornare a sognare e ritrovare fiducia nelle nostre capacità. Il rilancio dell’automobile fa parte di questo sogno, e il Salone milanese ne sarà il carburante”.
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Domenicali e Sting |
(18/11/2013) – Tra i tanti VIP che hanno affollato il paddock del Circuit of The Americas,
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Alfredo Cazzola e l’AD di Fiera Milano Enrico Pezzali |
(15/11/2013) – Milano Auto Show, dall’11 al 21 dicembre 2014 alla Fiera di Rho. Il nome, la citazione del capoluogo lombardo nel logo e la collocazione a calendario del nuovo salone dell’auto lanciato oggi, come ampiamente annunciato, al Circolo della Stampa di Milano dall’ex patron del Motor Show di Bologna, Alfredo Cazzola, chiariscono molte cose. Intanto, un duro e diretto colpo concorrenziale alla analoga rassegna felsinea quest’anno ferma ai box ma che ha altri sette anni di contratto con Fiera Bologna. In un panorama auto che anche per il 2014 non annuncia orizzonti particolarmente rosei, Cazzola sembra innanzi tutto aver puntato sulla Milano da bere, la città italiana più internazionale e più trendy, quella che offre e offrirà, alla vigilia dell’Expo 2015, il massimo supporto a livello di infrastrutture e servizi. Insomma, sarà il vero polo attrattore e traino di questa esposizione più volte definita durante la presentazione “innovativa” ma che non è ancora stato spiegato bene in che senso. Cosa faranno le Case, così restìe a partecipare in Italia ai saloni (per strada abbiamo già perso quello di Torino)? Nessuna adesione è stata anticipata ma c’è ottimismo e il vero lavoro comincia adesso: un anno di tempo per convincere Fiat e soci delle quattro ruote che esporre è bello e serve a qualcosa. A dare man forte alla società organizzatrice Promotor di Cazzola c’è Fiera Milano, rappresentata in conferenza stampa dall’Amministratore Delegato Enrico Pezzali, ben felice di far parte di questa operazione e senza alcuna remora nei confronti degli imbestialiti colleghi di Fiera Bologna. Ci saranno le auto, è stato aggiunto, ma si punterà anche sul lifestyle, il design, l’infotainment, la smart Energy e i consumi intelligenti, le fonti di alimentazione alternative. Poi grandi eventi, all’interno degli spazi fieristici e in città. “Faremo il salone più bello del mondo”, si è concluso. Fiera Bologna è pronta al contrattacco.
(15/11/2013) – Ieri era settimo, oggi Robert Kubica è out: il polacco, al debutto in Galles nel Mondiale Rally con la Citroen DS 3 WRC, purtroppo è finito fuori strada, a cinque chilometri dal termine della prova speciale, cappottando. Il Team francese ha fatto sapere che risultano illesi sia lui che il neo co-pilota, l’italiano Michele Ferrara che ha appena sostituito il navigatore connazionale Maciek Baran. Dunque, solo 27 chilometri percorsi per Robert che si era avvicinato a questa gara con molto entusiasmo e curiosità dopo la conquista del titolo in WRC 2, anche per avere elementi di valutazione in vista di un suo impegno a tempo pieno nella categoria regina (per la soddisfazione degli uomini Citroen). Il tempo inclemente da quelle parti ha reso fangose le strade che evidentemente lo hanno tradito ma intanto il campione del mondo della Volkswagen, Sebastien Ogier, va come un treno…