(27/9/2013) – Il film “Rush”, attualmente nelle sale italiane, rilancia il filone cinematografico dedicato al mondo delle corse. E’ l’occasione, allora, per ricordare Paul Newman, del quale ricorrono cinque anni dalla morte: oltre che grande attore (due Oscar, sei Golden Globe e un Emmy Awards) è stato genuino appassionato di automobilismo. E nel 1969 fu protagonista, insieme a Robert Wagner e Joanne Woodward, del film “Indianapolis pista infernale” (titolo originale “Winning”). La trama vedeva un giovane pilota, Frank Capua, determinato a scalare le vette sportive e della celebrità, a scapito però degli affetti familiari. Nel periodo di preparazione della leggendaria 500 Miglia di Indianapolis, si accorge del progressivo allontanamento della moglie Elora (sua moglie davvero nella realtà) e dell’amico Lou, Luther Erding, tra l’altro primo rivale in pista. Ma oltre alla recitazione, Paul Newman si è dedicato molto seriamente al mondo dei motori dove esordì ufficialmente nel 1972 nelle gare SCCA, per poi correre anche in IMSA e Trans-Am, senza mancare la 24 Ore di Daytona e addirittura la 24 Ore di Le Mans dove, nel 1979, fu secondo di classe. Nel 1982, l’incontro con Carl Haas e la costituzione del famoso team Newman/Haas con Mario Andretti come pilota, vincitore del campionato Cart già nel 1984. Seguirono, nella lunga storia di questo ambito team, molti altri titoli. A proposito di pellicole cinematografiche, c’è anche il film-documentario Super Speedway nel quale si ripercorrono le vicende della Wachs Newman Racing, il team fondato insieme ad Eddie Wachs per affrontare Champ car Atlantic Championship.
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