
(23/8/2013) – E’ stata una lunga pausa e, si spera, è servita a ricompattare le fila della Ferrari, uscita ammaccata dal dopo Ungheria. I risultati hanno latitato, Alonso si è sgonfiato e arrabbiato, il presidente ha tuonato, Massa ha sfogliato la margherita: resterò, non resterò. No, così non poteva continuare. A Spa il primo a suonare la carica è stato Stefano Domenicali: “Non voglio vedere persone che non hanno fiducia nella rimonta: ognuno di voi deve essere l’anello di una catena di positività che deve trascinare la squadra in un momento particolarmente importante della stagione. Siamo la Ferrari e la storia c’insegna che non possiamo mai darci per vinti: si parla tanto all’esterno del futuro ma noi dobbiamo essere concentrati sul presente, sulla lotta per i titoli mondiali. Le parole del nostro Presidente prima della pausa estiva devono esserci di stimolo perché sono state dette come avrebbe fatto un buon padre di famiglia che, per primo, tiene davvero alla nostra squadra: teniamole a mente e mettiamocela tutta”. Sotto osservazione Alonso, critico come non mai nelle settimane scorse e finito sulla graticola anche per questo tweet: “Un vero guerriero non depone la spada quando insultato”. Con chi ce l’aveva? Spiegazione dell’interessato: “Leggo molto, a volte romanzi, a volte libri sui Samurai. E quando mi imbatto in una frase che potrebbe essere importante per la vita di tutti i giorni, qualche volta la twitto. Ma non era un commento rivolto a qualcuno!”. Poi: “Siamo nella giusta condizione di poter fare bene qui. Se possiamo vincere o meno il Campionato, dovremo aspettare e vedere fino in Brasile. Ma se non ci riuscissimo, non sarà certo perché non ci abbiamo provato”. E Massa, insidiato dalle voci su Raikkonnen e Hulkenberg? “Da qui entra, da qui esce”, ha replicato Felipe, indicando prima un orecchio e poi l’altro. “La mia situazione era peggiore, e molto più complicata, lo scorso anno. – ha spiegato il pilota brasiliano – In questa stagione, a livello di prestazione, ci sono stato in quasi tutte le gare, anche se, per diversi motivi – esplosioni gomme, testacoda in qualifica e partenza dal fondo – il risultato atteso non è arrivato. Senza questi e altri incidenti, la situazione in campionato sarebbe diversa. Adesso devo solo essere più consistente, e non avere più questo tipo di problemi. Se ci riesco, allora penso di avere una buona possibilità di rimanere qui in Ferrari”. Felipe, comunque, non nasconde come il suo desiderio di rimanere con il Cavallino Rampante non escluda valutare altre opzioni. “Bisogna sempre essere consapevoli di ciò che sta accadendo e di ciò che potrebbe accadere in futuro. Ho sempre detto che sarei felice di correre per una squadra che voglia io ne faccia parte, e farò sempre del mio meglio per trovare un team che mi voglia. Alla fine, comunque, sono sempre i risultati ciò che contano”.