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LA SAUBER SI SALVA, SIROTKIN SI SCALDA. Il pilota russo ha appena 17 anni

Sirotkin insieme a Vincenzo Sospiri
(15/07/2013) – La Sauber tira un sospiro di sollievo e si garantisce la permanenza in Formula 1, grazie a capitali russi. Al volante di una sua monoposto è dato in arrivo Sergey Sirotkin, appena 18 anni il prossimo 27 agosto, ma già vecchia conoscenza in Italia. Vediamo con ordine: il team di Hinwill ha comunicato oggi la raggiunta partnership tra il Fondo di cooperazione internazionale per gli investimenti, il Fondo di Stato per lo sviluppo della Russia nord-occidentale, l’Istituto Nazionale di Aviazione e la Tecnologia. Con questo accordo, la Russia, già presente con la Marussia, mette decisamente piede nella massima formula e, anzi, avvia un piano di radicamento. E infatti previsto, oltre allo scambio tecnologico e alla promozione del GP di Russia a Sochi, in calendario dal 2014, un canale privilegiato di sviluppo delle nuove leve russe del volante. E cè già il nome del primo candidato al sedile della Sauber: il moscovita
Sergey Sirotkin (il padre dirige proprio il National Institute of Aviation Technologies), appunto. Supportato dalla Lukoil, è stato “accolto” in Italia e svezzato da Vincenzo Sospiri nella sua Euronova. Nel 2011 è stato campione della F. Abarth europea e nel 2012 si è diviso tra la serie europea della F.3 e l’AutoGP, raccogliendo qualche buon successo. Quest’anno è già in World Series Renault nel team ceco ISR, attualmente ottavo in classifica con 34 punti. la domanda è: debutterà in F.1 già nel 2014? Difficile pensare ad un GP di Russia, tutto da lanciare, senza un pilota russo.
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FIGARO QUI, CRUTCHLOW LA’. Il grande momento di Cal in attesa di una moto ufficiale

(15/7/2013) – E ora tutti per Cal Crutchlow! Il secondo posto del centauro inglese ieri al Sachsenringha attizzato il fuoco dell’entusiasmo nei confronti dell’inglese, a podio in quattro delle ultime cinque gare. Il commentatore della BBC, Steve Parrish, vede in lui il nuovo Barry Sheen. In Italia è nata la pagina Facebook dei suoi fans. Assenti Lorenzo e Pedrosa, ha tenuto vivo l’interesse del Gp di Germania andando ad insidiare fino all’ultimo Marquez che pensava ad una passeggiata. Ma Cal sta conquistando un po’ tutti per il suo stile di guida e per il suo modo di affrontare la vita. Generoso, semplice, diretto. Corre con la Yamaha della Tech3 – è stato Rookie of the Year nel 2011, sua prima stagione nella classe regina – ma l’inglese comincia a fremere, alla ricerca del sedile ufficiale. Ha 27 anni, è agonisticamente nel meglio, vuole giustamente concretizzare. Ha chiesto lumi alla Yamaha, ma da lì Lorenzo e Rossi non si muovono. Occupato. E’ stato (ri)contattato dalla Ducati – dove adorano il suo modo di possedere la moto – e il discorso è aperto, per quanto la Rossadi Borgo Panigale annaspi. Si vedrà. Ci sono voci di un avvicinamento della Suzuki di nuovo in pista nel 2015. C’è tempo. Honda, non pervenuta (Pedrosa convince sempre?). Lui dice solo che si sta guardando intorno. E’ comunque diventato un patrimonio del Circus della MotoGp e, come scrive il sito motorcyclenews.com, il gran capo della Dorna, Carmelo Ezpeleta, se lo sta coccolando caramente – caldeggiando un suo buon ingaggio – perché occorre pensare ad un nuovo “personaggio” per il dopo Rossi e lui lo è. E quando vincerà la prima gara in MotoGp vedrete come le schizzeranno in alto le quotazioni…
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ANNIVERSARY / 14 LUGLIO 1973. MAXI INCIDENTE A SILVERSTONE


(14/7/2013)– Il Gran Premio di Gran Bretagna del 1973 verrà ricordato, oltre che per la prima vittoria Del newyorkese Peter Revson, su Mc Laren, per una delle più drammatiche carambole multiple di vetture risoltasi fortunatamente senza vittime. Si correva sull’allora velocissimo e pericoloso Silverstone, molto diverso dall’attuale. In prima fila Peterson (Lotus), Revson e poi il compagno di squadra Jody Scheckter. Il sudafricano, 23 anni, era novello della massima formula, al suo primo anno pieno dopo l’esordio nell’ultima gara del 1972 a Watkins Glen, ed aveva molta voglia di sfondare. Nulla a che vedere con lo Scheckter maturo e calcolatore degli anni Ferrari. Al contrario, si distingueva per aggressività e per uno stile di guida che lo vedeva spesso in controsterzo. Quel giorno fu bruciato alla partenza dai compagni di linea e anche da Stewart. Nella foga del recupero, al termine del primo giro, arrivò largo al curvone che immette sul rettilineo, mettendo mezza macchina sull’erba. 

Apriti cielo: perse il controllo della sua Mc Laren che si intraversò e finì contro il muretto box restando poi semi-distrutta al centro della alla pista. Quasi mezzo schieramento che lo seguiva gli piombò addosso e il risultato fu una serie di terrificanti contatti ad altissima velocità e un groviglio di lamiere contorte. Non ci scappò il morto e fu un miracolo, ma il nostro Andrea De Adamich ebbe la peggio rimanendo incastrato per parecchio tempo nella sua Brabham con varie fratture alle gambe. Per lui, quell’evento segnò la fine della carriera in F.1. Scheckter quell’anno non marcò punti ma nel 1974 venne ingaggiato dal boscaiolo Tyrrell diventando, gran premio dopo gran premio, pilota sempre più veloce ma certamente più accorto e redditizio. 


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ALONSO: “PAURA? DOPO SILVERSTONE PIÙ RISPETTO PER IL PERICOLO”


(12/7/2013) – Sono tempi difficili per Fernando Alonso: polemico con Pirelli, secondo in classifica con Vettel che allunga, la Ferrari F138 abbisogna di novità efficaci e non si sa ancora, al momento, se lo spagnolo parteciperà ai test di Silverstone della prossima settimana. Allentiamo la tensione e, tramite l’estratto dell’intervista rilasciata dall’alfiere del Cavallino a Jan Krebs, giornalista inviato da RTL, che ha avuto il “privilegio” di un giro con lui su una F12 lungo il vecchio e terribile Nurburgring, vediamo di (ri)scoprire l’Alonso più genuino. La situazione, nonostante tutto, merita un voto rispettabile: “La Ferrari la vedo bene, gli darei un otto, un buon punteggio, perché anche se non siamo i più veloci la nostra è una macchina molto completa. Per quanto riguarda me stesso non devo essere io a dare un voto, sicuramente sono cresciuto molto rispetto ai primi anni, ma c’è sempre margine per migliorare con l’esperienza, gara dopo gara”. Certo, ci sono momenti-no ma Fernando, si sa, è coriaceo: “Non è mai facile dimenticare una brutta gara, però sai che è il tuo lavoro e che esistono cose più importanti nella vita. Quando una gara va male bisogna pensare subito alla prossima, mai al passato”. Alonso e la paura: “Si qualche volta ho avuto paura, soprattutto nelle gare sul bagnato, quando si perde tutta la visibilità. Da quando poi abbiamo visto gomme che non riescono a tenere c’è un po’ di rispetto in più per la velocità e la sensazione di pericolo”. L’argomento è ancora caldo e ci si sofferma sulle clamorose esplosioni delle gomme al Gp di Inghilterra: “La prima sensazione è sul volante, perché tutta la macchina inizia a vibrare e senti che il posteriore diventa molto leggero. A quel punto…

devi iniziare a controsterzare. Se questo ti succede a metà di una curva veloce è impossibile da gestire, perché non hai abbastanza tempo per reagire, come è successo purtroppo a Felipe, che era a metà curva e la macchina ha immediatamente perso il controllo. Se invece accade sul rettilineo c’è una minima possibilità di recuperare la macchina. E’ certamente un’esperienza scioccante, un momento del tutto inaspettato che non sei mai pronto a controllare, perché tutto accade in centesimi di secondo. Dopo aver comunicato con il team via radio cerchi di arrivare al box il più velocemente possibile, perché sei nel mezzo di una gara e devi recuperare il tempo perso”. Dove trovi la tua forza interiore, l’energia per rilassarti e ricaricarti?, gli chiede ancora il giornalista tedesco: “La prendo dalla famiglia, uno dei fondamenti su cui si basa la teoria dei Samurai: loro dicono che si vive seguendo degli obiettivi, e tra questi uno è la famiglia, il clan”. L’attività fisica, lo sport, permeano i suoi giorni: “Anche se a volte mi capita di passare due giorni sul divano a guardare le televisione. Anche quando non devo lavorare sulla preparazione (per le gare) cerco sempre di praticare un po’ di sport, è la mia passione. Mi piacciono tante discipline, il calcio in particolare”. Infine, la domanda tipica per un pilota: cosa significa per te la velocità? “Tutto. Senza velocità è difficile capire una giornata. Mi piace la velocità, mi piace fare tutto in fretta.
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FERRARI SHOW AL FESTIVAL OF SPEED DI GOODWOOD


(12/7/2013)Ferrari in grande spolvero al 20° Festival of Speed di Goodwood, in programma da oggi al 14 luglio, dove sono attese oltre 180 mila persone. Il team Scuderia Ferrari ha in programma una demo della monoposto Formula 1 2010, due volte al giorno: il collaudatore Marc Gené guiderà la F10 (n.285 di telaio) all’interno della classe Contemporary Grand Prix Cars. Il telaio numero 285 è stato portato da Fernando Alonso a quattro vittorie nel 2010: Germania, Italia, Corea e Singapore. Una manciata di splendide Ferrari d’epoca saranno invece in vetrina nel prato Cartier Style et Luxe, durante il weekend; due sono particolarmente interessanti a causa della loro storia unica. 
La prima è una Ferrari 250 GT Speciale del 1955, originariamente commissionata dall’attrice Ingrid Bergman, che era conosciuta come una dei migliori clienti Ferrari negli anni cinquanta. Infatti, la 250 GT fu persino rifinita nel suo colore personale chiamato Grigio Ingrid, ma purtroppo, l’auto non fu mai consegnata alla Bergman. L’altra è una Ferrari 250 Europa Pininfarina del 1953 con un’incredibile combinazione di colori, rifinita bordeaux con un contrasto nel tetto e nei sedili, bianchi. L’auto fu personalmente commissionata da un amico di Battista Pininfarina, fondatore della Carrozzeria Pininfarina, uno dei partner Ferrari più longevi. Venerdì è previsto il debutto di due Ferrari: l’avvenimento unico della SP12 EC di Eric Clapton guidata da Marc Genè, oltre alla F12 Berlinetta 740 Hp. Inoltre, parteciperanno alla Michelin Supercar Run una Spider 458 Ice White Pearl ‘Tailor Made’ e una FF sporting speciale, Grigio FF all’esterno e blu marina nell’interno di pelle. Seguite tutto su Twitter agli indirizzi @FerrariRaces and with Goodwood @FoSGoodwood.


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ASI AUTOSHOW 2013, SCENOGRAFIA DOLOMITI


(11/7/2013) – L’ASI Auto Show 2013, alla sua decima edizione, cambia data e propone, da oggi al 14 luglio, un itinerario di indubbio fascino dedicato alle Dolomiti. I 100 equipaggi partecipanti su splendide vetture raggiungono oggi il lago di Misurina e le celeberrime Tre Cime di Lavaredo mentre nella seconda tappa il Passo Giau, Canazei, il lago di Alleghe e il Falzarego. Sabato 13 sarà la volta del “giro del Sella” con Pordoi, Gardena e il Valparola, per finire domenica con la sosta nei pressi della diga del Vajont, in ricordo delle vittime a 50 anni dalla tragedia del 9 ottobre 1953. Il raduno si concluderà a Farra d’Alpago sul Lago di Santa Croce con la tradizionale premiazione. Ma ecco il programma (e altre 2 foto) nel dettaglio.

Giovedì 11 Luglio
Ore 10.00 – 14.30 Operazioni di Accreditamento Equipaggi, Consegna Materiale c/o
Grand Hotel Savoia ***** Via Roma 62 – Cortina d’Ampezzo (BL)
Ore 12.00 – 14.30 Break Lunch per i Partecipanti c/o Grand Hotel Savoia *****
Ore 15.00Partenza delle Autovetture per la I° Tappa:
Cortina, Passo Tre Croci, Misurina, Tre Cime di Lavaredo, Dobbiaco,
PassoM. Croce di Comelico, Passo S. Antonio, Auronzo, Cortina.
Ore 18.30Rientro in Hotel.
Ore 20.30Cena c/o Grand Hotel Savoia ***** – Pernottamento.
Venerdì 12 Luglio
Ore 08.30Partenza delle Autovetture per la II° Tappa:
Cortina, Passo Giau.
Ore 09.30Arrivo a Malga Ciapela – Accesso ai Serrai di Sottoguida.
Ore 11.30Partenza da Malga Ciapela per Passo Fedaia, Canazei, Predazzo.
Ore 12.30 Arrivo a Predazzo e pranzo c/o Scuola Alpina Guardia di Finanza
Ore 14.30 Partenza da Predazzo per Passo Valles, Passo Falzarego, Cortina.
Ore 17.30 Arrivo in Hotel.
Ore 20.00 Trasferimento in Bus dall’ Hotel al Ristorante.
Ore 20.30Cena c/o Ristorante Chalet al Lago – San Vito di Cadore.
Ore 23.30 Rientro al Grand Hotel Savoia *****


Sabato 13 Luglio
Ore 10.00 Partenza delle Autovetture per la III° Tappa:
Cortina, Passo Falzarego, Passo Pordoi, Passo Sella,
Passo Gardena, Armentarola.
Ore 12.30 pranzo c/o il Ristorante Hotel Cjasa Salares.
Ore 14.30 Partenza dal Ristorante per Passo Valparola, Passo Falzarego.
Ore 15.30 Rientro in Hotel – Cortina, pomeriggio a disposizione per giro libero
della Città e per la visita al Museo Paleontologico “Rinaldo Zardini”
Ore 20.00 Cena c/o Grand Hotel Savoia ***** – Pernottamento.
Domenica 14 Luglio
Ore 09.30 Partenza delle Autovetture per la IV° Tappa:
Cortina, Tai di Cadore, Diga del Vajont, Farra D’Alpago.
Ore 12.30 Pranzo presso Ristorante La Cascina (Farra D’Alpago – BL),

Premiazioni e Commiato Finale.


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LA HONDA F1 AVRA’ SEDE A MILTON KEYNES ! La stessa località della Red Bull


(11/7/2013)La Honda, in preparazione della partecipazione al Campionato del Mondo di F.1, a partire dalla stagione 2015, ha annunciato oggi che la base operativa per le competizioni europee sarà a Milton Keynes, la località dove ha sede la Red Bull! Come noto, il 16 maggio scorso, i giapponesi hanno lanciato la sfida nell’ambito di un progetto congiunto con la McLaren, come fornitore del gruppo propulsore che include il motore ed il sistema di recupero di energia. La nuova struttura ricostruirà e manterrà i propulsori sviluppati presso il Centro Honda Ricerca & Sviluppo di Tochigi, in Giappone e lì si effettueranno anche le attività di supporto alle gare. Questo ufficio, precisano alla Honda, sarà posizionato nel nuovo centro di ricerca e sviluppo motori di Mugen Euro, dove Honda prevede di iniziare l’attività a partire da giugno 2014. Mentre lo sviluppo e la produzione dei propulsori Honda per la F1 saranno effettuati presso il centro Ricerca & Sviluppo di Tochigi in Giappone – si specifica nella nota –  era importante per Honda creare una struttura europea per sostenere le sue attività inerenti le corse. Il Regno Unito è l’ ubicazione ideale; è la sede della McLaren, molti fornitori della F1 si trovano nel Regno Unito e con 7 su 19 gare che si svolgono in Europa (2013), il Regno Unito agisce come centro globale per il trasporto dei ricambi ed anche dei membri della squadra. “Con la conferma di una nuova base per la F1 operativa nel Regno Unito – dice  Yasuhisa Arai, Direttore Generale, Capo Ufficio del Motorsport di Honda Ricerca & Sviluppola nostra preparazione per la partecipazione in F1 è diventata più specifica e concreta. Per soddisfare e superare le aspettative dei nostri tifosi, accelereremo lo sviluppo per riportare in pista il suono unico del motore Honda“.
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IL MEETING DELLA VELOCITA’. Liuzzi e Melandri ospiti a Rimini parleranno della passione per i motori

(11/7/2013) – Alla XXXIV edizione del Meeting di Rimini 2013 (18-24 agosto) dal titolo “Emergenza uomo”, ci saranno anche Vitantonio Liuzzi e Marco Melandri. Non come visitatori, ma in qualità di ospiti di uno dei numerosi e interessanti incontri-dibattito che caratterizzano da sempre la kermesse agostana di Comunione e Liberazione. Nel programma, è infatti inserito il convegno dal titolo: “La passione della velocità: i motori, tra Formula 1 e Superbike” al quale, oltre ai due protagonisti delle piste parteciperà Fabio Guadagnini, Direttore del Progetto Motorsport di Sky (che è anche sponsor del Meeting…) dopo l’introduzione affidata a Nestore Morosini, noto giornalista motori, ex Corriere della Sera. 

L’appuntamento è per lunedì 19 agosto(il giorno seguente l’inaugurazione) alle ore 11.15 nella sala D3 e vedremo cosa avranno da dire i due. Liuzzi, nato a Locorotondo, in provincia di Bari, è stato campione mondiale kart e campione di F.3000 nel 2004 per poi approdare in F.1 dove ha guidato per Red Bull, Toro Rosso, Force India e HRT. Melandri, ravennate, è stato campione classe 250 cc nel 2000 con l’Aprilia e poi ha centrato parecchi podi nella classe regina dove è salito in sella a Yamaha, Honda, Ducati, Kawasaki; dal 2011 è in Superbike, pilota ufficiale BMW. Salutiamo quindi con piacere questa “irruzione” motoristica all’interno del grande e seguitissimo appuntamento internazionale del Meeting.
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FERRARI, COMPRA LA SAUBER !


(11/7/2013) – Via, un po’ di fanta-F1 (mai dire mai, però…). Allora, è vero che i tempi sono quelli che sono, cioè di ristrettezze. Ma la Ferrari è la Ferrari e volendo potrebbe trovare il guizzo (leggi i fondi) per imbastire un’operazione che le garantirebbe indubbi ritorni. Quale? Come risaputo, Montezemolo è un’assertore della terza macchina per team, ma l’idea non passa. Allora si può fare come la Red Bull ha fatto con la Toro Rosso. Un team satellite. Quale? La Sauber! La scuderia elvetica si sta avvitando nella più grave crisi finanziaria della sua storia, tanto che non ha pagato alcune rate di stipendio di Hulkenberg e altri investitori stanno analizzando l’ipotesi acquisizione. I risultati non arrivano e gli sponsor si sono “raffreddati”. Herr Sauber si è già un po’ disimpegnato lasciando le redini della gestione a Monisha Kalterborn ma certo non vorrebbe lasciare in mezzo ad un guado uomini e strutture, anche di grande livello (dispone di un’ottima e preziosa galleria del vento, molto utile alla Ferrari che in attesa della modernizzazione della sua, si serve di quella della Toyota a Colonia). La Ferrari, tra l’altro, è tradizionale fornitrice dei propulsori della Sauber che ha sede in Svizzera, non lontano dai patri confini. Se Montezemolo varasse l’operazione, ecco dove piazzare Massa (che tra l’altro ci ha già militato), o Bianchi o forse finalmente un pilota italiano, Valsecchi o Rigon. Ecco una monoposto sulla quale, visti i sempre morigerati test concessi, provare elementi differenti da quelli in uso sulla Rossa. Ecco un secondo team dove far crescere giovani tecnici (il regolamento prevede infatti un progetto indipendente). Ecco un team amico che farebbe peso “politicamente” nell’ambito delle varie trattative. Insomma, ci sarebbero tanti vantaggi. La Red Bull l’ha fatto, perché non dovrebbe farlo la Ferrari?
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FELIPE NON FA MASSA. Parte il tormentone sul secondo sedile della Rossa


(11/7/2013) – Ci risiamo: Felipe Massa è di nuovo nell’occhio del ciclone. Le ultime prestazioni del pilota della Ferrari hanno rinfocolato il partito “dell’inutile tenerlo” ed è cominciato il tormentone estivo sul secondo sedile dell’ambita monoposto del Cavallino. Ieri il brasiliano era a Maranello e l’argomento in qualche modo è venuto fuori: “Felipe sa bene che ha la nostra totale fiducia. – ha detto il Presidente Montezemolo a www.ferrari.com – Mi auguro di veder presto concretizzate nei risultati tutte le sue doti, come le ottime partenze che ha fatto vedere negli ultimi due Gran Premi. Il futuro? Ne parleremo più avanti, non c’è fretta”. Felipe aveva cominciato bene, a partire dal lavoro di sgrossatura della F138 (Alonso ha cominciato a saggiarla in un secondo momento). Poi, nelle qualifiche dei primi GP, ha dato la paga allo spagnolo e in gara si è fatto valere. Fino a Montecarlo, dove due brutte uscite di pista, il sabato e la domenica, nello stesso punto, lo hanno evidentemente segnato anche a livello psicologico. Altra uscita di pista, errore suo, in Canada e poi a Silverstone in prova e per lo scoppio di uno pneumatico in gara. Per finire, la fresca. strana intraversata e il ritiro al quarto giro del GP di Germania, con qualche incomprensione con i tecnici del Cavallino (anche sulla strategia di gara). Dunque, netto trend discendente e molti punti in meno per la classifica Costruttori alla quale Domenicali e Montezemolo invece si aggrappano seriamente per salvare la stagione (e per incamerare qualche soldino in più che non fa mai male). E allora? Come detto, cominciano a spuntare candidature e radio-box gracchia a tutta forza. Nemmeno tanto misteriosi i pretendenti o papabili: Di Resta si è fatto avanti vantando anche il sangue italiano nelle sue vene, Hulkenberg, già svincolato dalla Sauber che non gli ha pagato lo stipendio, ci spera ardentemente, Raikkonen in scadenza di contratto si sta guardando intorno ma punta alla Red Bull. Alla Ferrari non dispiacerebbe Rosberg, tedesco e poliglotta, e nel frattempo continua a tenere in caldo Jules Bianchi, solo parcheggiato alla Marussia, e un certo Kamui Kobayashi, che non ha dimenticato come si guida una F.1. Attenzione, però: Massa venderà cara la sua pelle. Intanto ha ancora qualche gran premio per dimostrare di poter fare meglio (l’anno scorso riuscì a far cambiare idea con un finale positivo) e poi, attenzione, il legame con la Ferrari è nonostante tutto datato e solido. Felipe è ormai di famiglia a Maranello, non verrà lasciato andare a cuor leggero allo sbaraglio perchè i “i figli” so’ piezze e’ core.