(22/7/2013) – La tragedia di Andrea Antonelli ha fatto scendere un velo di mestizia anche sugli uomini Ferrari del Reparto F1 Clienti che contemporaneamente, a pochi chilometri dall’autodromo, prendevano parte alla quinta edizione del Moscow City Racing. All’evento, che dal 2008 raduna il meglio dell’automobilismo sportivo nel cuore della capitale della Federazione Russa, ha preso parte Kamui Kobayashi che, lungo gli oltre 3800 metri di lunghezza del percorso, ha pilotato tra ali di folla una F60, finendo tra l’altro anche contro le barriere! “L’asfalto era molto scivoloso – si è giustificato il giapponese – e c’era anche un dosso particolarmente pronunciato in quel punto e così ho urtato le barriere”.
In una ventina di minuti è stato comunque approntato il secondo esemplare a disposizione, permettendogli così di effettuare un ultimo giro d’onore sotto le mura del Cremlino e la cattedrale di San Basilio! Kamui ha colto l’occasione, durante la conferenza stampa, per esprimersi sulla sua stagione al Cavallino e sul futuro. “E’ un anno particolare per me. – ha detto a www.ferrari.com– Ho preferito affrontare una nuova avventura con la Ferrari correndo con la 458 GT piuttosto che restare fermo. Nel FIA WEC dobbiamo recuperare rispetto ai migliori ma ci sono ancora cinque gare da disputare e, se miglioriamo la vettura, abbiamo ancora la possibilità di portare a casa il titolo. Personalmente, credo di aver avuto un buon impatto, considerato che è la mia prima stagione nelle competizioni a ruote coperte e che ho un compagno di squadra, Toni Vilander, che è fortissimo e corre in queste gare da un decennio”.
Kobayashi non vuole comunque mollare la Formula 1: “In questo momento ci sono molte squadre che preferiscono scegliere i piloti in base ai soldi che possono portare in dote piuttosto che in base alle capacità in pista: spero che questa tendenza cambi perché il mio obiettivo è quello di tornare al più presto lì e sto lavorando duramente per riuscirci. Intanto non posso far altro che continuare a dare il massimo per la Ferrari nelle competizioni Granturismo ed essere a disposizione della squadra per ogni necessità, come in quest’occasione o quando mi chiedono di contribuire allo sviluppo della monoposto girando al simulatore”.