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Massa con Dani Alves calciatore del Brasile |
(22/6/2013) – Dopo il Massa “politico”, ecco il Massa tifoso. Gli scontri tra manifestanti che gridano “più ospedali e meno stadi di calcio” e forze dell’ordine, esplosi in molte città del Brasile, non hanno lasciato indifferente il pilota della Ferrariche si è espresso al riguardo appoggiando la protesta respingendo però ogni forma di violenza. “Guardo con favore – ha detto – a questo movimento perché penso che da noi ci siano tante cose che devono migliorare, soprattutto per il popolo. Speriamo che queste manifestazioni servano da stimolo ai politici per fare le scelte giuste: il Brasile è un paese enorme, che ha fatto passi da gigante in certi settori ma che deve ancora crescere tantissimo in altri”. Fin qui il Massa “politico”, ma oggi si gioca la partitissima della Confederations Cup tra Brasile e Italia e il suo cuore batte per i verde-oro. “E’ una sfida speciale anche per chi ha il doppio passaporto e ha legato la sua carriera sportiva all’altra squadra sportiva italiana per eccellenza, la Ferrari. La mia famiglia è di origine italiana ed è per questo che quando non gioca la Selecao tifo per gli azzurri. L’Italia è il secondo Paese al mondo dove mi piace stare, ovviamente dopo il Brasile”. Detto questo, Felipe entra anche nelle vesti di CT: “Abbiamo un bel gruppo, giovane e in crescita. Il mio preferito è Neymar: credo stia arrivando il suo momento”. Poi qualche ricordo: era troppo piccolo (aveva 1 anno) ai tempi del Mundial del 1982 quando Rossi castigò il Brasile di Falcao ma è ancora fresca la memoria del Mondiale USA 94. “Mi ricordo benissimo la finale, quel giorno Roberto Baggio ci dette una grossa mano…”. Oggi, tra gli Azzurri, apprezza senza tentennamenti Pirlo. Balotelli? “Anche lui è un grande talento ma sul fronte offensivo sono contento di quelli che abbiamo”. Da stasera niente pallone, si pensa a Silverstone.