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PIKES PEAK: LOEB TOCCA IL CIELO CON… UNA PEUGEOT (E POI CON UNA CITROEN)


(29/6/2013) – Che tempi per Sebastien Loeb: domani si accinge a vivere – manco a dirlo, da protagonista – la prima esperienza alla 91^ Pikes Peak e già si profila all’orizzonte il debutto, l’anno prossimo, nel Mondiale Turismo! Per il campionissimo dei rallies è tutto un fiorire di nuove proposte e lui, alle soglie dei 40 anni, è pronto ed entusiasta. Cominciamo dalla salitona americana, antica e terribile, ambitissima da piloti e Case. Loeb, verso le 17.30 ora italiana, salirà ai 4.301 metri del traguardo – non per niente la gara è detta anche la “Corsa delle nuvole”- nella classe Unlimited al volante della Peugeot 208 T16 da 875 cavalli, ma sarà tutta una scoperta. “La Pikes Peak – dice infatti – è una esperienza del tutto nuova per me e, anche se abbiamo fatto qualche prova, non so cosa aspettarmi domenica. Abbiamo a disposizione un unico tentativo, senza una seconda chance! Fortunatamente, finora, la macchina è stata fantastica”. Ultimissime: rischio pioggia! (diretta web su peugeot-sport.com e redbull.tv). Poi, sotto con la nuova carriera: dopo il rodaggio in Fia GT, dal 2014 Loeb sarà impegnato ancora in pista nel WTCC con la Citroen che ha annunciato la clamorosa decisione (ma continuerà anche nel mondiale rally). Il felice connubio proverà dunque a sbaragliare la concorrenza anche negli autodromi dopo i 9 titoli nel Campionato del Mondo rally con la Xsara, la C4 e la DS3. “E’ un po’ un sogno pensare che siamo tutti insieme per scrivere un nuovo capitolo della nostra storia. Non vedo l’ora di effettuare i miei primi giri al volante della vettura. Ho usato questo anno di transizione per aumentare l’esperienza e aggiornare la mia guida circuito. Non pretendo di vincere a titolo definitivo, ma ho intenzione di farlo un giorno”. Tutti avvisati, dunque.

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LEWIS HAMILTON BARONE ROSSO

(28/6/2013) – Prima di calarsi nell’abitacolo della Mercedes per tentare di far suo il GP di casa, Lewis Hamilton ha pensato bene di darsi un’ultima “scaldatina” – viste anche le temperature non certo estive – a bordo di un aereo della RAF. Il pilota inglese è stato infatti protagonista di una esibizione-spettacolo con le Red Arrows, il Royal Air Force Aerobatic Team (le nostre frecce azzurre) presso la base RAF di Scampton nel Lincolnshire. Le evoluzioni sono state riprese dalla BBC – ecco spiegata la contemporanea presenza del suo commentatore David Coulthard – che ne faranno una gustosa clip da mettere in onda prima del Gran Premio di Silverstone. 

Hamilton è salito a bordo di uno degli aerei per una mezz’oretta (per lui una serie di loop emozionanti) assumendone temporaneamente anche i controlli e poi si è misurato con loro guidando la sua F.1, ma è stata l’occasione per tutti i rappresentanti del team di Brackley di osservare e valutare tutto il lavoro di precisione della squadra aerea.  “Siamo abituati a grandi carichi G laterali in Formula Uno, ma vivere il G verticale negativo è un’altra cosa”, ha commentato un trafelato Lewis alla fine forse sognando tanta potenza quanto quella delle Red Arrows!

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SILVERSTONE, PIRELLI HARD E MEDIUM


(28/6/2013)Alonso mette in chiaro la situazione in quel di Silverstone: A farla da padrone in questa stagione è il comportamento degli pneumatici, con alcuni tracciati adatti ad alcune vetture, e altre piste ad altre monoposto. Se si fanno lavorare bene le gomme, e le si fanno durare il giusto, si ha una maggiore possibilità di vittoria. Sicuramente nei prossimi due appuntamenti bisognerà migliorare in termini di preparazione degli pneumatici per il sabato e la domenica“. E allora vediamo il menu che la Pirelli ha preparato per la spesso bagnata gara inglese (di fatto, la seconda gara di casa per Pirelli che a Didcot, a meno di un’ora dal circuito, ha il proprio hub logistico): a disposizione i P Zero Orange hard e P Zero White medium. Paul Hembery spiega la scelta: “Silverstone, con le sue altissime velocità e curve scorrevoli, è in netto contrasto con il circuito canadese, di tipo stop and start, anche se, come questo, impegna molto le gomme. Per questo motivo, abbiamo scelto le due mescole più dure per il Gp di Gran Bretagna, con un nuovo collante che lega il battistrada alla cintura in acciaio, progettato per eliminare gli isolati casi di delaminazione visti a inizio stagione. L’effettiva costruzione del pneumatico non cambia, in quanto non è stata raggiunta l’unanimità delle squadre su questo punto: teniamo, però, quest’ipotesi in stand-by, nel caso dovesse rendersi necessaria in futuro. Nel corso delle prove libere di Silverstone forniremo ai piloti lo stesso pneumatico prototipale duro provato il venerdì in Spagna, che presenta una durata maggiore rispetto all’attuale hard, al fine di dare ai team l’opportunità di testare questa nuova soluzione su un circuito diverso e raccogliere così più dati”. Interviene anche l’uomo immagine della Pirelli, Jean Alesi: “Uno dei fattori più importanti a Silverstone è il meteo: imprevedibile. E’ un circuito molto impegnativo per le gomme, non tanto per trazione o frenata, quanto per gli elevati livelli di carico aerodinamico, risultato delle alte velocità. Questa è una delle principali cause dell’usura delle gomme, quindi la combinazione hard-medium è ideale qui. Da pilota, sono salito molte volte sul podio di Silverstone e mi sono sempre divertito su questo circuito, dove ho corso con layout diversi. L’ultimo intervento, quello che ha portato al nuovo complesso dei box, è stato un investimento importante, anche se è un peccato aver eliminato la curva Bridge. Ad ogni modo, Silverstone resta un circuito eccezionale: assisteremo a una bella gara, con meno politica e più strategie”. Speriamo.

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MASSA PENSA AL SUO FUTURO: IDEA DTM


(28/6/2013) – L’annuncio del ritiro dalla F.1 di Mark Webbere del suo passaggio alle ruote coperte nel programma Le Mans della Porsche, come prevedibile ha dato la stura a tutta una serie di movimenti e considerazioni. Vediamo in casa Ferrari come è stata presa la decisione dell’australiano che sconvolgerà il mercato piloti. Alonsoprese il posto proprio di Webber alla Minardi, nel 2002: “Mark ha scelto il momento giusto. – dice l’asturiano – Questa è una buona occasione per lui: andare a correre per una prestigiosa casa automobilistica e correre nella gara più famosa al mondo insieme alla F.1. Continuerà a divertirsi al volante ma avrà forse a che fare con meno stress una volta sceso dall’abitacolo”. Ma è più interessante la posizione di Felipe Massa che ha il contratto in scadenza: “Un pilota dovrebbe fare quello che si sente di fare e rispetto in pieno la sua decisione. Mark sente che è il momento di fare qualcosa di leggermente diverso. Penso sempre che nel nostro mestiere ci siano due vite: la prima in F.1, dopodiché inizia una nuova vita con una nuova carriera. Tutti noi dovremo affrontare tale situazione a un certo punto”. Inevitabile il riferimento alla sua condizione in vista dell’eventuale rinnovo per il 2014: “Non credo che ci vorrà molto tempo, forse quando la prima parte di questa stagione sarà completata. Penso di avere una buona possibilità di rimanere qui. Dobbiamo lavorare e fare buoni risultati, perché alla fine sono i tuoi risultati in gara quelli che contano di più. Non so cosa farò quando smetterò di correre in F.1, ma vorrò correre. Non sono sicuro sul campionato che include Le Mans perché scendono in pista diversi tipi di vetture e ci potrebbero essere differenze sul giro di 20”. Forse preferirei gare più corte, dove si può lottare dall’inizio alla fine, come il DTM. Ma non ho idea di quando smetterò di correre”. 
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WEBBER VA ALLA PORSCHE, TORNA IN F.1 KUBICA?


(27/6/2013) – Mark Webber aveva detto che le decisioni solitamente le prende ad agosto. Invece la notizia, ufficiale, è già arrivata: l’australiano lascerà a fine stagione la Red Bull per vivere gli spiccioli di carriera alla grande, alla Porsche che lo ha voluto con determinazione nel suo programma LMP 1 per Le Mans. Integrerà un dream team che già vede sotto le insegne di Stoccarda Timo Bernhard, Romain Dumas e lo svizzero Neel Jani. A 37 anni, il compagno di squadra di Vettel dice basta alla F.1 pur essendo alla guida della monoposto al top. Troppo pesanti, evidentemente, i condizionamenti ai quali è sottoposto a Milton Keynes e i fatti di Sepang (Vettel ignorò l’ordine del muretto e sverniciò Webber che, tranquillo, aveva già ridotto la potenza del motore) ma soprattutto troppo ghiotta l’occasione di scrivere delle pagine importanti nelle gare di durata (che ha già frequentato, tra l’altro). Definito questo, la F.1 vede spalancarsi  canali di nuova allocazione per diversi piloti. Il posto lasciato vuoto da Webber non potrà che essere assorbito da uno di questi tre: Raikkonen, Ricciardo o Vergne. Se toccherà al finlandese, che non disdegna affatto l’ipotesi, la Lotus avrà la fila alle sue porte. Speriamo entri Valsecchi ma nel caso il team diretto da Bouiller, tra l’altro rafforzato dall’ingresso societario della Infinity Racing, cercherebbe un altro pilota di nome e di esperienza. Magari Kubica (sempre più allenato) al gran rientro?
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IL BARHAIN CONTINUA A PUNTARE SUI MOTORI

(26/6/2013) – Il Gran Premio del Barhain di F.1 vive da tre anni momenti di tensione: la primavera araba, lì si fa ancora sentire contro i regnanti e la sorte della gara ogni volta sembra a rischio. Comunque, dopo l’annullamento del 2011, la ripresa nel 2012 (con doppia gara per la GP2) e  poi quest’anno,  da quelle parti si punta ancora sui motori. Sarà il Viva Karting Track di Sakhir, infatti, a ospitare la prova finale del Campionato del Mondo CIK-FIA per le categorie KF e KF Junior, in calendario dal 21 al 23 novembre prossimi, per la prima volta nel Regno del Bahrain.  La manifestazione, che sarà la degna conclusione della stagione internazionale 2013, è stata presentata ad Aragon, in Spagna, a team e piloti delle due categorie, nel corso della prova d’apertura dell’Europeo CIK-FIA KF e KFJ. Il tracciato, che sorge nei pressi di Sakhir ed è parte della grande struttura che sul circuito automobilistico adiacente ospita il GP di Formula 1,  è versatile per diversi utilizzi nelle sue 10 differenti configurazioni – la versione adottata sarà quella da 1.414 metri di lunghezza – e predisposto con impianto di illuminazione che consente lo svolgimento delle gare in notturna. Una opportunità, questa, che sarà utilizzata nel Mondiale di novembre, che quindi si svolgerà nelle ore serali. 
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PARLA ECCLESTONE: MONZA A RISCHIO!

(26/6/2013) – In un’intervista che pubblicherà il settimanale Panorama domani in edicola, Bernie Ecclestone mette in fibrillazione l’unico gran premio italiano della F.1: Monza! Secondo quanto afferma il Padrino del Circus, “Presto il calendario delle gare di Formula 1 subirà cambiamenti che potrebbero far perdere un paio di corse all’Europa”. Nell’anticipazione dell’intervista Ecclestone precisa che “se dovessimo rinunciare a Monza, e dico se, perché nessuna decisione è stata presa, sarebbe solo per motivi economici. Certo la qualità del circuito e l’organizzazione potrebbero essere migliori ma, ripeto, non è quello il punto cruciale”. Ricordiamo che Monza, ultimamente, non sta rendendo dolci le notti di Mister E. In occasione del rinvio a giudizio per l’ex direttore dell’autodromo Enrico Ferrari, accusato di corruzione, falso, usura e turbativa d’asta in merito alla maxi inchiesta su presunti illeciti all’interno della gestione dell’autodromo, Ecclestone aveva detto alla “Gazzetta dello Sport. “Adesso il futuro di Monza con la Formula 1 si fa molto, molto più complicato”. Più recente il caso,  per il quale la procura di Monza ha inviato una rogatoria internazionale all’autorità giudiziaria del Regno Unito, relativo a fatture per un totale di 1,6 milioni intercorse tra la Sias, società che organizza il GP di F.1, e alcune società inglesi, tra cui alcune proprio di Bernie Ecclestone. Una cosa è certa: alle porte della F.1 ci sono i GP di Russia e del New Jersey, certi per il 2014, mentre bussano con forza la Thailandia e ancora gli Stati Uniti (costa occidentale). Qualcuno dovrà far loro posto… (i GP europei superstiti attualmente sono: Spagna, Montecarlo, GB, Germania, Ungheria, Belgio e… Italia).



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ROSSI RICORRE ALLE CURE DELLA BELLA LINDA. Sabato nuovo esame ad Assen


(26/6/2013) – Arriva Assen. Per Valentino Rossi ogni maledetta domenica  – vedi film omonimo – sta diventando un esame (ma in Olanda si corre sabato!). Anche un tormentone: arriva al nuovo appuntamento dopo una prestazione al di sotto delle aspettative, trova motivi per essere ottimista e poi… Dopo il copione di Barcellona, è stato sincero: “Per ora quei tre sono più forti, hanno più ritmo, io non ce la faccio….”. 

Non era questo quel che si aspettava dopo il divorzio dalla Ducati e il ritorno alla amata Yamaha. La prestazione “alla Rossi” del Qatar – grande rimonta, secondo posto dietro Lorenzo – ha illuso, la realtà si sta prospettando alquanto difficile. Se poi ci si mette anche l’amico Jeremy Burgess a dire di lui: “Quando sei giovane hai un coraggio e un modo di affrontare i rischi in gara che con gli anni non hai più. Valentino deve accettare il passare del tempo”, beh non è proprio un’iniezione di fiducia. Ma cosa succede? 
Il feeling con la M1 non c’è: “Può fare cose che ancora io non riesco a fargli fare. Poi queste gomme sono molto differenti da guidare rispetto a qualche tempo fa”. Gli ultimi test di Aragon sembrano però aver migliorato la situazione: “I setting che abbiamo provato hanno avuto riscontri molto positivi e adesso ho decisamente più feeling con la moto, soprattutto in frenata. Vedremo se servirà a stare al passo con i primi”. per concludere, realisticamente: “Questa per me non sarà la gara della svolta, ma sarà comunque importante“. Insomma, niente voli pindarici. Allora, via con il banco di prova di Assen dove The Doctor ha primeggiato cinque volte dal 2002 ad ora. 

Intanto, il marchigiano è stato spaparazzato a bordo del suo yacht 18 metri Titilla II con la sua ultima fiamma Linda Morselli
Modella 24enne della scuderia Fashion Model, brianzola di Giussano, ha partecipato a Miss Italia nel 2006. Dati per i precisini: alta 1,77, seno 84, vita 62, fianchi 92, scarpe 40. occhi marrone, capelli castani. Sembra una storia seria (sono in comune anche su Facebook, ad opera dei fan) e magari la bella Linda gli darà un overboost di entusiasmo: ne ha bisogno.

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CUERVO Y SOBRINOS CUP: STRADE, MONTAGNE Y PASSION!


(26/6/2013)– Si accenderanno domani, fino al 30 giugno, i motori del della Cuervo y Sobrinos Cup, il Grande Evento a calendario CSAI, organizzato dalla Scuderia Tricolore di Reggio Emilia e riservato a 60 auto storiche costruite dal 1919 al 1969. Si tratta di una prima edizione, ma fa già parlare di sé per l’elevata dose di competizione, con 40 prove a cronometro e una sfidante prova di media sui tornanti dello Stelvio con tre rilevamenti segreti, ma anche per gli spettacolari 540 i km di strada da percorrere nel cuore di tre nazioni. Un percorso ricco di ogni tipo di paesaggio montano nel cuore delle più belle Alpi tra Italia, Austria e Svizzera. Eleganza e charme, lusso e relax intervallati da tornanti impegnativi, curve veloci e paesaggi mozzafiato, con un equilibrio perfetto tra i cronometri e le antiche Terme conosciute fin dal tempo dei Romani, questa è la Cuervoy Sobrinos Cup 2013. Un week-end imperdibile per gli appassionati di auto storiche, ma anche per gli amanti del “tiempo lento” e del lusso, della ricercatezza come stile di vita, come ama dire Marzio Villa, grande appassionato di auto storiche, Patron dell’evento e Presidente della Cuervo y Sobrinos SA, prestigiosa marca di orologeria di alta gamma: “Siamo una marca riconosciuta per la sua artigianale produzione svizzera e il suo nome latino che evoca una storia di esclusività e lusso culturale perfettamente in linea con la tradizione e la bellezza delle auto d’epoca.” (SEGUE CLASSIFICA ASSOLUTA)

https://docs.google.com/viewer?attid=0.1.5&pid=gmail&thid=13f9fec4622060d0&url=https://mail.google.com/mail/ca/?ui%3D2%26ik%3D42605909ba%26view%3Datt%26th%3D13f9fec4622060d0%26attid%3D0.1.5%26disp%3Dsafe%26zw&docid=e246f21527fdb7d57ee01a2a9d855cb3%7Ca7cf659f778b76e999fe5b2a5e5821e4&chan=EwAAABo%2BZufnwYybAtrG5%2Bj2vd74lTR4Ej%2BHCkmgm0Yjfc%2Bw&a=v&rel=zip;z6;classifica+assoluta.pdf

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RALPH DE PALMA, IL PILOTA DI BICCARI CHE INCANTO’ L’AMERICA


(25/6/2013) – Onore al Comune di Biccari, in provincia di Foggia. Passando dai progetti ai fatti è promotore del neo costituito Comitato – del quale fanno parte anche i Sindaci dei Comuni di Foggia e Troia, Provincia di Foggia, esponenti della Regione Puglia, l’Associazione “Pugliesi nel mondo”, Camera di Commercio, Promodaunia, Coni e Aci – che ha lo scopo di valorizzare le gesta e la figura di Raffaele Ralph De Palma. Se qualcuno si sta chiedendo chi sia, è il segno di quanto poco, da noi, si tiene a tutelare la memoria di autentiche glorie sportive, in questo caso del mondo dei motori. Subito un dato che rende palpabile la sua caratura: è il vincitore, nel 1915, su Mercedes, della celeberrima 500 Miglia di Indianapolis, unico pilota italiano ad essere riuscito nell’impresa (altro di tricolore, negli albi di questa gara, c’è solo la Maserati vincitrice nel 1939 e 1940 ma guidata da Wilbur Shaw). Ebbene, Ralph De Palma nacque proprio a Biccari il 19 dicembre del 1882 e lì vi risiedette fino all’età di 10 anni, fino a che – sorte toccata a tante famiglie del derelitto Sud di fine ‘800 – dovette abbandonare la terra natìa e attraversare  a bordo di una nave l’Oceano Atlantico, verso New York, alla ricerca di migliori condizioni di vita. Un’esperienza che ricorda molto quella toccata ad un altro italiano emigrato negli Stati Uniti che ha sfondato nella vita e nell’automobilismo: Mario Andretti. La differenza, e questo spiega in parte il deficit di notorietà, è che il campione di Montona (allora Istria italiana) ha poi fortissimamente voluto conquistare anche il titolo mondiale di Formula 1 e vi è riuscito imponendosi così all’attenzione della totalità dei media. Ma non è mai troppo tardi per rendere onore e merito ad un talento che può solo dare lustro alla Puglia e all’Italia tutta se adeguatamente riscoperto. Perché De Palma in America compì meraviglie, con quella determinazione “folle” che forse solo un essere che veniva dall’altra parte del mondo per ricostruire da zero una vita poteva avere. Era veloce, molto veloce. Altre due volte, a Indianapolis, partì in pole position (1920 e 1921); nel 1912 e nel 1914 si laureò campione nazionale nella serie che possiamo paragonare all’attuale IndyCar e in quegli stessi anni vinse la prestigiosa Coppa Vanderbilt. Si impose anche nel campionato canadese. 

Divenne famosissimo e, in particolare, l’idolo degli appassionati di origine italiana e degli emigranti in genere. Diciamo grazie al giornalista foggiano Maurizio De Tullio, autore dell’unica biografia sul pilota: “Ralph De Palma. Storia dell’uomo più veloce del mondo che veniva da Foggia” (Edizioni Agorà), che ha intrapreso una vera e propria battaglia votata alla celebrazione perpetua del “foggiano volante”. Nel libro si dipana la formidabile leggenda del pilota-emigrante.  Nella sua carriera, tra il 1908 e il 1934, prese parte a 2.887 corse vincendone 2.557; da segnalare anche il record mondiale di velocità fatto segnare nel 1919 sulla spiaggia di Daytona alla media di 241 km/h. Leggendarie anche le sue sfide con gli aerei. Si spense a Pasadena, in California, il 31 marzo del 1956, all’età di 73 anni. La macchina celebrativa, finalmente, si è messa in moto e una serie di iniziative condurranno alla giusta apoteosi del Centenario (1915 – 2015) della indimenticabile, incredibile, fantastica vittoria a Indianapolis.